La fabbrica del Sacro Monte di Varese

Tra la fine del 2021 e l’inizio del nuevo anno ho cercato di ragionare sul gioiello della provincia di Varese che é il nostro Sacro Monte e sul suo futuro e ho elaborato un Progetto che presento adesso in questo Blog.
In realtá del Sacro Monte avevo gia scritto nel 2009 affrontando il problema del dipinto di RENATO GUTTUSO nella terza cappella.

Poi, nel Diciembre 2010 ho elaborato una breve riflessione sulla cappella della NATIVITA’ DI GESU’ del Bernascone, del Nuvolone, di Prestinari, di Andrea Villa, del Retti, Sala ecc. e infine nel settembre 2012 ho ripreso ed approfondito le giá conosciute “5 TESI SUL SACRO MONTE DI VARESE”.
In questa occasione, come dicevo, presento questa idea di Progetto per il futuro del Sacro Monte di Varese, che ho intitolato “LA FABBRICA DEL SS. ROSARIO”.

1 – INTRODUZIONE

I nostri antenati del secondo millennio hanno istituito la “FABBRICA DEL SANTISSIMO ROSARIO” per costruire le Cappelle del Sacro Monte di Varese, che sono uno dei massimi esempi mondiali di integrazione delle arti plastiche principali o Arti Maggiori (ARCHITETTURA, PITTURA e SCULTURA), oltre che conformare fisicamente una audace risposta teologica e culturale ai paradigmi esistenziali dell’epoca.

Noi, discendenti di quegli uomini geniali, laboriosi e creativi, vorremmo proporre la riattivazione della “FABBRICA DEL SANTISSIMO ROSARIO” per affrontare costruttivamente, di petto, con il cuore e con l’anima, il terzo millennio, ridando  al Sacro Monte di Varese la centralitá che si merita non solo come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, ma anche come centro creativo concretizzando la  bellissima intuizione di Mons. Pasquale Macchi di restituire al Sacro Monte l’antica nozione di “Fabbrica d’Arte Sacra”….oggi diremmo fabbrica di arte pubblica, di artigianato artistico, della manualitá come “finestra della mente” (Kant)…e quindi Fabbrica di idee, di pensiero, di umanesimo, di spiritualitá e di “bellezza che salverá il mondo”.

É un progetto di futuro anche perché, ispirato alla piú bella Costituzione del mondo, quella italiana, che ci indica il cammino per riqualificare il territorio urbano ed extraurbano del Sacro Monte di Varese sulla base del “LAVORO” (Art.1) non come merce, ma come valore umano e spirituale, che garantisca “IL PIENO SVILUPPO DELLA PERSONA UMANA” (Art.3) svolgendo “UN’ATTIVITÁ O UNA FUNZIONE CHE CONCORRA AL PROGRESSO MATERIALE E SPIRITUALE DELLA SOCIETÁ” (Art.4).

Proponiamo quindi questo Progetto che vuole valorizzare e rivitalizzare un settore dei piú profondi e preziosi della nostra storia, con un patrimonio di conoscenze e saperi millenario, che rischia di perdersi definitivamente: il lavoro delle Botteghe, dei Maestri, delle “Cittá Ideali”, dell’ Artigianato Artistico integrato alle Arti Maggiori…che puó prendere forma, in questo scrigno di bellezza che é il Sacro Monte di Varese, e che in questo terzo millennio potrebbe trasformarsi in un FARO DELLE ARTI nazionale e internazionale, nel quadro della “FABBRICA DEL SANTISSIMO ROSARIO” per il terzo millennio, come un insieme di tre componenti interrelazionate e sinergiche:

 

  • LE BOTTEGHE DELL’ ARTIGIANATO ARTISTICO
  • IL CENTRO STUDI DELL’ARTIGIANATO E DELLE ARTI
  • IL LABORATORIO “ARTE PAESAGGIO”

2 – ORGANIZZAZIONE

É necessario creare immediatamente una struttura organizzativa agile e dinamica per definire i contenuti, le strategie e le metodologie di attivazione del Progetto della “FABBRICA DEL SANTISSIMO ROSARIO” nelle sue tre componenti, che potrebbe partire fin da ora, con un minimo di fondi propri del Comune o della comunitá, in modo che l’arrivo di auspicati finanziamenti possa consolidare qualcosa che giá esiste.

