Perignano, Pisa, pitture murali di Gajoni nella Chiesa di Santa Lucia

584 0 C 4Tra il 1941 ed il 1942 il maestro Antonio Luigi Gajoni dipinge il catino e la conca absidale, la cupola,, l’arco trionfale, il soffitto e il battistero della Chiesa di Santa Lucia a Perignano, in provincia di Pisa.
Dopo Milano e Parigi, Gajoni si era stabilito definitivamente in Toscana, e dal dal 1941 al 1966, cioé dai suoi 52 ai suoi 77 anni, praticamente visse arrampicato sui ponteggi per affrescare quasi una ventina chiese nelle province di Pisa, Livorno, Lucca e Firenze.


Per chi non lo sapesse forse vale la pena ricordare che il lavoro del frescante é un lavoro duro; e farlo passsati i 50, i 60 e addirittura i 70 anni é durissimo, tra calcinacci e materiali da costruzione, in ponteggi a volte precari, in posizioni impossibili, spesso a testa in su e ad altezze vertiginose!!!!

gajoni.jpgAlcune volte, come pare sia il caso di Perignano, il maestro usava la tempera all’uovo invece dell’affresco, per alleggerire un poco la carica del lavoro (si racconta ancora della spropositata quantitá di uova che i contadini della zona fornivano quotidianamente alla parrocchia).

I primi affreschi il maestro Antonio Luigi Gajoni li ha fatti nel 1914 in Lombardia, quando aveva solamente 25 anni, e fino al 1928, ha dipinto un’altra ventina di chiese nelle province di Como, Lecco, Varese, Pavia e Milano.

Poi, tra il 1933 e 1934, collabora con Gino Severini negli affreschi di Notre Dame du Valentin a Losanna, Svizzera e tra il 1936 e 1938 é consulente di Mario Tozzi in varie occasioni, forse anche per gli affreschi del 1938 per l’interno del Palazzo di Giustizia di Milano.

A Parigi, nel 1935 esegue il grande murale “Le charme de la vie” esposto nel Salon de l’Art Mural e successivamente viene nominato insegnante di “Tecniche dell’Affresco” nella Academia André Lothe.

Nel 1937 realizza gli affreschi nel Padiglione Pontificio della Esposizione Internazionale e gli viene riconosciuta la medaglia d’oro del Governo Francese.

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E’ evidente che una simile grandiosa e frenética attivitá nel campo dell’ affresco e dell Arte Pubblica non rispondeva solo ad esigenze economiche, congiunturali o circostanziali, ma era una ponderata, precisa e definitiva scelta professionale, politica e spirituale molto ben inserita nel contesto del pensiero estetico e filosófico del sec XX.

Una scelta ovviamente e profondamente controcorrente, rispetto alla crescente, mercantilizzazione e corruzione del sistema dell’arte, al dilagare del nichilismo surrealista/dadaista e successivamente, nel secondo dopoguerra, alla Guerra Fredda Culturale, quando nel 1950 inizia ad operare il famigerato Congress for Cultural Freedom (Congreso por la Libertad de la Cultura), con la sua “Pittura non oggettuale” ed il suo profondo disprezzo e attacco frontale nei confronti della pittura murale, del realismo e in generale dell’arte di impegno sociale.

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Gli affreschi della Chiesa di Santa Lucia a Perignano furono i primi dopo il ritorno da Parigi, e in questa chiesa giá si possono notare i caratteri maturati dal maestro Gajoni a fianco dei post-impressionisti, di Cézanne, di Gauguin e dei cubisti, soprattutto in riferimento all’uso audace dei contrasti tonali e coloristici e ai tagli compositivi decisi e improvvisi nella definizione dello spazio, della luce e dei volumi; mentre risultano estremamente interessanti le composizioni di integrazione architettonica, come nella conca absidale, dove “il Cenacolo é inserito nelle membrature stesse dell’edificio reale” o nell’apertura correggesca della cupola centrale.

Perignano, Chiesa S.Lucia , cupola, particolare 1941-42
Tenendo presenti i tempi in cui furono realizzate queste opere di Perignano, forse possiamo trovare un parallelo di quantitá,eccellenza, audacia e maestria espressiva solamente al di la dell’oceano, dove negli stessi anni per esempio José Clemente Orozco dipinse la cupola, le volte e tutte le superfici dell’Hospicio Cabañas in Guadalajara, Jalisco, Messico (ovviamente non trascurando da un lato i vincoli della “Commissione Diocesana di Arte Sacra” di San Miniato, forse abbastanza evidenti in un territorio tradizionalmente “rosso”,  e dall’altro le libertá conquistate con la Rivoluzione Messicana).

