Il medico e martire San Pantaleone è famosissimo sia in Occidente che in Oriente ed io ho conosciuto a Ravello, nella Costiera Amalfitana, la sua storia e l’immensa devozione dei suoi cittadini nei confronti di questo suo Santo Patrono.
Pantaleone, secondo la tradizione agiografica, era un personaggio della seconda metà del III secolo. Era figlio di Eustorgio, uomo molto ricco di Nicomedia, attuale città di Izmit, Anatolia, Turchia.
Studiò medicina e fu medico personale dell’ imperatore romano Cesare Galerio Massimiano. Dopo una gioventù spensierata, ritornò al cristianesimo grazie al prete Ermolao e, alla morte di suo padre, entrò in possesso di una immensa fortuna.
Il fatto di esercitare la sua professione di medico senza chiedere in cambio alcun compenso spinse all’invidia alcuni colleghi, che lo denunciarono come cristiano all’imperatore, durante la persecuzione di Diocleziano.
L’imperatore avrebbe voluto risparmiarlo e cercò di persuaderlo ad abiurare ma Pantaleone confessò apertamente la sua fede e, per mostrare il suo profondo convincimento, risanò un paralitico.
La sua esecuzione, secondo la leggenda, fu rocambolesca: fu dapprima condannato al rogo, ma le fiamme si spensero; poi fu immerso nel piombo fuso, ma il piombo si raffreddò miracolosamente; successivamente Pantaleone fu gettato in mare con una pietra legata al collo, ma il masso prese a galleggiare; venne quindi condannato alle fiere, ma le belve che avrebbero dovuto sbranarlo si misero a fargli le feste; fu allora legato ad una ruota, ma le corde si spezzarono e la ruota andò in frantumi. Si tentò alla fine di decapitarlo, ma la spada si piegò e gli aguzzini si convertirono al cristianesimo e Pantaleone pregò Dio di perdonarli, motivo per il quale egli ricevette pure il nome di Panteleemon (in lingua greca, colui che di tutti ha compassione). Infine Pantaleone, evidentemente stanco di tutti questi tentativi diede il suo consenso e gli fu tagliata la testa….era il 27 luglio del 305 dopo Cristo.
E a Ravello, ogni anno, il 27 luglio “accade un fenomeno insolito che fa gridare al “miracolo” i fedeli e incuriosisce gli scettici. In un’ampolla gelosamente custodita nel duomo il sangue del santo cambia aspetto e sembra sciogliersi senza alcuna apparente causa fisica. Le autorità ecclesiastiche locali accreditano l’ipotesi dell’intervento soprannaturale e parlano apertamente da secoli di miracolo”
Oltre al sangue di Ravello, reliquie del santo si trovano un pò dappertutta: nella basilica di Saint-Denis a Parigi e altre nella città di Porto in Portogallo. La reliquia del braccio di san Pantaleone è conservata nella chiesa del santo a Venezia; la sua testa è conservata a Lione; altre sue reliquie sono nella cripta della chiesa dei Santi Giovanni e Reparata a Lucca. Un’urna è conservata presso un bellissimo santuario a lui dedicato a Borgo, frazione di Montoro Inferiore ecc. Ecc..
San Pantaleone è patrono di moltissimi comuni italiani, come Courmayeur (AO), Crema (CR), Dolianova (CA), Macomer (NU), Martignano (LE), Montauro (CZ), Montoro Inferiore (AV), Oltrecastello (TN), Vallo della Lucania (SA) ecc. È anche patrono delle città spagnole di Almadén, Burujón, Huércanos e Villasbuenas de Gata, di Priniàs (Creta) e di Porto in Portogallo e suoi santuari e monasteri si trovano sparsi dall’Oriente, dove viene chiamato “il grande martire” ed è invocato come taumaturgo sul monte Athos in Grecia, fino al Nuovo Continente, a Buenos Aires in Argentina.
Ma perchè tanta popolarità di San Pantaleone nel nostro mondo occidentale?
Prima di tutto, ovviamente, per il suo martirio in testimonianza della fede cristiana….e dei conseguenti miracoli.
Ma, umanamente parlando, soprattutto per essere un médico ANARGIRO, cioè un medico che pensava che i pazienti non dovessero pagare assolutamente niente per le loro cure (Sono detti “anárgyroi” ANARGIRI i santi medici che prestarono la loro opera con assoluto disinteresse, senza mai chiedere retribuzione alcuna, né in denaro, né di altro genere, in applicazione del precetto evangelico: “Gratis accepistis, gratis date”
Mentre il medico FILARGIRO, tanto di moda in quei tempi, era avido di denaro (FILARGIRIA, dal greco Philarguría, avido di denaro, amore eccessivo per il denaro, avidità smodata)
I medici FILARGIRI non sopportavano i colleghi ANARGIRI come Pantaleone, e ovviamente inventavano qualsiasi infamia per disfarsi di quegli esempio nefasti per il loro business.
1712 anni dopo, cioè oggidì, la situazione non è cambiata per niente, anzi, è peggiorata.
A livello mondiale le multinazionali farmaceutiche FILARGIRE sfornano medicamenti che CREANO sempre nuove malattie e la SALUTE viene privatizzata a favore dei medici FILARGIRI, con la complicità fanatica dei mass media, dei governanti, delle banche e degli eserciti imperiali.
Mentre, per esempio, alle Brigate Mediche Cubane (totalmente ANARGIRE), o ai progetti sociali e politici di SANITA’ GRATUITA E COMPLETA PER TUTTI, viene riservato praticamente lo stesso trattamento di San Pantaleone o di Santa Cosma e Damiano e di tutti gli altri Santi ANARGIRI.
Hermoso cuadro, he tratado de traducirlo en Español, es la historia de un Santo que llegó a través de el mar, o en este caso su sangre martirizada.
Y al fondo la ciudad de Ravello, él en primer plano protegiendo a la ciudad y al mar. Felciidades!