Il mio caro amico Padre Miguel d’Escoto Brockmann, ex-Presidente della 63esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, sta lanciando al mondo la Proposta (imprescindibile, per la sopravvivenza del nostro pianeta), di REINVENTARE la Organizzazione delle Nazioni Unite.
Questa proposta, ancora in fase di elaborazione, è preceduta da una introduzione, che è già stata pubblicata in Inglese, Spagnolo ed altre lingue. Vista la trascendenza di questo documento, mi sono preso l’incarico di tradurlo in italiano, e qui sotto lo presento integralmente ……scusate eventuali errori dovuti al mio modesto disimpegno nel ruolo di “traduttore”. Grazie per l’attenzione.
24 ottobre 2010 – Giornata delle Nazioni Unite
REINVENTANDO LE NAZIONI UNITE
di Miguel d’Escoto Brockmann
Da quando ho lasciato il mio posto di Presidente della Assemblea Generale della ONU, il 14 settembre 2009, ho lavorato su di una Proposta per la Reinvenzione della Organizzazione delle Nazioni Unite. Questa Proposta sarà presentata prossimamente.
Io mi trovo con coloro che hanno la convinzione che oggi più che mai il mondo ha bisogno di una autentica Organizzazione delle Nazioni Unite che unisca tutti i popoli e governi del mondo in difesa del diritto alla vita e di tutti gli altri diritti inalienabili dei singoli esseri umani e della umanità nel suo insieme, di tutti gli esseri viventi, della natura in generale e della Madre Terra. Quello che abbiamo adesso di Nazioni Unite è una frode, un inganno, è una grande bugia, perché ci sono quelli che hanno cercato di viziare questa Organizzazione al di là di ogni possibile riforma.
E dico questo perché è evidente che all’interno dell’Organizzazione abbiamo uno Stato Membro, il più influente, perché ricco e militarmente potente, che è riuscito a persuadere altri Membri, in particolare del cosiddetto primo mondo, a lavorare per un programma radicalmente differente al programma di Pace, rispetto e armonia tra tutti gli Stati Membri, rispettando sempre la loro uguaglianza sovrana che la Carta delle Nazioni Unite sancisce come suo primo principio. Questo Stato Membro si comporta come padrone e signore della Organizzazione e le sue “trattative” non sono altro che minacce, ritorsioni e massicce campagne diffamatorie che potremmo solamente qualificare come terrorismo mediatico.
Per fare si che le Nazioni Unite diventino una autentica Organizzazione sarebbe necessario che tutti gli Stati Membri, e in particolare i più potenti e influenti, fossero davvero impegnati per la Pace mondiale, la eliminazione della guerra, della fame e della povertà in questo mondo. Questi, dopo tutto, sono stati gli obiettivi per i quali sono state create le Nazioni Unite e, con la firma della Carta, gli Stati Membri si sono impegnati a concentrare i loro sforzi per raggiungere questi scopi.
Da oltre trenta anni, almeno, è noto che la eliminazione della fame e della povertà estrema non è più una utopia irraggiungibile. Abbiamo le risorse e le conoscenze scientifiche e tecniche necessarie. La unica cosa che manca è la volontà politica di vivere in fraternità, di amarci gli uni agli altri e di essere sempre all’altezza delle esigenze della solidarietà umana. Avremmo bisogno anche della volontà politica per soddisfare le esigenze di rispetto, amore e cura per tutti gli esseri viventi e per la nostra Madre Terra.
Ritengo che non vi siano dubbi sul fatto che la maggior parte dei popoli del mondo anelino alla pace, e che la considerino il bene supremo verso la quale dobbiamo lavorare. Tuttavia vi è, come abbiamo detto, uno Stato per cui il bene più alto, che dà ragione alla sua esistenza, non è la Pace, ma il potere.
Un potere di dominio e di prevaricazione che potremmo solamente qualificare come diabolico, perché non esiste un mezzo, per violento e criminale che sia, che questo Stato, che comunemente chiamiamo semplicemente Imperialismo, non sia disposto a usare per raggiungere il suo obiettivo di Full Spectrum Dominance (Spettro di Dominio Completo), nome dato dal Pentagono alla sua strategia militare per ottenere il controllo di tutto il pianeta e oltre. Questo è ovviamente un obiettivo che altri avevano provato prima, senza mai raggiungerlo. Secondo lo stesso Pentagono, l’agenda di questo obiettivo è di controllare tutto e dappertutto, compreso i mari, terra, aria e anche lo spazio esterno e il cyberspazio.
