I primi Quattromila

Ce n’è voluto di tempo, e non parlo dello salita, ma dell’organizzazione. Ma come dice la pubblicità dell’amaro Montenegro, “alla fine ce l’abbiamo fatta!”. Così, dopo un anno di fervide immaginazioni tra i banchi di scuola, io e il solito Marco, abbiamo trovato il compagno perfetto per accompagnarci a fare il Breithorn: il nostro amico Dapo. Così, dopo peripezie degne dei migliori poemi epici, come eroi omerici siamo partiti alle 4 da Carnago con la splendida Spark del nostro Dapo che, forte delle due ore di riposo notturno, ci ha portato più o meno sani e salvi a Cervinia alla funivia per il Plateau Rosa. Facendo un po’ a sportellate con i vari sci club che salivano per gli allenamenti, arriviamo comodamente in funivia al Rifugio Guide del Cervino. Ci imbraghiamo, sistemiamo BENE i ramponi e siamo pronti a partire. Il primo tratto è sulle piste da sci e il pericolo maggiore è farsi investire da qualche sciatore tedesco con la tutina aderente; poi, finalmente, inizia il tratto di ghiacciaio “vero”. In realtà c’è una traccia ben più che evidente, ma il panorama è comunque fantastico e nonostante la quota si faccia sentire, riusciamo a superare qualche cordata e ad arrivare da soli al colle e poi in cima al Breithorn Centrale. Qualche foto ed un’occhiata in giro, oggi facciamo tutto di fretta, così riscendiamo al colle e percorriamo la cresta fino al Breithorn Occidentale. Il Cervino è però coperto dalle nubi, così scattiamo la foto di rito con alle spalle l’ovest del Catore, una parete davvero bella che mettiamo nella lista dei “da fare”. Scendiamo dalla parte opposta da cui siamo saliti e attraversiamo le piste ormai sgombre permettendoci anche qualche scivolone sulla neve che è ormai “pappa”. Mangiamo al Guide del Cervino e ci concediamo anche una bella cioccolata, poi i tre tronconi di funivia ci riportano alla macchina. Soddisfatti, ci godiamo, con la faccia arrossata e i Rumatera nelle casse, la soddisfazione di aver salito i nostri primi Quattromila; e già pensiamo ai prossimi da portare a casa!

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