Gianfranco Tognarelli è un maestro colorista. E’ un pittore nato sulla scuola dei grandi coloristi veneti del ‘4 e‘500, fino a Cézanne, Braque e Gajoni e alle sperimentazioni sui colore di luce nella pittura figurativa o non, più o meno astratta o materica.
L’ho conosciuto nell’Accademia di Belle Arti di Firenze alla fine degli anni ‘60 quando, parallelamente allo studio della pittura iniziava anche lo studio dell’incisione… …ovviamente cercando, lì dentro, nel monocromo o bianconero, i toni e le luci dei colori (cosa che sembra difficile, e lo è,… ma in parte è anche fattibile).
Inizialmente lavorando “al tratto”, sulla maniera per esempio del Canaletto o di Morandi, poi inserendovi l’acquatinta e la puntasecca, come Goya…e via via, poi con interventi di bulino, e ancora avanti fino a qualcosa di simile alla maniera nera, con sperimentazioni sulle “morsure”, sulle carte, sugli inchiostri, sugli “stati” e sulla stampa e sulle tirature e su tutto il resto.
E contemporaneamente, come nella pittura, allontanandosi dai temi e dalle raffigurazioni “di natura” e andando verso la conquista delle forme e dei contenuti “di poesia”.
Però, come dicevamo, sempre cercando e sperimentando sui colori di luce, anche trattandosi di incisioni bianconero o monocromo.
Anzi, direi che più avanzava la ricerca e più si faceva sperimentale, materica, non disdegnando, come scrive Nicola Micieli: “eventuali ‘difetti’– graffiature, abrasioni, ossidazioni – del metallo e relativi depositi grafici sulla carta, con l’acquatinta tendenzialmente pittorica, al fine sostanziale di graduare i valori tonali” ecc ecc.
Come non ricordare l’ “ Experimental Workshop” nel cuore di Manhattan, dove nel 1936 il messicano David Alfaro Siqueiros sperimentava con le nuove pitture sintetiche industriali, con i diluenti, con macchie, sgocciolature ed effetti più o meno controllabili o casuali come MEZZI espressivi, denominati dal maestro “ACCIDENTI CONTROLLATI”…..e la cattiva (o furba) percezione dell’operazione come FINE espressivo del suo alunno Jackson Pollock, che allora aveva 24 anni, e che successivamente la CIA &C. ha reso mondialmente famoso come il maestro dell’ “action painting” o del “dripping”.
(articolo su questo tema: “Quando David Alfaro Siqueiros fu frainteso e Jackson Pollock fu usato…” )
Questi “DIFETTI CONTROLLATI” di Tognarelli sono evidentemente MEZZI liberi e contemporaneamente scientifici di approfondimento per della sua ricerca pittorica nell’incisione.
Si tratta (è meglio specificarlo per evitare errate interpretazioni) di “difetti” e sperimentazioni calcografiche di grande professionalità, la cui ricerca ormai è un tutt’uno con le audacissime sperimentazioni coloristiche di Gianfranco Tognarelli, uno dei migliori pittori viventi dell’attuale Italia.
Nell’occasione della priima grande mostra di incisioni di Gianfranco Tognarelli a Pontedera nel 2015, il curatore Nicola Micieli introduce la presentazione al catalogo con queste parole:
“Raccolgo e pubblico qui una cospicua scelta, la maggior parte inedita, di incisioni eseguite all’acquaforte e a tecnica mista acquaforte/acquatinta da Gianfranco Tognarelli. Sono ottantotto titoli scalati dal 1970 al 2014. Credo costituiscano meno della metà dell’intera sua opera calcografica. L’approssimazione poiché Tognarelli non ha tenuto un preciso inventario delle lastre, e relative stampe spesso tirate in più versioni, che sono andate come stratificandosi negli spazi al terreno del suo studio pontederese.
Alcune incisioni, soprattutto varianti di stato e di stampa già saggiate, valutate e consegnate all’oblio, giacevano in ordine sparso nei cassetti o raccolte in cartelle stipate senza criterio sugli scaffali. Si può dire che Tognarelli stesso le abbia riscoperte, con la mia complicità. Per le mie esigenze di curatore, difatti, egli ha dovuto mettere mano ai suoi depositi e finalmente avviare il riordino delle molte stampe – mai esposte – che aveva accantonato in modo per lo meno improvvido”.
Nel seguente sito ufficiale del maestro Tognarelli si può sfogliare virtualmente il prezioso catalogo della mostra:
http://www.gianfrancotognarelli.it/
Bravo Sergio, hai fatto un ottimo lavoro ben meritato per l’amico comune Gianfranco Tognarelli
sono d’accordo con te Lori.
Gentile Sergio Michelini, questo suo intervento è una bella e utile iniziativa.
Ho potuto vedere alcune incisioni di Gianfranco Tognarelli e le ho trovate di grande qualità e potenza espressiva. Concordo con la sua valutazione dell’opera del maestro e con quella del curatore della mostra pontederese, Nicola Micieli.
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