All’inizio del 1969 ero arrivato a Firenze dove dall’autunno iniziai a frequentare l’Accademia di Belle Arti come studente modello, nel senso che l’Accademia mi dava la felicità, totale, come non ricordo nella mia vita, oltre che , naturalmente, tutto il resto della didattica.
Le poche mezze giornate libere erano dedicate ai musei, alle copie dal vero di Rembrandt e Botticelli agli Uffizi, di Tiziano e Pissarro a Pitti, di Masaccio al Carmine ecc. e di studio degli originali nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe ecc.
Ma erano anche gli anni delle lotte studentesche ed operaie, e Firenze naturalmente era uno degli occhi del ciclone….e noi giovani pittori venivamo avvolti nel turbine, strappati dalla “torre d’avorio” e gettati nella cruda realtà, e quindi non potevamo che iniziare a prendere coscienza di questa situazione sociale e politica in cui eravamo immersi.
Venivo da una educazione più o meno cattolica, dal nord gloriosamente democristiano, in questi territori orgogliosamente comunisti, e i fine settimana andavo a messa a San Miniato al Monte.
Ricordo la straordinaria visita a Nomadelfia di Don Zeno vicino a Grosseto, come ritorno alla “chiesa delle origini” con la sua vita strettamente comunitaria e socialista ……tutto apparentemente innovativo e sovversivo rispetto ai miei concetti giovanili e nordisti!
Nell’inverno del 70 io frequentavo Comunione e Liberazione ogni mattina. Eravamo in 6 o 7 e ci trovavamo tutte le mattine alla messa casalinga (in casa di uno di noi)…. con confessione e pentimento collettivi e comunione fatta di un pezzo di pane…..era una ricerca silenziosa di Gesù e della vera verità….Credo, inconsapevolmente, di essere stato uno dei fondatori del Movimento di Don Giussani a Firenze (nessuno allora sapeva delle opzioni politiche, partitiche ed economiche di CL, che si presentava come gruppo giovanile e sovversivo…….)
Alla sera, terminata la giornata di studio nella Accademia a Piazza San Marco e nei Musei fiorentini, passavo sempre in Borgo San Lorenzo nella sede della Associazione Italia-Albania e Italia-Cina, e mi pareva interessantissima la costruzione di un Socialismo puro e incontaminato dal “revisionismo” e dal “socialimperialismo sovietico”: il “Libretto Rosso” di Mao Tse Tung era uno strumento imprescindibile per scoprire la vera verità sociale e politica dello sfruttamento dell’”uomo sull’uomo” e per la liberazione e “costruzione dell’uomo nuovo”.
Alla ricerca della VERA VERITA’ dunque, la mattina con Comunione e Liberazione, di giorno la felicità con la grande Pittura italiana e alla sera con Mao Tse Tung ed Enver Hoxha.
Alla mattina cercavo di invitare gli amici di Comunione e Liberazione alle riunioni della Associazione Italia-Cina e Italia-Albania.
E alla sera cercavo di invitare i compagni marxisti-leninisti alla messa casalinga di CL della mattina seguente.
Non sono riuscito MAI a convincere nessun amico ciellino né nessun compagno.
Anzi, alla fine ho dovuto fare io una scelta drastica, perché incominciavo a capire che le due cose insieme non funzionavano…da una parte si stava formando un ultra-dubbioso e misterioso incontro con Gesù (moolto artificiale e astratto) e dall’altra un abbastanza meno-dubbioso socialismo puritano (moolto mitico e teorico) ….. e dunque alla fine come dice la “dialettica”: il conflitto tra due opposti, arrivato al massimo dello sviluppo quantitativo ha prodotto un cambio qualitativo, e perciò il sottoscritto ha dovuto optare ed entrare nella mischia per cambiare il mondo prima di se stessi….o almeno, insieme a se stessi.
Ho visitato, uno tra i primi italiani, l’Albania socialista, e poi non è stato più possibile rinchiudersi nella “torre d’avorio”….e ovviamente ho dovuto a malincuore rinunciare alla sognata vita bohémien dell’”Artista Genio”……breve, intensa e senza regole.
