Nelle nostre radici occidentali, cioè nel mondo greco-romano,troviamo due divinità equivalenti: Afrodite (in greco Aφροδίτη), sostituita poi da Venere (in latino Venus) entrambe Dee della BELLEZZA.
Come nel caso di Afrodite e Venere, alle Dee della Bellezza delle varie civiltà umane venivano spesso associati, a secondo dei casi, altri attributri, come l’amore, l’erotismo, la sensualità, la seduzione e i piaceri amorosi, la allegria, la gioia, la buona fortuna, l’abbondanza, la saggezza, la fertilità e la maternità, oltre che la música e il ballo, la letteratura, la poesia, le arti e la creatività in generale.
Praticamente tutte le civiltà di questo pianeta hanno avuto la loro Dea della Bellezza unita a qualcuno di questi altri attributi: per gli Etruschi si chiamava Turan, in Egitto si chiamava Hathor, Astarte tra i Siro-Palestinesi, Inanna tra i Sumeri, Ishtar tra i Babilonesi, in India si chiamava Laksmi, in Africa Oshun, tra gli Aztechi Xochiquetzal, tra i Tainos Anacaona, tra i Vichinghi Freyja, in Cina e Giappone Benzaiten, tra i Celti Brânwen e in Irlanda Cliodhna ecc. ecc. e intorno a queste Dee della Bellezza sono sorti miti e leggende che stimolavano l’humus del pensiero collettivo e il fiorire delle scienze, delle arti e della poesia della vita….perchè, come scriveva Stendhal “La bellezza non è che una promessa di felicità” dell’uomo su questa terra.
Afrodite e Venere e i loro templi e riti e miti e leggende hanno fatto una brutta fine e come tutte le divinità greco-romane ( chiamate in forma denigratoria “pagane”) furono dapprima sopportate con l’Editto di Milano emanato da Costantino I nel 313 che stabiliva la libertà di culto per tutte le religioni, poi proibite nel 380 con l’Editto di Tessalonica dei tre augusti Graziano, Valentiniano II e Teodosio che promulgarono la Cattolica come religione ufficiale, unica e obbligatoria dello Stato.
E come conseguenza iniziarono le stragi di “pagani”, come quella di Tessalonica (odierna Salonicco), venne interdetto l’accesso ai templi “pagani” che da li in avanti furono oggetto di sistematica distruzione e ribadita la proibizione di qualsiasi forma di culto “pagano”, compresa l’adorazione delle statue….e addirittura i Giochi olimpici, considerati festa “pagana”, furono chiusi decretando così la fine di una tradizione millenaria .
Ma come giustamente diceva l’imperatore romano e filosofo Marco Aurelio “Nulla viene dal nulla, come nulla ritorna nel nulla” sappiamo che a causa di quel complesso fenomeno chiamato sincretismo, gli Dei cosidetti “pagani” non sparirono del tutto, e quasi sempre si trasformarono nei personaggi divini della nuova religione, solamente cambiando il nome. E così l’Afrodite greca si è trasformata nella Venere romana…..e la Venere romana da chi venne sostituita nella nuova religione “ufficiale, unica e obbligatoria dello Stato”?
Difficile dire,ma d’altra parte è quasi impossibile pensare a una civiltà che non ponga una particolare attenzione alla Bellezza, alla felicità, all’amore, all’erotismo, alla gioia, alla buona fortuna, alla fertilità ecc.
Abbiamo visto che praticamente da allora ad oggi, lungi dallo sparire, gli artisti hanno rappresentato sempre queste belle immagini della vita ispirandosi alle figure mitologiche greco-romane, e anche nelle epoche più buie della censura e della inquisizione semplicemente aggiungevano dei titoli biblici alle loro sensuali opere allusive ai giochi amorosi e alle fantasie erotiche.
Un bellissimo dipinto di Tiziano Vecellio, realizzato nel 1533 rappresenta “Santa Maria Maddalena” con una folta chioma che dovrebbe salvare il pudore della modella, mentre invece non fa che sottolinearne le grazie in una immagine estremamente sensuale…come si fa a non pensare alla Afrodite greca o alla Venere romana?