2a- DIREZIONE OPERATIVA PROVVISORIA  Nel brevissimo tempo creare un Comitato o Commissione del Progetto con rappresentanti delle istituzioni e con professionisti/esperti delle arti, artigianato artistico, urbanismo e storia dell’arte. Non piú di 10 persone, con il compito di avviare concretamente il progetto sulla base della fattibilitá attuale e delle risorse attualmente disponibili  derivate da una forte volontá politica delle istituzioni responsabili.

2b- ISTITUZIONALIZZAZIONE con il cammino definito dal camminare iniziale, dopo un certo periodo di rodaggio e maturazione si dovrebbe creare una istituzione legale che possa inglobare tutti gli enti o componenti che conformano il Progetto e che potrebbe definirsi come  “FONDAZIONE FABBRICA DEL SS.ROSARIO”

 

 
3- LE BOTTEGHE DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO

3a- LA “CARTA INTERNAZIONALE DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO”

Le “Botteghe dell’artigianato artistico” sono una componente, essenziale nel nostro Progetto e concettualmente dovrebbero nascere sulle orme giá tracciate a livello italiano ed europeo dalla “CARTA INTERNAZIONALE DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO”, alla quale dovrebbe aderire ufficialmente anche il nostro Comune di Varese
https://netage.hextra.it/ecommerce/documents/contenuti/107/Carta_Internazionale_Artigianato_Artistico.pdf
Leggiamo nella introduzione di questa Carta:

…..“gli oggetti dell’artigianato artistico concorrono a creare l’identità di un popolo, intesa come l’insieme delle tradizioni, delle conoscenze e dei tratti distintivi che ne sanciscono la riconoscibilità e unicità.

Le creazioni dell’artigianato artistico sono quindi da considerarsi come espressione della cultura materiale, legata all’ambiente in cui i fenomeni artistici e gli oggetti d’arte si manifestano o vengono prodotti.

Pertanto, gli oggetti dell’artigianato artistico e tradizionale vanno considerati opere dei popoli, recanti un messaggio spirituale e culturale, nonché testimonianze delle tradizioni e della creatività da trasmettere alle prossime generazioni”…

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3b- LE SPECIALITÁ DELLE BOTTEGHE DI ARTIGIANATO ARTISTICO

Negli allegati alla CARTA INTERNAZIONALE DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO …. “i settori delle lavorazioni artistiche e tradizionali e le rispettive attività sono identificati attraverso corrispondenza con la classificazione europea delle attività economiche NACE rev.2 – European Classification of Economic Activities”.
https://netage.hextra.it/ecommerce/documents/contenuti/107/Allegato_Carta_Internazionale_3%20lingue.pdf

Come si puó notare in questo allegato le specialitá di “artigianato artistico” si presentano come un panorama esageratamente variegato e fiorito per cui crediamo sia assolutamente necessario selezionare le specialitá piú idonee e opportune in riferimento agli obiettivi del nostro Progetto ed alle caratteristiche specifiche del patrimonio artistico del Sacro Monte che é, ripetiamolo, fondamentalmente riferito alle Belle Arti, o Arti Plastiche o Arti Maggiori (pittura, scultura e architettura). In questo senso, un primo approssimato selezionato ventaglio potrebbe includere le botteghe di:

– ARTE DEL MOSAICO romano e bizantino

– CERAMICA utilitaria e robbiana

– LAVORAZIONE DEL VETRO artistico

– INCISIONE calcografia, litografia,xilografia,serigrafia.

– FABBRICAZIONE CARTA A MANO

– LAVORAZIONE DEL LEGNO sculture, intarsio ecc.

– LAVORAZIONE DELLE PIETRE e del METALLO….