Quando parliamo di questo tipo di ambizioni demenziali, diventa difficile impedire che vengono in mente ricordi di eventi riprovevoli e perversi, come tutti quelli relazionati a Hitler, che non potranno mai essere sufficientemente condannati. Tuttavia, non è esagerato affermare che Hitler, con tutto il male che ha fatto, non avrebbe mai potuto causare tanti danni alla umanità come ciò che gli Stati Uniti hanno già causato e stanno causando in modo esponenziale, fino al punto da compromettere la continuità della specie umana e della maggior parte della vita sulla Terra. Gli Stati Uniti e i suoi alleati della NATO sono mille volte più pericolosi e riprovevoli che lo stesso Hitler.
Pertanto, è molto difficile, e tuttavia auspicabile, immaginarci gli Stati Uniti d’America diversi, integrati con il resto della famiglia umana, lavorando per la Pace e la sicurezza nel mondo e facendo tutto il possibile per sradicare la fame e la povertà estrema su questa Terra, essendo che essi stessi ne sono i principali responsabili e causanti. E poi, naturalmente, ci piacerebbe anche vedere gli Stati Uniti seriamente cercando di rispondere efficacemente ai cambiamenti climatici, al riscaldamento globale e ai seri problemi ecologici di cui sono stati tra le cause principali. Ma dobbiamo chiederci, quanto tempo ancora dobbiamo aspettare perché gli Stati Uniti e i loro alleati si compongano e smettano di agire come nemici della umanità, della vita e della Madre Terra?
L’essenziale perversità dell’Impero non è qualcosa che nacque così, come per caso. E’ stata premeditata e determinata dai principali artefici della politica di contenimento della Guerra Fredda, con George F. Kennan, Direttore della sezione di Pianificazione delle Politiche del Dipartimento di Stato, alla testa. In un documento interno sulla politica estera del 1948, classificato come Top Secret, fa un riassunto di ciò che dovevano essere gli obiettivi principali della politica estera degli Stati Uniti durante la creazione dell’Impero del Dopoguerra che si rese noto come il secolo americano.
La tesi di Kennan, finalmente declassificata, era terribilmente chiara. L’egoismo e l’avidità sono stati coronati ufficialmente , mentre la solidarietà internazionale è stato caratterizzata come una stravaganza di fronte alle priorità “più serie e importanti” del momento.
“Non dobbiamo illuderci pensando che ora possiamo permetterci il lusso di altruismi e di agire come benefattori di questo mondo”. Con questi valori e norme c’era da aspettarsi che gli Stati Uniti si comportasse sempre come un nemico dei valori e dei principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite.
Però i progettisti della nuova politica estera degli Stati Uniti erano ben consapevoli del fatto che, a questo punto della storia, la parola “Imperialismo” era diventata politicamente ripugnante e, quindi, gli architetti dell’ordine mondiale del Dopoguerra controllati dagli Stati Uniti, coscientemente ed esplicitamente hanno scelto di ignorare la parola “Impero” in riferimento al nuovo ordine. L’alternativa scelta dagli Stati Uniti era camuffare il suo potere imperiale sotto l’apparenza di “liberazione” coloniale, di sostegno alla “democrazia” e al “libero mercato”. Come dice William Engdahl, esperto di fama mondiale nelle relazioni internazionali e autore di vari best seller: “questa manovra è stato uno dei colpi di propaganda più efficace e più diabolico dei tempi moderni”.
