Confesso che ho dipinto! – N.1 testamento pittorico di Sergio Michilini

02Me l’hanno suggerito, ma di scrivere “le mie memorie” non mi sembrava proprio il caso.
Non interessano quasi neanche a me, se non fosse che a volte qualche aneddoto caschi a proposito nelle chiacchierate con gli amici .
Però avanza un mondo che pensa poco al futuro e niente al passato, come se l’oggi si possa vivere senza percorsi fatti o da fare.
I miei percorsi sono tutti stati determinati dalla Pittura, a partire da 14 anni, quando decisi di diventare Pittore; determinati dalla Pittura anche  quelli decisivi e apparentemente più lontani dal Mestiere di Dipingere.

Sono sempre stato fedele alla Pittura, anche se mi pare di avere perso tanto tempo in cose differenti, come i viaggi, la militanza sociale e politica, la solidarietà, la cooperazione …..ma alla fine tutto ha contribuito ad arricchire la “sostanza” delle mie opere, credo.
Con queste “divagazioni” sento di aver perso forse in “affinamento” (quello che Cennino Cennini chiamava magicamente “Vaghezza” nella Pittura), ma anche di aver guadagnato in “passione”.

LA RESURREZIONE, 1982-85, MURALE ABSIDALE DELLA CHIESA SANTA MARIA DE LOS ANGELES, BARRIO RIGUERO, MANAGUA, NICARAGUA, CENTROAMERICA

Non c’è molta differenza tra la mia vita e la mia Pittura, ed è per questo che, meglio di noiose memorie, è forse utile a qualcuno la testimonianza dei nodi fondamentali vissuti nel “fare Pittura” in un periodo storico preciso (dal 1962 ad oggi) e in luoghi precisi (Italia e America Latina).

La idea è quella di aver la voglia, speriamo anche stimolato da commenti o domande di qualche benevolo lettore di queste righe, di registrare di volta in volta alcuni fatti o esperienze che, a questo punto della mia vita potrebbero diventare una specie di testamento ideale, o spirituale ……o forse meglio pittorico.

Decisamente mi pare più attinente TESTAMENTO PITTORICO: testimonio del lavoro, del mestiere di dipingere, degli obiettivi, delle resistenze, delle scelte tattiche, difficoltà, vittorie e sconfitte, speranze ecc., insomma cose semplici per coloro che vogliono iniziare a dipingere o per gli amanti della Pittura……!

Chissà, forse ne uscirà una raccolta interessante, perché parlerò di PITTURA: necessariamente e involontariamente di un linguaggio in estinzione, “desaparecido” dalle mafie al potere, distrutto dalla stupidità umana e dalla babilonia globalizzata.

DONNA SOFIA, 2004, OLIO SU TELA, cm.80x55, MANAGUA, NICARAGUA

Ricordo quando, arrivato a Firenze verso il febbraio 1969, giravo timidamente intorno alla Accademia di Belle Arti, emozionato, con il cuore in gola, alla ricerca della porticina da dove Modigliani entrava, fuori dagli orari di lezione, nello studio di Giovanni Fattori….fino ad incontrarla in Via Cesare Battisti.

Poi, come studente, già nell’interno dell’edificio, trovai quello che doveva essere il grande studio del Maestro Fattori, e la porticina che dava all’esterno…..
Lì, nella Accademia, insieme ad altri studenti ho avuto la fortuna e il privilegio di seguire, tra tanti professori ormai “contemporanei”, forse uno degli ultimi Maestri di Pittura in Italia….una razza ormai definitivamente estinta.

E a Parigi, solo, a 17 anni, con il cavalletto in un piccolo hotel di Montmartre, guardando il Bateau Lavoir in Place Ravignan per l’ultima volta prima della distruzione (e della costruzione, sulle sue ceneri, di un supermercato); il Lapin Agile, il cimitero Père Lachaise, Montparnasse…..
Ripercorrevo percorsi passati sognando e disegnando il mio cammino futuro.

