Ricordo da bambino, agli inizi degli anni ’60, quando ero chierichetto e cercavo di rispondere alla messa pronunciando forte le consonanti finali “per essere più latino del latino”…non mi rendevo conto che stavo vivendo gli ultimi anni di una storia di secoli: erano i tempi in cui le messe si dicevano ancora in LATINO…..
e nessuno ci capiva niente di quello che si recitava, nè noi chierichetti nè i fedeli….e forse neanche gli umili parroci di quei paesini della provincia italiana.
Da secoli la lettura della Bibbia tradotta dal latino era proibita ai cattolici, e disobbedendo si poteva rischiare la vita ( la Bibbia stava nell’indice dei “librorum prohibitorum”).
Tutto questo è cambiato nel 1966, con il Concilio Vaticano II che ha decretato ufficialmente la fine della Santa Inquisizione…..ha abolito il divieto di leggere la Bibbia tradotta dal latino e le messe si sono iniziate a celebrare in Italiano (o nella corrispettiva lingua nazionale), con il sacerdote celebrante rivolto verso i fedeli….( mi ricordo, all’inizio, su di altari improvvisati, come tavoli da cucina o pannelli appoggiati su dei cavalletti….ovviamente nascosti da tovaglioni ricamati e addobbi vari).
Nella pratica, fino al 1966 la “Parola di Dio” scritta sulla Bibbia poteva SOLAMENTE ESSERE INTERPRETATA E SPIEGATA al popolo dal Clero Cattolico competente e autorizzato ….DI QUI LA NECESSITA’ DI SPIEGARE LA “PAROLA DI DIO” CON LE IMMAGINI (affreschi, sculture ecc.).
Ma c’era e c’è un problema…………..
Oggi, durante la Celebrazione Eucaristica o Santa Messa , dopo la lettura di ogni brano della Bibbia (Antico e Nuovo Testamento) il lettore dice “Parola di Dio” per indicarne la provenienza o ispirazione.
Per la fede Cristiana la definizione “Parola di Dio” rappresenta lo stesso Gesù Cristo, che viene presentato come la rivelazione piena di Dio e quindi viene chiamato con la parola greca “Logos” che significa appunto Parola, “Parola di Dio” (cfr. Vangelo di Giovanni 1).
In ogni caso la “Parola di Dio” è scritta nei libri….. che sono stati ispirati da Dio….. e quindi possono a ragione essere chiamati così….(attenzione: “ispirati da Dio”, ma non “scritti da Dio”).
Però gli originali della Bibbia “ispirati da Dio” non esistono, nè quelli del Vecchio nè quelli del Nuovo Testamento.
Anticamente tutto si tramandava per tradizione orale, con le ovvie modificazioni delle narrazioni dovute alle specificità etniche e culturali di ciascun gruppo o comunità….poi su dettatura di moltissimi illustri personaggi vennero compilati migliaia di manoscritti su papiri e pergamene….e poi copiati (sicuramente in modo involontario introducendo anche errori dovuti a distrazione o fraintendimento del modello anteriore) …..e poi tradotti in siriaco, copto, greco e latino ecc. con le dovute “varianti”…ecc. ecc.
Insomma, gli scritti del Nuovo e Antico Testamento che conformano LA BIBBIA e che oggi si leggono come “Parola di Dio” sono il prodotto finale di una lunghissima “filiera” che ha coinvolto milioni di personaggi con differenti funzioni, di differenti culture e in differenti luoghi e periodi storici (anziani e saggi dell’antichità, scrivani, copisti, traduttori ecc.)
Per un fedele non c’è nessun dubbio che ciascuno di questi tantissimi personaggi con ruoli differenti fosse ispirato, in ogni epoca e luogo, direttamente da Dio….ma forse anche, nell’operare pratico, con qualcuna delle naturali “debolezze” degli esseri umani.
Però la descrizione dei fatti narrati nella Bibbia, sia dell’Antico che del Nuovo Testamento, non è solo patrimonio della parola scritta e tramandata nei secoli e nei millenni. Questi fatti sono stati rappresentati anche con milioni di immagini pittoriche, scultoriche o grafiche.
Solamente che in questi casi non c’è stata nessuna “filiera” e moltissime opere ORIGINALI sono arrivate fino ai nostri giorni. …così come sono state dipinte.
E anche se nel corso dei secoli ci sono state manomissioni o ridipinture di vario tipo, il Restauro moderno prevede, nei limiti del possibile, di salvare o riportare tutto all’originale, “di mano dell’Artista”.
Oggi possiamo quindi ammirare gli ORIGINALI di Giotto, Masaccio, Michelangelo, Caravaggio ecc. ecc. ….e TUTTE QUESTE IMMAGINI ORIGINALI VENGONO CONSIDERATE “ARTE SACRA”.
Si suppone quindi che anche per queste IMMAGINI SACRE gli artisti fossero ispirati direttamente da Dio….e, in questi casi, non ci dovrebbero essere discriminazioni tra un copista, uno scrivano, un traduttore e un pittore che raccontano o illustrano gli stessi fatti, no?
Ma tra un brano SCRITTO e un brano DIPINTO (entrambi ISPIRATI direttamente da Dio) c’è una piccola/grande differenza:…
il BRANO SCRITTO sulla Bibbia è il risultato di una lunghissima e tribolata “filiera” e corrispondenti “contaminazioni umane”, per cui la sua ORIGINALITA’ o AUTENTICITA’ è per lo meno un pochetto “relativa”; mentre il BRANO DIPINTO, che oggi possiamo ammirare, è direttamente opera dell’Artista dell’epoca, totalmente ORIGINALE e AUTENTICO ...e perciò dovrebbe essere molto più vicino a quella che dovrebbe essere la vera “INTENZIONE DI DIO”.
Facciamo un esempio concreto.
Nel Lunedì di Pasqua la Liturgia del giorno prevede questa lettura per spiegare ai fedeli (di oggi) la RESURREZIONE DI CRISTO:
Prima Lettura, At 2,14.22-33, Questo Gesù, Dio l’ha risuscitato, e noi tutti ne siamo testimoni.
Dagli Atti degli Apostoli [Nel giorno di Pentecoste,] Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così:
Domanda: per il fedele di oggi, non è forse più convincente, per spiegare la RESURREZIONE DI CRISTO, invece di questo complicato rigiro di parole, (sicuramente mal redattato, mal copiato e peggio tradotto)….. questa semplice immagine di Piero della Francesca, senza necessità di “interpretazioni” o “spiegazioni” ulteriori?
Proprio per questi motivi e senza voler offendere nessuno, nel rispetto assoluto delle fedi e opinioni di tutti….. mi azzarderei umilmente di suggerire che, durante la Celebrazione Eucaristica o Santa Messa, dopo la lettura di un fatto dell’Antico o del Nuovo Testamento….proprio per essere più vicini alla vera “Intenzione di Dio”….forse invece che “Parola di Dio” sarebbe magari più appropriato dire “PITTURA DI DIO”….
…Magari facendo anche riferimento all’opera concreta narrata dalla lettura …. nel caso citato potrebbe essere per esempio:
invece che “Prima Lettura….dagli Atti degli Apostoli”….”PRIMA PITTURA, dall’Affresco di Piero della Francesca, La Resurrezione di Sansepolcro”.