Ho continuato ad essere uno studente modello, però per diventare un buon Pittore, professionista serio e posato e responsabile di fronte alla società e alla Storia……iniziando la mia vita da Pittore nel momento in cui la Pittura veniva emarginata e negata, a favore di una subdola, opportunista e mal chiamata “Arte Contemporanea”.
Oggi ormai sia la Cina, che Comunione e Liberazione, che l’”Arte Contemporanea” sono diventate grandi potenze….niente a che vedere con la purezza, i sogni e le “vere verità”….Gesù e Marx e Giotto stanno in un’altra galassia….tutti e tre usati e strapazzati invano e a sproposito.
Giotto nelle Accademie è stato praticamente dimenticato, mentre che della Cina ormai si sa quasi tutto (e Mao è stato messo nell’armadio). Al contrario di CL, dove non si sa quasi niente( anche se sta dappertutto).
La unica cosa certa, sicura e dignitosa, uscita rafforzata da tutta questa metamorfosi appassionante e stravolgente è la PITTURA….. dove Giotto è stato, è e rimarrà una “vera verità” fondante e ispirante di questo linguaggio di civiltà sempre eternamente giovane.
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Post Scriptum: Adesso pare che esca un libro che forse chiarisce alcune cose (speriamo) di questo fenomeno nostrano di Comunione e Liberazione…….cose non tanto “spirituali”, come si addice ad una vera potenza economica: Ferruccio Pinotti presenta “La lobby di Dio”

1970-AUTORITRATTO SEDUTO CON FINESTRA ROSSA, olio su tela, cm.70X50
- Fiesole 1969, con il maestro futurista Primo Conti e il collega Erminio Poretti
- 1970, AUTORITRATTO, olio su tela, cm.70×50
- Firenze 1970, nello studio di Via dell’Erta Canina
- Parigi 1970, con il collega Gianfranco Tognarelli
- Albania 1972, nella “terra di nessuno” tra Jugoslavia e Albania
- Firenze1972, con Sergio Staino nello studio del maestro Fernando Farulli
Potresti scrivere un romanzo.
Una vita alla ricerca di……forse di vivere?
Ciao
Grazie Antonio, stavo già quasi convincendomi di essere l’unico lettore, insieme a mia moglie, delle mie elucubrazioni nostalgiche!….allora adesso siamo in 3, e pertanto mi sento super-motivato per andare avanti con il “romanzo”…ciao e grazie di nuovo
siamo in 4 … Mi piace la tua storia. Io in quegli anni ero un “nemico” / “amico” perchè da Gioventù Aclista contrastavo CL, anche nelle sue “visioni teologiche”, ma ero anch’io filo maoista, vicino al movimento degli studenti … a LC … Pochi anni dopo ci siamo incontrati dalle nostre parti … l’occupazione della Villa di Oggiona … la pratica della partecipazione anche nei paeselli …
In fondo eri già “uomo di confine”, strada che continui a percorrere e che ti ha dato la possibilità di essere un artista veramente originale e “libero” … Ciao
ciao, sono di comunione e liberazione. ho 50 anni e quindi ho vissuto- e vivo- l’esperienza di cl non dal 68, ma dal 76.
ti assicuro- nella limitatezza di qsto strumento e-mail- che CL è una realtà vera, ancorata sulla vita di gesu cristo presente tra noi. qllo che tu incontrasti non si è affatto disperso, si è incrementato e diffuso NON solo in termini sociali, ma come presa di coscienza profonda della ns umanità, della mia umanita: solo davanti a gesu cristo e attraverso di lui insieme ai miei cari, agli amici e a tutti.I giornali e qsto nuovo libro( quasi 500 pp….) non capiscono quello che normalmente non capisce l’uomo: il male, il limite è radicato in ciascuno di noi…e l’unica cosa che si puo fare è che qualcuno ci liberi. noi siamo peccatori COME TUTTI (forse peggio..?) ma da quando ci ha guardato negli occhi quel giorno…
ti auguro-sconosciuto amico- la felicità.
Grazie dei vostri contributi Claudio e Alcide. Effettivamente mi sento “uomo di confine”, esule, clandestino, scettico e oppositore di tutte le grandi strutture di potere che pretendono “interpretare” i messaggi dei grandi pensatori liberi, che furono “uomini di confine”, esuli e clandestini.