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gajoni.jpggajoni.jpgAntonio Luigi Gajoni (1889 -1966)
Cronologia delle OperePubbliche in Toscana e Liguria 1940-1966

1)- 1941-42 – PERIGNANO (Pisa), Chiesa di Santa Lucia
2)- 1943-47 – SAN PIERINO di FUCECCHIO (Firenze), Chiesa di San Pietro
3)- 1944-47-48 (?) – FUCECCHIO (Firenze), Collegiata di San Giovanni Battista, ábside a spicchi, sottarchi transetti, transetto sinistro
4)- 1946-48-56 (?) – SAN DONATO di SANTA MARIA DEL MONTE (Pisa), Chiesa Santi Giuseppe e Anna. Ábside, arcone del presbiterioi e controfacciata.
5)- 1946-49 – PARTINO vicino a PALAIA (Pisa), Chiesa di Santa Maria Assunta, archi navata
6)- 1946-51 (?) – CASCIANA TERME (Pisa), Chiesa di San Martino
7)- 1948 – LA ROTTA (Pontedera, Pisa), Chiesa di San Matteo? (facciata esterna e fonte battesimale)
8)- 1948 – PONSACCO (Pisa), Chiesa San Giovanni Evangelista (calotta absidale
9)- 1950-65 – STURLA (Genova) Chiesa SSma Annunziata, Cappella del Buon Consiglio, nella volta del Presbiterio e nella Cappella del Sacro Cuore.
10)- 1951 – CENAIA (Pisa), Chiesa di Sant’Andrea
11)- 1951-54 – MONTOPOLI VALDARNO (Pisa) Chiesa Santi Stefano e Giovanni Evangelista, ábside, soffitto , cappella del crocifisso
12)- 1952 – LIVORNO, Chiesa SS.Pietro e Paolo
13)- 1953 – RIGLIONE (Pisa), Chiesa Santi Ippolito e Cassiano, frontone del transetto
14)- 1954 – PONTE A ELSA (Pisa), Chiesa Santi Filippo e Giacomo al Pino, soffitto, arcone spra il presbiterio
15)- 1954-55 (?) – QUIESA (Lucca), Chiesa Santi Michele e Stefano
16)- 1955 – CRESPINA (Pisa), Chiesa di San Michele (La decorazione del soffitto della navata, della cupola e dell’abside con “Storie di Cristo e di San Michele” (1950-1954) è di Antonio Gaioni)
17)- 1958-59-60-65 – SAN MINIATO (Pisa) Chiesa Santi Jacopo e Lucia (lunetta); Chiesa San Domenico (lunetta), Cappella Cav.Volpini Cimitero (vetrate-affreschi), Ex Convento Cappuccini (Crocifisso, edicola esterna)
18)- 1964 – CHIANNI (Pisa), Chiesa di San Donato
19)- 1965 – RIPOLI di FUCECCHIO (Firenze), Chiesa di San Leonardo

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5 pensieri su “Perignano, Pisa, pitture murali di Gajoni nella Chiesa di Santa Lucia

  1. Veramente un bel lavoro!
    (Per quanto riguarda l’elenco a Ponsacco oltre la calotta absidale ha fatto anche l’affresco o temp. all’uovo, della paretew di fondo della navata di destra.
    E poi quel Ripoli ? Mah cercherò di sapere. (ma Ripoli di Fucecchio non si trova neanche con Google map.)

  2. mi illumino d’immenso ( parole copiate !) nel leggere questi articoli e vedere questo trionfo di colori, grazie

  3. Immensamente belle queste pitture che vedo da quando sono nata proprio a Perignano oltre 50 anni fa. Mio padre, appassionato collezionista di pittura labronica, mi faceva notare la bellezza di queste pitture dai colori smaglianti e così antiche e modernissime al contempo, mi raccontava di vari aneddoti riguardanti il periodo in cui il pittore dipingeva in chiesa e mio zio è uno degli apostoli. Un sentito grazie a chi ha pubblicato questa meravigliosa opera di un Artista coma la A maiuscola davvero!

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