I miei anni vissuti nella splendida cittadina di Paraty, in Brasile, sono stati costellati da improvvise apparizioni della dea greca Afrodite, della romana Venus e della fiorentina Venere di Botticelli. Peró questa ultima dimentica il suo arcaico atteggiamento pudico, morigerato e casto nel passaggio oceanico dal vecchio al nuovo continente.
Il nudo botticelliano, spogliato del suo eurocentrismo, in Brasile diventa universale, ampio, libero e orgoglioso del suo essere. E cosí ho cercato di rappresentarlo, cercando nuovi cammini di pensiero figurativo libero e decolonizzato….seguendo (da pittore italiano) le riflessioni della “Teologia, Filosofia e Pedagogia della Liberazione” latinoamericana.