….”IL MIO PESSIMISMO PER QUELLO CHE RIGUARDA LA MAGGIOR PARTE DELL’UMANITA’ RISPARMIA SOLTANTO GLI UMILIATI E OFFESI, CIOE’ QUELLA POVERA GENTE ALLA QUALE, SOPRATTUTTO IN ITALIA, VENGONO RISERVATE LE BRICIOLE DELL’ESISTENZA, COSI’ COME RISPETTO ALL’ALTRO ESTREMO LE POCHE MENTI VERAMENTE INNOVATRICI E BRILLANTI.
LA RECENTE EVOLUZIONE DELL’ITALIA HA PORTATO ALL’APICE LA MIA RIVOLTA VERSO UNA SOCIETA’ CONTRO LA QUALE I MIEI PRIMI DISSENSI DATANO DAL 1938.
OGGI E’ UNA RIPULSA CHE CONSISTE NELLA TOTALE INSOFFERENZA AL PROFONDO VUOTO MORALE CHE E’ DI NORMA IN QUESTO PAESE, ALLA LEGGE “CIASCUNO BADI AL SUO PARTICULARE”, AL CATTOLICESIMO CHE RIDUCE AD ATTI DI DEVOZIONE, SINO A COINVOLGERE LA CULTURA ITALIANA TUTTA INTERA, COMPRESE LE SUE ESPRESSIONI ARTISTICHE”…..
….”Con la progressiva e implacabile degradazione della scena italiana, sono stato spinto a estremi ben diversi. Mi fu proposto di apparire in televisione (quella italiana è una delle più volgari e delle più demagogiche del mondo) e sono stato sedotto dall’idea di lottare contro la società dello spettacolo utilizzando le sue stesse armi……Rispondendo alle buffonate con le buffonate, non ho esitato a travestirmi…..come risultato sono divenuto celebre, la gente mi ferma nelle stazioni e negli aereoporti e le mie fotografie sono apparse nelle cronache dei settimanali. Ora mi sento disincantato. Confesso una certa insoddisfazione riflettendo su quello che ho fatto; ho nostalgia (forse ingenua) di una televisione fondata su basi culturali e intellettuali vere e solide……..ma la realtà è che la prima fila nella Penisola è oggi occupata da una classe media arrogante e arrivista, preoccupata del successo e del profitto a scapito di ogni altro valore: ossessione di cui i fatti degli ultimi mesi mostrano gli effetti e le deplorevoli conseguenze”…..
Federico Zeri, “Confesso che ho sbagliato”, Ed.TEA, Milano 1995