Nel Post anteriore sul mio dipinto “LA ZATTERA DELLA MEDUSA ITALIANA” del 1981 spiegavo che l’avevo realizzato “negli anni in cui l’Italia viveva “in bilico tra speranza e disperazione” ……proprio come la Francia nel 1816, quando Gericault dipinse il celeberrimo “Le Radeau de la Méduse” (La zattera della Medusa)”.E chiarivo che “L’Italia stava andando alla deriva e lo Stato al servizio dei cittadini si sbilanciava irreversibilmente verso uno Stato come “MEZZO” per il LUCRO PRIVATO, la MERCIFICAZIONE di tutto, il CONSUMISMO forzato, il BISNES globale”.
Ero ottimista.
Lo sbilanciamento é ormai finito da tempo e lo Stato Italiano si é trasformato in un diabolico meccanismo al servizio dell’Alta Finanza e della USUROCRAZIA globalizzata.
Per cui il quadro “LA ZATTERA DELLA MEDUSA ITALIANA” del 1981, che é stato profetico per vari decenni, é ormai diventato una narrazione romantica della deriva dell’Italia prima dell’approdo tra le braccia della Grande Prostituta.
La “ Torre di Babele” con un solo linguaggio/pensiero/tecnologia ha raggiunto la dimora di Dio sostituendolo con il DENARO.
San Francesco, il Santo Patrono dell’Italia si é nascosto dalla vergogna e le nuove tecnologie osannano il mercato circondato da cherubini e serafini che danzano attorno alla nuova, onnipotente e infinita luce del Dio Denaro.
Il sito di Facebook “ I 1000 QUADRI PIÚ BELLI DI TUTTI I TEMPI” nel 2012 ha inserito questo mio dipinto tra i suoi preferiti e sono apparsi alcuni commenti piuttosto deprimenti che qui riporto:
Théodore Géricault, La zattera della Medusa (in francese Le Radeau de la Méduse), 1819 olio su tela, cm 491× 716 , Parigi, Musée du Louvre
Sergio Michilini, 1981
LA ZATTERA DELLA MEDUSA ITALIANA
1981, olio su tela, cm91x116