Divorzio: chi sono i veri protagonisti?

Come ci si lega, così insieme ci si separa”.

Così può essere sintetizzato il compito che la cooperativa sociale “la Miniera di Giove” si è proposta di compiere con la creazione del progetto Qui&Ora: rispondere alle esigenze dei ragazzi e delle famiglie che stanno vivendo una situazione difficile dovuta alla separazione dei genitori.

Negli ultimi anni il numero di divorzi è divenuto sempre più alto e di difficile gestione” a parlarci di questa problematica è uno degli educatori e responsabili dell’associazione, Claudio Carrara,“ed è così nata questa iniziativa il cui nome rispecchia appunto il nostro obiettivo: intervenire nel momento in cui è necessario con gli strumenti giusti.

Effettivamente, il fenomeno tende ad aumentare, in particolare in Lombardia, prima regione per numero di divorzi e separazioni, dove il numero di famiglie ritrovatesi in questa situazione sono circa 1.100.000 di cui il 60% con figli minorenni.

Gli effetti di questo incremento sono riscontrabili nelle relazioni famigliari e sociali di un paese e dei suoi stili di vita, aprendo al concetto di famiglia nuovi possibili assetti che, come tutte le novità, portano con sé timori e insicurezze.

Ma le conseguenze maggiori sono quelle subite dai membri più giovani del nucleo famigliare infatti, come spiega Carrara “Quando all’ interno di una famiglia i genitori si separano, tutto il nucleo familiare viene travolto e, spesso, le crisi di coppia coinvolgono un figlio ancora prima della separazione avvenuta: richieste di interventi nelle discussioni, essere utilizzati come elementi di accusa e manipolazione nei confronti dell’altro genitore, iperresponsabilizzazione e ritrovarsi come oggetti di compensazioni emotive e affettive portano i figli a doversi confrontare con la perdita e con il senso di colpa. I ragazzi possono finire per sviluppare insicurezze e disturbi relazionali espressi per mezzo di atti e comportamenti aggressivi, impulsività o forte ritiro.”

Pertanto abbiamo cercato di individuare all’ interno del presente progetto azioni che possano adattarsi ai bisogni e rispondere alle reali necessità di questi figli, limitando le difficoltà che possono emergere da queste situazioni precarie” prosegue poi Carrara prima di mostrarci le varie modalità d’intervento.

Quest’ultime sono state studiate per intervenire in modo specifico nelle varie situazioni e sono rivolte in modo differente ai diversi soggetti coinvolti nel divorzio.

Ad esempio, per accompagnare i genitori verso un percorso il più tranquillo possibile di separazione, sono stati ideati interventi di consulenza legale, di supporto e confronto e, nei casi più estremi, di coordinazione da parte di un professionista.

Ci sono poi azioni rivolte alla riorganizzazione relazionare e pratica del nucleo familiare (la mediazione familiare) e gruppi di parola per ragazzi e per adulti al fine di condividere esperienze personali e trarre insegnamenti da persone che si trovano nelle stesse condizioni.

Non tenersi dentro nulla: parlare, confrontarsi ed esprimere pensieri, opinioni e dubbi. Ma soprattutto non sentirsi mai in colpa per le scelte degli adulti e né causa della loro separazione.” Ecco, infine, cosa consiglia Carrara a tutti i ragazzi che si trovano in questa situazione.

Giulia Caproni

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