Il “POLYFORUM CULTURAL SIQUEIROS” che si trova nel centro di Città del Messico non è, tra le opere di David Alfaro Siqueiros, di quelle che mi entusiasmano.
La trovo troppo meccanica e artificiale, forse per gli stessi materiali sintetici della policromia e le rigide e lisce lamine di amianto/cemento dei supporti. Più che l’insieme, mi piacciono particolarmente alcuni dettagli, figure o zone plastico/pittoriche.
Mi affascina invece l’audacia, la trascendenza, la sfida di Siqueiros verso se stesso e verso il mondo, per questa opera d’Arte immensa, forse la più grande del XX secolo…quasi novemila metri quadrati di pittura, altorilievi e sculture integrate alla architettura, appositamente realizzata per contenere questa rappresentazione “totale” intitolata “LA MARCIA DELLA UMANITA’”.
Negli anni ’80 ho potuto visitare in varie opportunità il Messico, dove ho fatto amicizia con pittori di primissimo piano, come OLGA COSTA, CHAVEZ MORADO, ARTURO GARCIA BUSTOS e RINA LAZO, questi ultimi allievi prediletti di Diego Rivera e Frida Kahlo. Ho conosciuto anche ANGELICA ARENAL DE SIQUEIROS (vedova del Maestro), che mi ha aperto l’archivio privato del marito, dove per varie settimane ho potuto consultare documenti assolutamente inediti di Siqueiros.
Il POLYFORUM CULTURAL SIQUEIROS è il compendio, sintesi, dimostrazione, testimonianza e testamento di tutte le opere di David Alfaro Siqueiros e di tutte le sue teorie sull’Arte Pubblica, sulla Integrazione Plastica, sulla Poliangolarità e sulla Architettura Urbana per il futuro: è l’ultima opera del maestro, che ci ha lasciati il 6 gennaio del 1974 (ricordo bene quel giorno, a Firenze, terminando l’Accademia di Belle Arti e iniziando a conoscere il Muralismo Messicano).
Siqueiros è stato il teorico più importante tra i muralisti messicani (si contano circa 300 trattati sull’Arte, in parte già pubblicati), e il pittore più tormentato, tellurico e passionale nelle sue sperimentazioni tecniche, metodologiche e concettuali sull’Arte Pubblica.
Un incredibile lavoratore dell’Arte, che ha spalancato porte, percorsi e possibilità infinite per la Pittura e l’Arte del futuro (considerava la sua opera come la preistoria di questo nuovo Rinascimento mondiale delle Arti).
Chi se lo sarebbe immaginato, nel 1974, che il mondo sarebbe andato esattamente all’opposto di come si immaginava Siqueiros: minimalismi, piccoli concetti per scandaletti da salotto, meschinità, paura del lavoro e del “mestiere” e, insomma, tutto il ciarpame e la spazzatura denominata “Arte Contemporanea”!
Nel POLYFORUM CULTURAL Siqueiros ha INTEGRATO ( non “contaminato” che è cosa ben differente e meschina) ARCHITETTURA, SCULTURA, PITTURA e DECORAZIONE in una unica opera che, in alcune occasioni (quando si presenta lo spettacolo “Luci e Colori nel Poliforum) aggiunge alla spettacolarità dell’insieme anche il MOVIMENTO ( il pavimento dell’auditorio interno per 500 persone a sedere ruota di 360 gradi), il SUONO (Siqueiros stesso parla della MARCIA DELLA UMANITA’) e la LUCE artificiale, per quello che il Maestro denominava “Muralismo Cinematografico”.
Per realizzare questa immensa opera Siqueiros ha costruito una vera e propria fabbrica a Cuernavaca (circa 80 chilometri da Città del Messico) con una organizzazione produttiva di tipo industriale: aree Progetti, Fotografia, Serigrafia, Chimica dei materiali, Mantenimento macchine, Saldatura ecc. ecc. e il salone per dipingere i grandissimi pannelli prefabbricati del Polyforum, con fossa e verricelli per lavorare senza necessità di impalcature……oggi LA TALLERA (questo è il nome che aveva dato a questo grande laboratorio) è stata trasformata in Museo Siqueiros.
Ma, nel 1983, la vedova del Maestro, Donna Angelica Arenal mi propose di assumere la direzione della TALLERA per dare continuità alla Scuola/Laboratorio di muralismo…che io non ho potuto accettare per avere già firmato il contratto della ENAPUM-DAS (Scuola di Arte Pubblico-Monumentale) da realizzare in Nicaragua.
Ma il facsimile, o meglio una specie di replica a scala ridotta, della TALLERA di Cuernavaca l’abbiamo costruita a Managua, in Nicaragua, appunto nella nuova Scuola di Arte Pubblico-Monumentale……..e il mio studio nicaraguense, ancora oggi, da dove sto scrivendo questo articolo, ha un cartello nell’ingresso con la scritta. “LA TALLERA Michilini Ocampo”
Il Polyforum con la voce originale di Siqueiros
http://www.youtube.com/watch?v=FHCPhC2m11A&feature=related
Polyforum Siqueiros: Apoteosis Mural (Documental de A. Herdocia)- in Spagnolo
http://www.youtube.com/watch?v=JNQDqevvhXc
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ITALIA…..
A CERIGNOLA, in provincia di Foggia, un pittore italiano che lavorò con Siqueiros al Polyforum, realizzò una Pittura Murale in onore a GIUSEPPE DI VITTORIO…..una dimostrazione pratica della lezione messicana……un’opera direi unica e di grandissimo valore, anche se in dimensioni ridotte rispetto al Polyforum Cultural Siqueiros.
Questa opera di CERIGNOLA sopravvisse circa 10 anni, poi un sindaco e funzionari vari di quella città decisero di smontarla brutalmente e buttarla in un magazzino…dove si trova tutt’ora. Molti cittadini di Cerignola e il buon senso di moltissimi italiani stanno battagliando per imporre la ricostruzione di questo Monumento a Di Vittorio. Però è spuntata una nuova SCUSA che ne impedirebbe la ricostruzione: i pannelli sono di amianto-cemento!!!!!!! Va bene, si possono adottare le dovute misure di protezione…o no? ……..In Messico il POLYFORUM CULTURAL SIQUEIROS, tutto realizzato con pannelli di amianto/cemento è stato totalmente restaurato, protetto e aperto al pubblico…..e allora?….. L’Italia ha meno possibilità del Messico per curare il proprio patrimonio artistico e culturale?
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