Quando nel 1982 il Padre Francescano Uriel Molina Oliù mi chiese di rappresentare all’interno della sua Chiesa a Managua i due Dei precolombiani Tamagastad e Cipaltonal, non sapevo che stavo per inventare praticamente la prima immagine pubblica di questa “coppia cosmogonica”, cioè degli Dei che, secondo le popolazioni autoctone, crearono l’universo, la terra e la umanità.
A tutt’oggi sono pochissime le immagini che rappresentano Tamagastad e Cipaltonal (a livello di illustrazioni o piccoli oggetti artigianali) ma nessuna a livello di Arte Pubblica (scultura, monumento, dipinto murale ecc.).
Cosicchè questa mia scultura policromata che si trova all’interno della Chiesa Cattolica di Santa Maria de Los Angeles è rimasta inconsapevolmente unica e speriamo non ultima immagine pubblica di queste due Deità originarie nicaraguensi….sta di fatto che con la “nuova onda” vaticana anti-Concilio ecumenico Vaticano II e anti-Papa Giovanni XXIII, questa opera, insieme a tutto il Ciclo Pittorico “LA SORIA DEL NICARAGUA” che si trova all’interno di questa Chiesa sta oggi in letargo da censura sotto pesanti e bruttissimi tendoni da circo.
MAURO CASTAGNARO nel suo articolo “Muralismo, memoria e liberazione” scrive:
“Sopra l’ingresso principale vi sono decorazioni e sculture policrome che raffigurano due sacerdoti maya, a destra e a sinistra rispettivamente della dea del mais e di quella della fertilità, mentre al centro sta la coppia cosmogonica, Tamagastad e Cipaltonal, “quegli dei – disse il Padre francescano Uriel Molina all’inaugurazione – che furono distrutti dalla cultura ispanica e noi restituiamo per incorporare la nostra cultura precolombiana alla risurrezione di Cristo, fine e utopia della storia”.
Poco si è anche scritto su questo tema di Tamagastad e Cipaltonal, anche se spesso si citano questi Dei per sottolineare l’orgoglio nazionale e le origini della “nicaraguanidad”.
Dice lo scrittore nicaragüense Aldo Díaz Lacayo :
“Le ipotesi che su questo tema si sono sviluppate provengono da tradizioni orali, riscattate dai Cronisti delle Indie…..in questa tradizione orale raccolta dal frate Francisco de Bobadilla il 28 di settembre del 1538, e riprodotta poi dal cronista Gonzalo Fernández de Oviedo, le testimonianze di alcuni popolani nicaraguensi dopo la conquista dicono che il mondo, la natura e l’uomo furono creati da Tamagastad e Cipaltonal, differenti dagli Dei occidentali, perchè erano anche uomo e donna, con la particolarità che entrambi avevano la stessa gerarchia, cioè l’uomo Tamagastad non era superiore alla donna Cipaltonal….Secondo questi racconti, quando morivano i buoni andavano “sopra”, dove abitano Tamagastad e Cipaltonal, pero’ questo “sopra” non era nel cielo ma dove nasce il sole…. . I cattivi, ovviamente, rimanevano interrati sotto terra, e non andavano da nessuna parte, e questa era la loro pena……L’oriente, dove nasce il sole, forse nell’inconscio collettivo aveva a che vedere con le primissime migrazioni dall’Asia che arrivarono in America Latina….nel dialogo tra il capo tribù (cacique) Nicarao e Gil González Dávila (il conquistatore spagnolo che scoprì il Nicaragua) si parlava di “diluvio che devasto’ la terra in tempi remoti”, connotando probabilmente la provenienza di popolazioni arcaiche da oriente, cioè da “sopra”, da dove nasce il sole, dove abitano Tamagastad e Cipaltonal, dei uomo e donna, creatori del mondo e della umanità”.
E la scrittrice Marta Leonor González dice:
“Nella storia della umanità la immagine delle fiamme che bruciano i libri è ricorrente. Il Nicaragua non è esente da queste fiamme, secondo lo storico Ignacio Briones Tórrez, nel 1527 Fray Francisco de Bobadilla, inquisitore della Chiesa Cattolica, in un incontro con i nativi interroga i capi tribù (caciques) e li obbliga a consegnare tutti i pergamini per bruciarli, perchè gli indigeni avevano tatuato nelle pelli di animale le rappresentazioni di Tamagastad e Cipaltonal”.