AUTORITRATTO AL CAVALLETTO, 1964, OLIO SU TELA cm.40x30, MONTMARTRE, PARIGI

Va beh….inizierò dunque questa prima paginetta con alcune considerazioni, o dichiarazioni generali su questo mezzo secolo di Pittura, che forse serviranno anche per avviare un certo dibattito (speriamo):

SUL VERSANTE PERSONALE sono felicissimo di aver deciso di fare il Pittore, e di aver vissuto intensamente la vita di Pittore in questo tempo e spazio, e se mi fosse data la opportunità rifarei esattamente quello che ho fatto, contro venti e maree.

Amiche e amici, ammiratori e studenti, nonché alcuni (pochissimi) collezionisti romantici mi hanno accompagnato e stimolato e aiutato sempre lungo i percorsi della ricerca e creatività…le Gallerie d’Arte, i Curatori, Critici ed esperti no, quelli hanno preferito sempre le croste alla moda e le cose ruffianette.

La mia lapide nel Profilo di Facebook dice: “DEPENTOR FURLAN INSISTENTIS IMPERTERRITUS IN EXSILIUM VOLUNTARIUM” (per gli amici: “Pittore friulano insistente imperterrito in esilio volontario”).

1998, NELLO STUDIO DI OGGIONA, VARESE, ITALIA

SUL VERSANTE ARTISTICO ho lavorato sempre al meglio delle mie capacità e possibilità; anche se in pochissimi casi mi è stata data la opportunità di lavorare a pieno ritmo e con tutte le energie a disposizione.

Ho due convinzioni apparentemente contraddittorie: la prima è che considero alcune delle mie opere tra le cose migliori prodotte in Italia in questo ultimo mezzo secolo; la seconda è che io, insieme a tutti i colleghi contemporanei italiani di questo ultimo mezzo secolo saremmo stati buttati fuori a calci nel sedere dagli studi dei grandi maestri del passato come dilettanti incapaci, incompetenti e arroganti.

LA VENERE CENTROAMERICANA, 1996, OLIO SU TELA, cm.111x166

SUL VERSANTE PATRIOTTICO posso affermare che in questi 50 anni di attività sono stato TOLLERATO dallo Stato Italiano come Professore d’Arte; mentre sono stato sempre OSTEGGIATO come Pittore Professionista, con un ventaglio incredibile di atteggiamenti da parte delle Istituzioni dello Stato, anche i più fantasiosi e direi “comici”, che se fossero stati espressi nei secoli passati avrebbero sicuramente fatto desistere dalla loro creatività i vari Caravaggio, Raffaello, Michelangelo ecc.

Ho conosciuto buoni Pittori francesi, tedeschi, spagnoli e latinoamericani orgogliosamente promossi, appoggiati e, a volte, addirittura coccolati dalle istituzioni dei loro rispettivi Stati, ma non ho mai conosciuto istituzioni dello Stato italiano comportarsi nello stesso modo con buoni Pittori italiani……nonostante gran parte dell’Italia riceva ancora oggi lo stipendio da Giotto, da Masaccio, da Tiziano, dal Tiepolo ecc. (mio nonno diceva “non bisogna mai sputare nel piatto dove si mangia“…ma oggi che sputano sulla Pittura Italiana sono ormai in troppi, mi pare))…….

1982-1b-lonate-pozzolo-va-cupola-di-santa-maria-degli-angeli

1982-Lonate Pozzolo (VA) Cupola di Santa Maria degli Angeli

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10 pensieri su “Confesso che ho dipinto! – N.1 testamento pittorico di Sergio Michilini

  1. Grazie Victor e Alessandro. Avrete notato che siete stati gli unici ad aver commentato questo scritto dove, tra l’altro…… avevo chiesto “commenti o domande di qualche benevolo lettore di queste righe” per andare avanti in questa specie di “testamento pittorico” che, a questo punto, è rimasto mezzo “insabbiato”. Io, da giovane, quando trovavo un pittore “anziano” (cioè con tante esperienze accumulate) lo BOMBARDAVO letteralmente di visite e lettere e telefonate e domande ecc. per conoscere, per capire, per sapere……ma, si sa, i giovani di oggi sono diversi…e per l’arte contemporanea tante cose non servono neppure!