Non possiamo permetterci di continuare ad ingannarci. Gli Stati Uniti hanno pure firmato la Carta delle Nazioni Unite, ma non hanno mai condiviso i suoi principi e valori. Non hanno mai cercato la Pace perché hanno bisogno della guerra come mezzo per raggiungere il loro Full Spectrum Dominance, che adesso si estende nello spazio esterno e nel cyberspazio. Gli Stati Uniti non hanno mai creduto nello Stato di Diritto nelle relazioni internazionali, hanno sempre creduto nella legge della giungla, ovvero il diritto del più forte. Non hanno mai creduto nelle Nazioni Unite, hanno solo voluto manipolare e, dalla loro posizione di più influente Stato Membro della Organizzazione hanno sempre ricattato e minacciato, fino ad ottenere di essere accompagnati nei loro genocidi come quelli che hanno commesso contro il Nicaragua, e continuano commettendo contro l’Iraq e l’Afghanistan.
Con il loro incomparabile apparato di influenza mediatica e di lavaggio del cervello, gli Stati Uniti d’America adesso stanno preparando psicologicamente il mondo ad accettare una aggressione all’Iran, con la stessa logica che hanno utilizzato contro l’Iraq e l’Afghanistan, per controllare le loro risorse naturali e avvicinarsi sempre di più alla Russia che è ed è sempre stato il loro obiettivo principale.
L’arroganza dell’Impero gli impedisce di prestare sufficiente attenzione alle possibili conseguenze delle loro avventure. Con tutto il rispetto per l’Iraq e l’Afghanistan, l’Iran è diverso. Se gli statunitensi non hanno potuto né con Iraq né con Afghanistan – meno potranno contro l’Iran e le conseguenze di questa nuova avventura criminale potrebbero essere catastrofiche, non solo per l’Iran e per i paesi limitrofi, ma anche per il mondo intero. Qualcosa di simile potrebbe accadere se gli USA non accettano seriamente il principio di una sola Cina e continuano impegnati nella loro follia di dividerla per, eventualmente, frammentarla.
Mi sembra che sia arrivato il momento, come dice il grande intellettuale africano Ngugi Wa Thiong’o, di decolonizzazione l’intelletto, rifiutando idee addomesticatrici come quella secondo la quale avremmo bisogno degli Stati Uniti come gli schiavi necessitavano dei propri padroni e carnefici. La verità è che necessitiamo degli Stati Uniti tanto come abbiamo bisogno di arsenico. Già basta con la negazione, il non voler affrontare la realtà né chiamare le cose con il loro nome.
Le Nazioni Unite non sono Nazioni veramente Unite in quanto le posizioni dei diversi Stati Membri dell’Organizzazione non sono uguali per quanto riguarda le questioni essenziali della guerra e della Pace, la fame e la povertà, il cambiamento climatico, il riscaldamento globale, il disarmo nucleare e il rispetto per il diritto alla sovranità, indipendenza e integrità territoriale di tutti gli Stati. Gli Stati Uniti, il paese più influente nella Organizzazione è il più sistematico violatore di tutti i suoi principi e norme, ha una posizione diametralmente opposta alla stragrande maggioranza degli Stati Membri. I suoi partner principali sono il Regno Unito, la maggior parte dei paesi europei e Israele. L’arma principale a sua disposizione per imporre la propria volontà sul mondo è la NATO. Alleandosi con gli Stati Uniti tutti questi Stati sono diventati nemici della Umanità, della Pace, della vita e della Madre Terra.
Dal mio punto di vista, come religioso e seguace del mio Signore Gesù di Nazareth, io sono assolutamente convinto che, secondo il linguaggio biblico, gli Stati Uniti sono dominati da una severa possessione demoniaca. Il mondo sta vivendo un vero momento apocalittico. Forse non il primo, ma potrebbe essere l’ultimo, a causa del potere distruttivo enorme e senza precedenti della Bestia e dell’apatia, della apparente indifferenza e alla viltà di coloro che affermano di essere credenti in Dio, e dovendosi unire per organizzare una strategia efficace di resistenza, non lo fanno. Noi tutti dovremmo umilmente riconoscere che il Comandante Fidel Castro, Eroe Mondiale della Solidarietà, è il grande profeta e leader morale e spirituale nel mondo di oggi. Le sue “Riflessioni”sono veramente ispirate e ispiranti. In quella del 15 di ottobre ci ha avvertito che il danno collaterale di una guerra nucleare oggi sarebbe la vita della umanità. E, permettendo al mio Signore Gesù di parlare attraverso di lui, Fidel ci esorta: “Dobbiamo avere il coraggio di proclamare che tutte le armi nucleari o convenzionali e tutto ciò che serve per fare la guerra deve scomparire!”. Grazie Fidel per il tuo coraggio ed esempio per sempre!
