Il messicano Juan Rulfo è uno degli scrittori più importanti del XX secolo: un genio della letteratura ispano-americana (nasce nel 1918 ad Apulco-Jalisco e muore a Città del Messico nel 1986).
E questa sua genialità mondialmente riconosciuta è stata di poche parole: ha praticamente pubblicato solamente due libri El llano en llamas nel 1953 e Pedro Páramo nel 1955, poco più di 300 pagine in tutto.
Del primo libro, EL LLANO EN LLAMAS (La pianura in fiamme), ho iniziato a illustrarne i racconti, che sono 17 in tutto.
La volta scorsa ho illustrato il racconto “NO OYES LADRAR LOS PERROS” (Non li senti i cani che abbaiano?), e questa volta presento l’ultimo dipinto, che illustra il racconto “NOS HAN DADO LA TIERRA” (Ci hanno dato la terra).
…..”In Nos han dado la tierra, Juan Rulfo descrive la frustrazione dei contadini di fronte alla riforma agraria. Dopo una lunga peregrinazione sotto il sole cocente, i campesinos – disarmati e privati dei loro cavalli – scoprono che la ripartizione delle terre è assolutamente squilibrata. Ai contadini spetta il Llano Grande, il blanco terregal endurecido: ettari di terra sterile e desolata. Mentre la tierra buena ha avuto come destinatari quelli che già ne possedevano, i più ricchi! Questa amara ironia si fa sempre più pungente quando il delegado finge persino di accettare proteste scritte. In realtà, siamo di fronte all’ennesima beffa perché tutto è già stato deciso: ai contadini non rimane che lo sconforto”…..
http://www.filidaquilone.it/num005piperno.html
Come al solito la traduzione all’italiano, nel caso di Juan Rulfo è praticamente impossibile.
Cliccando qua potete trovare un approssimato tentativo di traduzione di “NOS HAN DADO LA TIERRA”….ma in Juan Rulfo, il suo linguaggio popolare, datato, locale, sintetico…dove ciascuna parola è centellinata…ciascuna frase è costruita con cura e perfezione assolute……dove quei sentimenti, quelle cose, quell’aria e quelle vibrazioni hanno quell’unica possibilità di essere scritte e descritte…davvero, ogni traduzione diventa una banalità.
E’ come la riproduzione fotografica di un quadro di Tiziano, o di Giorgione……impossibile!
Il racconto originale in spagnolo lo potete leggere qua: http://luces-messari.blogspot.com/2007/08/nos-han-dado-la-tierra.html
Come sempre, la tua pittura è sintesi. Ho osservato il dipinto prima di leggere e ho capito benissimo il senso della “presa in giro” amara. Sintetico ma mai banale, si vede benissimo dai particolari. Grazie. Ciao