Agnolo di Cosimo, detto il BRONZINO mi ha sempre dato la impressione del bronzo, del metallo, del freddo, ghiacciato, preciso, tagliente, lontano, chiuso, arrogante….insomma impossibile, non solo nel senso pittorico, ma anche umano, politico, sociale, culturale….insomma TUTTO per non appassionare dei giovani pittori come noi, che stavamo a Firenze frequentando l’Accademia di Belle Arti.
Poi la vita è andata avanti, tra alti e bassi, e il BRONZINO non ci ha più sfiorati, a noi, che pensavamo che sul tema del “colore” (tra l’altro) non era stato detto tutto, che c’era ancora cammino da fare o che, addirittura, stavamo ancora nella “preistoria”del colore nella pittura.
E adesso pare che questa mostra a Palazzo Strozzi (che purtroppo sta chiudendo in questi giorni) abbia rivoluzionato tutto, chissà….. soprattutto per le considerazioni che mi invia Gianfranco Tognarelli, e che io considero STRABILIANTI, tanto da farmi incazzare di essere qua, dall’altra parte dell’oceano, esiliato, e di non poter verificare direttamente a Palazzo Strozzi……..

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Dice il caro Gianfranco:…

….” Sai che a Firenze c’è una importante mostra del Bronzino.(quasi l’80% della produzione). Io ne ho parlato abbastanza male preventivamente, anche al corso di pittura, un manierista accademico un po leggero…… molto accurato ma ……
Ho visto la mostra e devo rimangiarmi tutto . E’ grande e potente, con una forza di colore che non immaginavo, non è un compositore, ma è un ritrattista formidabile, fra i più grandi.
E’ il pittore della controriforma, ma di una forza coloristica che non pensavo e mai si ripete, ogni ritratto è un invenzione…

Colore su colore e luminoso!!! E dato che noi siamo esterofili, non mi pare l’abbiamo molto considerato, almeno io, ma Velasquez è già qui!!! E secondo Marcello (FROSINI MARCELLO n.d.r  ) anche la ritrattistica inglese gli deve molto!
Ma tu avresti pensato mai che un giorno avrei detto il BRONZINO è un grande???!!!
Comunque Palazzo Strozzi ha fatto un bel sito nel quale si può visitare la mostra, sala per sala, quadro per quadro, può valer la pena”…..

Roba da matti. BRONZINO “colorista”?!?!?!?!?!?!

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Continua Gianfranco:…

BRONZINO, MARTIRIO DI SAN LORENZO, 1569

”io venivo dalla visioni di alcuni anni fa del “Martirio di S. Lorenzo” , nella omonima chiesa fiorentina ed ero uscito delusissimo, un michelangiolismo a freddo e non capito forse…. lo trovai sproporzionato, scenografico e del tutto scoordinato. E’ un martirio quello???
Immaginati la sorpresa nel trovarmi davanti un pittore solido potente e vario.

Ho capito che quel Bronzino ,uno degli ultimi lavori, dove prevaleva l’Accademia appena nata……e forse lui la rincorreva…. non era quello della maturità. Il vero Bronzino è il pittore di corte, che in omaggio al principe esegue dei ritratti che accontentano il committente ma sono di una novità e di una struttura compatta e lucida.(vedi i ritratti dei vari Medici).

Si salva anche quando, nel ritratto di Eleonora di Toledo con il figlio, deve far sentire il broccato da chissà quanti fiorini del vestito, che deve dare il senso del potere, e lo fa con tutto il rigore dovuto, ma si vede il ritratto e con che forza!!! Così per i ritratti dei giovani Medici… come mi suggerisce Marcello (Frosini Marcello n.d.r.) è qui che nasce Velasquez. Paolucci:….“la capacità che egli aveva di rappresentare con vivida concretezza il carattere ideale dei suoi committenti (senza con ciò far torto all’evidenza naturalistica)”….
Quello che è strano è che tutti questi ritratti proprio non si conoscevano!!?? o forse io non li conoscevo.
A proposito del ritratto di Stefano Colonna così parla Zeri:…. “ciò che alla fine resta in chi osserva il quadro è la superba monumentalità con cui il pittore ha interpretato l’altera consuetudine al comando del personaggio, resta cioè un doppio documento, poetico dell’artista ed umano del soggetto raffigurato“……
E dopo alcuni giorni dalla pubblicazione di questo Post, Gianfranco puntualizza:

…..”Ti dirò di più, nei ritratti si respira ancora la forza del 400. Quelli di Bronzino sono “gli anni dell’assolutismo politico e del conformismo religioso imposto con dura determinazione… ”
“Agnolo Bronzino è stato, prima del Vasari e con Evidenza ancora più smagliante,il precoce e perfetto rappresentante artistico. Egli nasce dal Pontormo ma va oltre il Pontormo;”normalizza” la cifra stilistica della maniera e allo stesso tempo la trasfigura.”
Con queste parole del Paolucci ho voluto farti entrare nel clima della mostra.
Mai avremmo pensato di dire cose così di un pittore che ci era quasi sconosciuto, e che come dici nella bella introduzione, molto apprezzata anche da Marcello, ci appariva per dirla con te freddo metallico etc….. Ebbene,….. è tutto il contrario.(più che altro per quanto riguarda la figura)
Come colorista non ha nulla a che vedere con i veneziani, questo è il colorismo fiorentino”…...

Caro Gianfranco…..sei grandioso, hai buttato giù un altro mattone del muro, e perciò ti sei guadagnata questa bella canzone dei Pink Floyd: “Another Brick in the Wall”

“Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici”
FIRENZE-PALAZZO STROZZI 24 settembre 2010-23 gennaio 2011

Un’esposizione unica, la prima dedicata all’opera di uno fra i più grandi pittori del Cinquecento, Agnolo di Cosimo, detto il Bronzino (1503-1572), raffinato pittore di corte negli anni del governo di Cosimo I de’ Medici, fra i più grandi dell’arte italiana.
Questa mostra ha ottenuto prestiti dai più importanti musei del mondo e offre al visitatore la possibilità di ammirare una settantina di opere pittoriche dell’artista (l’80 % della sua produzione), più altre di Pontormo, Cellini, Tribolo, Bandinelli, Pierino da Vinci, Alessandro Allori. Accogliendo una scelta di capolavori di altissimo livello, permette a un largo pubblico di ammirare e comprendere, attraverso confronti diretti per la prima volta possibili, gli inarrivabili vertici poetici raggiunti dall’artista.

Orari: tutti i giorni 9,00-20,00; giovedì 9,00-23,00
Informazioni in mostra: +39 055/2645155
Prenotazioni: Sigma CSC +39 055/2469600