Tantissimi artisti in questi duemila anni hanno dipinto o scolpito Maria di Magdala o Maddalena, come il Tintoretto, il Greco, il Guercino, Antonio Canova, Caravaggio ecc. e spesso si riscopre in queste opere la stessa sensualità misteriosa, la stessa passione, femminilità e bellezza delle rappresentazioni antiche di Afrodite e Venere, come un inno all’Eros e alla Grazia
A differenza di Afrodite e Venere, Maria Maddalena non è circondata da miti e leggende, perchè la sua storia è stata nascosta, censurata, proibita, avvolta nell’ombra, nonostante di lei si sia scritto tantissimo e lei stessa abbia scritto tantissimo (si dice che sia stata anche l’autrice del Quarto Vangelo Canonico, il Vangelo di Giovanni).
Pare che sia stata una figura femminile straordinaria ed estremamente interessante perchè oltre e al di là degli attributi classici di Afrodite e Venere, Maria Maddalena in un certo senso unifica le credenze del paganesimo e del cristianesimo in una figura femminile totalmente differente, umana e reale, che, insieme a Gesù, e come la sua “altra metà” ha “rovesciato gli ordini costituiti”.
Nel corso dei secoli, a forza di censure, eresie, scomuniche, incendi, distruzioni, dogmi, omissioni, inquisizioni, proibizioni e manipolazioni, la sua storia è stata ridotta dal maschilismo imperante ad una Santa “peccatrice penitente” ….ma Maria Maddalena è stata ben altro che la peccatrice pentita dei testi ufficiali…
Maria di Magdala, detta Maddalena è stata una delle più importanti e devote discepole di Gesù, tra le poche a poter assistere alla Crocifissione divenne la prima testimone oculare dell’avvenuta Resurrezione…. e corse a raccontare quanto accaduto a Pietro e agli altri apostoli, (Giovanni 20:1-2), guadagnandosi l’appellativo di “apostolo agli apostoli”.
La Resurrezione per il Cristianesimo e per i credenti è l’evento centrale e il principio e fondamento della fede. Gesù è il salvatore atteso che libera l’umanità….e che sia stata propriamente Maria di Magdala, la Maddalena, ad essere testimone della Resurrezione, dopo una vita intensamente vissuta con e a fianco di Gesù la pone al centro di queste vicende della nostra civilizzazione….e ciononostante di lei non si sa quasi niente.
Traggo dalle riflessioni di questi tre interessantissimi video che propongo qua sotto: Maria Maddalena rappresenta una femminilità differente, “tra EVA antivergine e MARIA antiEva”…..una femminilità che “unifica i contrari” e che è l’antidoto “all’accanimento feroce contro il corpo della donna e dell’uomo”, vigente ancora oggi ….
La Dea della Bellezza di oggi è una Dea della Emancipazione, della Giustizia e dell’Amore che cerca di ristabilire l’armonia con la violentata e stuprata Madre Terra…forse qualcosa in più di Afrodite e Venere….e se vogliamo riscoprirne le radici…..le radici ci sono, anche se nascoste e avvolte nell’ombra.
Maria Maddalena, un mistero nascosto dalla chiesa (p.1)
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=SENps38iAfE
Maria Maddalena, un mistero nascosto dalla chiesa (p.2)
http://www.youtube.com/watch?v=IbSQUcqG9m0&feature=player_embedded
Maria Maddalena, un mistero nascosto dalla chiesa (p.3)
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=IXG1yY_FeyY
Al di la delle interpretazioni di parte e dei vari integralismi e ortodossie del momento e di comodo, c’è un bellissimo libro che narra con grande tenerezza e nobiltà spirituale una possibile ricostruzione della vita di Gesù e della Maddalena sulla base dei pochissimi documenti canonici e dei moltissimi apocrifi esistenti e con una visione molto umana, dolce, affettuosa e comprensiva dei personaggi e delle vicende narrate:
José Saramago, Il vangelo secondo Gesú Cristo , 1991, Giulio Einaudi Editore…………….sicuramente uno dei libri piú belli e sofferti di Saramago.
http://www.einaudi.it/libro/scheda/%28isbn%29/978880616163/
Meravigliosa armonia di forme