RicHard, il suo percorso

Ho trovato il mio rifugio per quando tutto va male

RicHard (Alberto Palermo, 20 anni), è un rapper emergente della provincia di Milano .

Nel suo piccolo si è fatto strada nell’ambiente tagliente dell’hip pop e oggi su YouTube possiamo trovare i suoi video e su Spotify tutte le sue canzoni.

Come hai iniziato a scrivere, qualcuno ti ha ispirato?
È stata una cosa spontanea, tutto è nato da quando ho incominciato ad ascoltare rap, a quei tempi ascoltavo Fedez, Entics e Salmo. La prima volta che ho iniziato a scrivere i miei primi 4/4 è stato all’età di 13 anni nell’estate del 2012 se non erro, mi ricordo che mi mettevo ogni pomeriggio in terrazza giù in Sicilia a fissare la sagoma del mare e a sentire il cinguettio degli uccellini, da lì ho iniziato a scrivere e a parlare di me. Volevo esprimere le mie emozioni, “la mia storia” trasmettendole all’ascoltatore. Sinceramente non so dire che cosa mi ha dato la spinta per iniziare questa avventura. Principalmente mi ispiravo a me stesso e mi facevo trasportare dalla scrittura e questo mi faceva star bene.

Cosa significa per te scrivere?
Per me scrivere è qualcosa di speciale. È un rifugio dove mi posso “accampare” quando tutto va male. La cosa bella è che puoi esprimere vari concetti, descrivere tutto quello che ti passa per la mente e raccontare anche storie inventate. Scrivere per me è anche uno sfogo, piuttosto che farlo su altri e con altro lo faccio su un foglio. Sono consapevole che può sembrare strano a primo impatto ma è così, la mia ispirazione più grande è lo stare male. Se sto male riesco a scrivere un sacco di cose ed è proprio questo lo stato d’animo in cui escono i miei lavori migliori.

Secondo il mio punto di vista la scrittura è uno specchio di te stesso, quello che hai dentro lo sputi su un foglio.

Di cosa parlano i tuoi testi, in particolare di sbagliando?
I miei testi si basano principalmente su eventi personali accaduti in passato, su i miei sogni, le mie emozioni e ovviamente ci metto sempre un pizzico di immaginazione, quindi tante cose sono anche inventate. Sbagliando l’ho scritta in un periodo un po’ buio, mi sono esposto a crudo con tutto il mio “essere vero”. Sbagliando perché sono ad un punto della mia vita che penso tanto ai miei errori passati e soprattutto quelli presenti. Ho voluto esporre le mie delusioni dandogli uno specie di controsenso metaforico.

Quando è stato il tuo primo live, come ti sei sentito?
Il mio primo live l’ho fatto poco tempo fa, il 2 marzo al Land di Legnano. Sinceramente è stata una cosa inaspettata, non credevo di poter arrivare sopra ad un palco, anche solo per sponsor. Penso che quella sera ho sentito più ansia che tutto il resto. Come “metodo” sul palco mi sono immaginato a casa davanti al mio solito specchio e devo dire che ha funzionato. Tutto sommato è andato bene, spero di poterne fare altri.

Sogni in grande, cosa ti aspetti dal futuro?
Devo essere sincero, sono un sognatore però rimango sempre con i piedi per terra. Dato che sono un ragazzo spontaneo si vedrà… chissà cosa mi riserverà il futuro. Per ora vi accenno che ho molti progetti in ballo tra cui un feat bello marcato, potrebbe darmi una spinta in più. Sarà qualcosa di più grosso del solito, siamo ancora fermi sul testo per ora ma pian piano uscirà fuori e sarete voi a valutare.

Spotifyhttps://open.spotify.com/artist/1nOH34RBjOmbah3g34OkbU?si=nbfeY3GMQ-2JCmQArWvaoQ

Instagram: richardofficial_

Giorgia Mamone

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