“Il mio impegno si rivolge non ai titoli o ai contenuti ma sul piano dei valori” scrive con fermezza il maestro Frosini Marcello. La sua è una pittura la cui espressività scaturisce tutta dai valori specifici di questo linguaggio umano: dal disegno, forma, composizione, movimento, tessitura, equilibrio, ritmo, spazio e soprattutto colore….contrasti di chiaro-scuro, di luce-ombra, di freddo-caldo, di trasparente-opaco, di complementari ecc. …cioè dal suo particolare modo, unico e irripetibile di realizzare il dipinto…..il “COME” del dipinto prevale sul titolo, tema, contenuto, concetto ecc….che è il cammino della grande Pittura nella storia umana.
E, conoscendo il maestro Frosini da vari decenni ormai, posso testimoniare della estrema rigorosità e coerenza delle sue ricerche. Nel Post precedente abbiamo presentato i suoi lavori dell’ultimo decennio; in questo Post cerchiamo di documentare le opere dai primi anni ’50 alla fine del ‘900…..senza nascondere una certa difficoltà che abbiamo incontrato nel ricostruire questo percorso pittorico proprio perchè, come mi raccontava il collega e amico Gianfranco Tognarelli, per interi periodi ci sono solo:…….“opere che si sono salvate perchè Frosini è pericoloso per i suoi quadri invenduti…. un giorno li trova inadeguati e li distrugge tranquillamente!”
Lettera recente di FROSINI MARCELLO:
“Caro Sergio ti ringrazio per il tuo interessamento nei confronti dei miei lavori e per inserirli nell’insieme del tuo blog.
Nello stesso tempo ti debbo dire che apprezzo le tue battaglie per quanto riguarda certe degenerazioni che andiamo sempre più incontrando e che da tempo volevo dirti. Certo con questi lavori non troverai riscontro per quanto riguarda certe lotte, troverai anzi titoli dei quadri che tendono a indifferenza o addirittura quasi cinismo, ma non è così. Il mio impegno si rivolge non ai titoli o ai contenuti ma sul piano dei valori, come spero ti risulterà, non avendo altra capacità di farmi sentire anche se a suo tempo ho lottato come te, però senza mezzi di diffusione ma nel ristretto ambiente di amicizie.
Sei riuscito a risvegliarmi un pò, avevo sempre rifiutato inviti a partecipare da parte di Gianfranco Tognarelli.
Non so se ci sarà contrasto per quanto riguarda le tue idee, che d’altronde apprezzo, anche se non sempre, con i miei lavori, vedi te.
D’altra parte penso che, da quello che ho seguito, riscontro che hai raggiunto un certo seguito, o forse anche più di quello che può sembrare, lo penso proprio, la tua è oramai una “voce” che si fa sentire indubbiamente ne sono certo anche sui giovani. Come ti dicevo vedi te.
A risentirci presto Marcello.”
Nel 1996, in occasione della mostra “INCONTRI” per la XV° rassegna d’arte Città di Buti, che comprendeva anche un omaggio a E. Baj, il critico d’arte Nicola Micieli scrisse: …..“In Marcello Frosini c’è una certa felicità espressiva del segno agile e falcato, non di rado spezzato o aggrovigliato, e del colore che talvolta si identifica con il segno, talaltra si slarga in pezzature di notevole estensione e di intensa qualità timbrica. La conduzione della tessitura pittorica è veloce e sembra quasi senza pause. Ossia ritmata con una sorta di fisiologica gestualità tutta dichiarata e conclusa nel suo effetto visivo, non potendo rimandare ad altro che al proprio statuto formale. Invero, il dato di partenza è sempre la natura ma talvolta, per certe discrete spie, si intuisce che lo è anche quello d’arrivo. Dal dato reale, difatti, anche solo come occasione di curiosità dello sguardo e di stimolazione operativa, il pittore prende lo spunto per innescare il balletto del pennello che, sulla tela, lo condurrà ad esiti imprevisti, questo si, irripetibili perchè strettamente legati alla situazione psicologica del momento. Del resto l’attuale fase della ricerca di Frosini non è che l’approdo – certo temporaneo- ad una fase di graduale distacco del referente oggettivo, un processo condotto con una certa naturalezza, senza rilevabili contrasti, come una conquista di autonomia dai contenuti, per una più diretta espressione del piacere di dipingere.”….
Ho un quadro raffigurante un fiasco di vino impagliatp e della frutta a firma M.Frosini …come posso fare per sapere se si tratta di un dipinto del maestro Frosini o solo di un’omonimia ?
Potrebbe telefonare al maestro Gianfranco Tognarelli, cercando nell’elenco telefonico di Pontedera (Pisa)