  2. Ho letto il tuo testamento e sottoscrivo pienamente. Ho letto. La tua storia di vita e mi e’ prpria idealmente. Come te. Amo l’arte e non il regimelle fiere e della critica… Ho letto cge vorresti aprire uno srtudio – io vvivo al sud e sono presidente di una associazione culturalem.arte e avrei una proposta da farti. A giono saro’ a. Milano e potremmo. Incontrarci.
    Il mio cell. 328.9645686
    “lo studio potrebbe sorgere nelle ampie gallerie di un castello bizantino di mia proprieta’ insieme ad alcuni amici. Acquistate alcuni anni fa per farci un museo aperto…per realizzare dal basso. .uno spazio pubblico libero per gli artisti e chi volesse avvininarsi all’arte. Se vuoi ti spieghero’ di persona. Chiamami sul mio cell, e scusami dei vari refusi… In ogni caso sarei felice di conoscerti ciao
    Con stima. Palmiro spano’ .

  3. Ciao Palmiro, che bello quello che scrivi. Non sono riuscito a trovare il sito della tua associazione “culturalem.arte”. Comunque, io sono “del nord” (Friuli-Lombardia-Toscana) ma da anni vivo in esilio volontario in America Latina, a Managua, Nicaragua, CentroAmerica.Ciononostante mi interessa la tua proposta e vorrei conoscerla ameglio Scrivimi direttamente al mio email: neoarcaico@yahoo.it e dimmi con precisione quale è il sito web della tua associazione. Ciao Sergio Michilini, Pittore

  4. Maestro, esperamos todos un testamento pictorico en donde salga a relucir Valeska, como Musa, compañera y artista que también inspira. Un abrazo y adelante!!

  5. Cuando he leido “Exiliado Voluntario” me vino la pregunta-curiosidad si ese exilio voluntario lo hace feliz o vive siempre triste de vivir fuera de su país, desde luego una persona que vive exiliado voluntariamente o no, no creo que sea feliz, el exilio voluntario u obligado a mi parecer es siempre triste sea cual fuese el motivo de alejarse de sus raices.De Igual forma es un gran pintor que me enorgullece saber que tiene a Nicaragua como su segunda patria. como dice un comentario más de este artículo, esperamos la continuación. Saludos!

  6. Nos queda bien clarito, confiesa que ha pintado y muy bien! lleno de colores de luz, mostrando la sensibilidad de nuestros pueblos y sus bellos paisajes de Italia. Felicidades!!

  7. Hola Teresa, Heny y Fabiola.
    El exilio no es feliz, nunca. Pero mi exilio es sobre todo pictorico, pues me siento pintor profundamente italiano. Veneziano en lo particular. Mis maestros principales son Tiziano, Giorgione, Veronese, Tintoretto etc….y me duele que a causa de la dictadura USA dell’ American way of life (que se llama “Sistema del Arte Contemporaneo”), en VENEZIA y en ITALIA practicamente la Pintura sea proibida y no se pueda mas trabajar seriamente. En Nicaragua, por suerte, todavia se puede pintar libremente.

  8. Michilini, siendo que es un artículo en italiano ha costado traducirlo pero es entendible, he leído todos los comentarios y hasta mencionan a Valeska en uno de ellos, inspira también el amor de una mujer, lugar, naturaleza y la estabilidad de un país democrático esa es la curiosidad de todos, creo yo..felicidades por permanecer en nuestra Nicragua, país muy civilizado y violentamente dulce y sensible., mis sinceros respetos. PATRIA LIBRE!!

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