La Chureca è la discarica municipale più grande del Nicaragua, ed è situata a Managua, sulla costa del lago omonimo. Si estende su 42 ettari e vengono scaricate circa 1.000 tonnellate di spazzatura al giorno (qua non esiste la raccolta differenziata).
Della e sulla discarica vivono diecine di migliaia di persone, vacche, maiali,corvi, rettili, insetti ed altro. L’odore è nauseabondo e penetra nei vestiti, nei capelli, nel naso, nel corpo e nel cuore del turista “alternativo” in visita a questo spettacolo della umanità contemporanea….
Quelli che qua, nella spazzatura putrefatta ci vivono, probabilmente non sentiranno ormai più nessun odore né sapore, e la maggioranza sono giovani e bambini che aiutano i genitori, o si aiutano da soli a sopravvivere. E la maggioranza dei ragazzini e ragazzine sono “huelepega”, cioè anime innocenti che deambulano inalandosi colla per scarpe da un vasetto sempre tra le mani per mantenersi sufficientemente inebetiti.
Proprio all’entrata della discarica ci sono i magazzini della impresa CASA PELLAS, il concessionario di automobili più grande del Nicaragua. Il signor Pellas è di origine italiana, e l’anno scorso è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale “Ordine della Stella della Solidarietà Italiana”, dal nostro caro Ambasciatore d’Italia, mentre nella città di Managua c’è anche una nuovissima Cattedrale Cattolica, con tanto di Cardinali, Vescovi, Prelati, Chierici e Fedeli come la famiglia del “Grande Ufficiale” Pellas. Poi ci sono anche i benefattori le Ambasciate, le Istituzioni filantropiche internazionali e le Organizzazioni Non Governative che hanno prodotto centinaia di Progetti sulla ” Chureca”, che è rimasta identica a come io l’ho vista per la prima volta nel 1982.
Tutte insieme, queste belle persone, organizzazioni e istituzioni, buttano la loro spazzatura, insieme a quella degli ospedali, degli obitori, dei benzinai e delle macellerie ecc. nella Chureca, aiutando così, in un certo senso, alla sopravvivenza quelle diecine di migliaia di creature del signore, che sono i bambini, gli anziani, le donne e gli uomini, le vacche, i maiali, i corvi, i rettili, gli insetti e altro…..tutti poco o niente riconoscenti con i loro benefattori.
Nota della redazione: Il canto trentaquattresimo di Dante Alighieri, cioè l’ultimo dell’Inferno è dedicato ai peggiori di tutti i malvagi, cioè ai “TRADITORI DEI BENEFATTORI” e il cerchio corrispondente ci pare che dovrebbe essere proprio l’attuale “Chureca” di Managua, dove i personaggi che lì sopravvivono evidentemente non sono stati riconoscenti con le Gerarchie Governative, Clericali, Economiche e Militari che dominano tutto il perverso marchingegno di questo disumano sistema globale.
Chi fosse interessato ad approfondire l’argomento può dare una occhiata a questi video:
—-Reportage di Rita Rocca -I DANNATI DI MANAGUA – (in italiano)
—CHURECA di Managua (in spagnolo)
Queste foto mi hanno svuotato! Ora mi sento come se non avessi più l’anima
Me alegra leer artículos de opinión.
En este caso con “la Chureca” creo que es un poco avergonzante para todos y muy especial para los nicaragüenses. Incluso con la crisis económica actual, la Cooperación Exterior hace esfuerzos por ayudar a mejorar la situación denunciada. Hay en ejecución un gran proyecto de mejora del basurero, donde se han soterrado Hectáreas de basura y han empezado con la construcción de viviendas para todas esas personas que allí trabajan. Un saludo
La “Chureca” No es una VERGUENZA para los Nicaraguenses; es una realidad a la que todos nos enfrentamos. Para nosotros los Nicaraguenses es vergonzante tener a tantos gobernantes corruptos, y maleducados que le dan esa imagen al pais, de pedir y pedir, la mala costumbre que se creò despuès de los años 80’s, por lo que la cooperaciòn extranjera tambièn tiene sus ventajas y grandes proyectos, pues tambien la cooperacion vive en las mismas condiciones y privilegios que todos los polìticos de este paìs (Nicaragua) quienes aprovechan la miseria del tercer mundo para llenarse los bolsillos y vivir como reyes en esta “chureca” libres de impuestos, con carros aeroespaciales, haciendose pasar por grandes diplomàticos cuando en verdad ignoran muchas palabras, que para los Nicaraguenses tienen un valor y significado que en Europa no conocen, para vivir en Nicaragua hay que entender y conocer verdaderamente la historia, no leerla sino vivir su realidad e identificarse con un pueblo “tan violentamente dulce”
Es improbable encontrar a blogers con conocimientos sobre este mundillo , pero creo que sabes de lo que estás escribiendo. Gracias compartir información como este.