Sono tutte queste riflessioni che mi hanno portato a dire, nel concludere il mio mandato di Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che questa Organizzazione ha raggiunto un punto dove non bastano più le riforme e i rammendi. Deve essere REINVENTATA ed è come un contributo a questo urgente compito di reinventare a cui mi sono dedicato in questi ultimi due anni. La proposta la faccio a titolo personale in qualità di ex-presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, sotto la mia piena ed esclusiva responsabilità, e come persona interessata alla Pace, alla abolizione delle guerre, della fame, della povertà e del maltrattamento della nostra Madre Terra, senza la quale non possiamo vivere. I valori che difendo e che ho difeso per tutta la mia vita, sono i valori del mio Signore Gesù che, nella sostanza, li trovo assolutamente compatibili con i valori delle mie sorelle e fratelli musulmani, ebrei, buddisti, confuciani, induisti, aymara, e come con quelli di tutte le religioni del mondo e delle più ricche tradizioni etico-filosofiche come il marxismo, per esempio, che promuovono corrette relazioni tra tutti i viventi e sofferenti.
Semmai un giorno (per Dio tutto è possibile) gli Stati Uniti decidono, davvero, di ritornare alla famiglia umana e, come prova di questo, procedono allo smantellamento della NATO e delle sue più di 1.000 basi militari sparse in tutto il pianeta, procedono seriamente nel processo di abolizione delle armi nucleari, nella smilitarizzazione dello spazio esterno e nel porre fine alle guerre genocide di aggressione, cessano il loro criminale atteggiamento contro Cuba, sospendono il blocco e rilasciano i 5 eroi cubani, sono sicuro che tutti festeggeremmo e li riceveremmo a braccia aperte, come fratelli, nel seno della famiglia umana, perché ciò che ci motiva non è né odio né vendetta, è solo l’amore e il desiderio di fraternità universale . Dio li benedirebbe e ritornerebbe la Pace, la sicurezza e la felicità nel nostro mondo.
Penso che sia estremamente urgente che ci mettiamo a lavorare nella reinvenzione delle Nazioni Unite perché siano veramente ciò e non una Organizzazione sommessa a nessun padrone, per quanto ricco e militarmente potente che sia. Personalmente ho voluto rispondere alla fiducia che gli Stati Membri hanno depositato in questo umile servo nell’eleggermi Presidente del 63 periodo di sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, riflettendo nel corso degli ultimi due anni e intercambiando idee con le persone che mi sembravano tra le più qualificate per aiutarmi a preparare una buona e viabile Proposta per reinventare le Nazioni Unite e farne uno strumento efficace nella lotta per la Pace, la abolizione delle guerre, fame e povertà estrema sulla Terra. Una Organizzazione delle Nazioni Unite veramente democratizzata e smilitarizzata. Con umiltà e grande amore, presto presenteremo questa Proposta nella sua ultima versione nel nostro sito web:
www.reinventingtheun.org
Una volta ricevuta la Proposta bisognerebbe agire presto e prendere atto che la sua accettazione o rifiuto deve essere presa tra i capi di Stato e di Governo. Consegnarla all’analisi e al lavoro dei Rappresentanti Permanenti delle Nazioni Unite si convertirebbe in morte improvvisa per essere intrappolata nella vasta rete di norme procedurali come quelle previste per le “riforme”; il cui unico scopo è che non cambi nulla. Negoziarla regionalmente per gruppi di Capi di Stato e di Governo dei membri del Gruppo dei 77 + Cina, potrebbe essere fatto in modo relativamente facile e velocemente presentarla per l’approvazione da parte dell’Assemblea Generale, una volta assicurati i voti del Gruppo dei 77 + Cina al quale, sono sicuro, che molti altri si uniranno.
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Caro Sergio
Ogni e-mail che mimandi la metto in rete, la mia rete fatta di socialnetwork collegati insieme, spero che molti leggano gli argomenti che proponi, semplicemente per far riflettere.
Ciao
Ti salutero anche Aurelio C. visto che lo vedro a breve.