È oramai ufficiale. Voci che trapelavano già da qualche tempo all’interno dell’oratorio San Giovanni Bosco, trovano ora conferma: Don Stefano Borri e Don Emilio Sorte non saranno più dal prossimo primo di Settembre, il coadiutore e il parroco del quartiere di Sant’Edoardo.
Ad annunciarlo è stato Monsignor Luca Raimondi, che a seguito di un incontro con i due interessati ha riportato loro le decisioni assunte dal vescovo.
Ciò è strettamente legato al calo delle vocazioni, sempre più consistente e alla mancanza di “preti giovani”, che possano occuparsi delle iniziative proposte dall’oratorio.
Problema a cui la diocesi cerca di ovviare accorpando le parrocchie o mettendone più di una sotto uno stesso sacerdote, senza però interrogarsi approfonditamente sul fenomeno e trovare soluzioni efficaci.
Giusto citare il caso dell’oratorio di Santa Croce, piccolo quartiere a poche centinaia di metri da Sant’Edoardo, accorpato a quest’ultimo negli ultimi anni proprio per la mancanza di una figura di accompagnamento al parroco, la scarsa affluenza e i costi della recente struttura.
Don Stefano e Don Emilio lasceranno una parrocchia rilanciata sia sul piano economico, considerati i grossi passi avanti fatti sulla riduzione del debito che era cresciuto esponenzialmente dalla ricostruzione del campanile, sia sul piano spirituale.
Don Stefano infatti con la creazione di tantissime iniziative per bambini e ragazzi di tutte le età, li ha avvicinati enormemente all’oratorio, impegnandosi a coltivare in loro la fede e cercando di proporre il proprio oratorio anche come alternativa per i teenager alla movida e alla discoteca.
Tantissimi i messaggi di affetto e ringraziamento ricevuti da entrambi, da sempre amati da tutta la comunità per simpatia e impegno. Ma anche tanta tristezza e incredulità.
Ora si godono le ultime settimane nel loro quartiere prima di partire per le nuove destinazioni: Don Stefano Borri si allontanerà di poco coprendo le parrocchie di Marnate, Gorla Minore e Gorla Maggiore, mentre Don Emilio è in attesa di nuova destinazione.
Federico De Martino
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