– OREFICERIA, GIOIELLERIA

– ARTE TESSILE, ARAZZO

– FOTOGRAFIA E GRAFICA DIGITALE

– RESTAURO DI PITTURA, ARTE IN GENERALE E BENI LIBRARI

– CORNICI

3c- LE PRIME 30 BOTTEGHE DI ARTIGIANATO ARTISTICO

Nell’insieme della FABBRICA DEL SS.ROSARIO abbiamo priorizzato la componente delle Botteghe dell’Artigianato Artistico perché é sicuramentela la piú attrattiva per il pubblico di visitanti, fedeli, turisti e amanti della natura e delle cose belle. É anche la parte del nostro Progetto piú fattibile in tempi brevi, e anche la parte piú pratica e visibile fin dall’inizio, che potrebbe dare vita e prestigio all’insieme degli interventi.

Tutto il centro storico del Sacro Monte, al di fuori del complesso devozionale delle 14 Cappelle, Santuario e Cripta ,potrebbe essere coinvolto dalla realizzazione del progetto delle BOTTEGHE, che abbiamo stabilito, come inizio, in una trentina, per creare al piú presto un “attrattivo” che permetta un certo impatto anche economico sul territorio. Nel futuro, poi, il numero di BOTTEGHE potrebbe aumentare, fino a definire il nostro Sacro Monte come uno dei poli piú interessanti dell’Artigianato Artistico nazionale del III millennio.

Per iniziare, dunque, si potrebbero individuare una trentina di spazi pubblici o privati, lungo i percorsi abituali dei visitanti e turisti, atti ad installare le BOTTEGHE di Artigianato Artistico e attuare ispirati dallo spirito e lettera dell’Articolo 42 della nostra Costituzione in riferimento alla “funzione sociale” e “all’interesse generale” degli edifici.

Mediante CONCORSO NAZIONALE , poi, si potrebbero convocare artigiani delle varie discipline individuate idonee per il nostro Progettro, che potrebbero essere selezionati per occupare ciascuna BOTTEGA e iniziare la propria produzione e commercializzazione dei prodotti.

3c- INCENTIVI E CORSI DI FORMAZIONE GIOVANI

Come incentivo per i Maestri artigiani selezionati dal Concorso Nazionale si potrebbe proporre la esenzione delle tasse per i primi anni di attivitá e la sovvenzione per gli affitti, luce, acqua e riscaldamento.

Non dimentichiamo che dovrebbero essere artigiani di alto livello professionale, selezionati in base alla esperienza e qualitá dei loro prodotti, e che verrebbero a stabilirsi nel Sacro Monte per offrire, inizialmente almeno, un servizio alla comunitá e una possibilitá di sviluppo del nostro territorio per il III millennio.

Si potrebbe stabilire con questi Maestri artigiani un contratto che preveda l’assunzione di apprendisti/aiutanti/collaboratori che dovrebbero trascorrere qualche anno didattico/produttivo nella Bottega, come ai vecchi tempi. Questo servizio di formazione dei giovani ammortizzerebbero i costi di gestione della Bottega, che dovrebbero in gran parte, almeno nella fase iniziale, essere assunti dalla stessa FABBRICA DEL SS. ROSARIO per mezzo della formulazione di progetti di formazione professionale e del loro finanziamento.

3d- LIBERO ATELIER MUNICIPALE DI ARTI E MESTIERI.

Accanto alle varie Botteghe di Artigianato Artistico e per stimolare la partecipazione creativa di tutti, un’altra idea potrebbe essere quella di aprire uno spazio per visitanti, residenti, professionisti e dilettanti, bambini, giovani e anziani per stimolare la libera creativitá con i materiali e strumenti delle Belle Arti e dell’Artigianato tradizionale: uno spazio d’incontro, di interscambio di conoscenze ed esperienze, di educazione e formazione simultanea alla creazione di opere ed alle esperienze laboratoriali. Ovviamente sarebbe necessario nominare un responsabile, stipendiato, che potrebbe essere anche l’organizzatore e animatore del LIBERO ATELIER MUNICIPALE dove verrebbero coinvolti con la medesima funzione anche artigiani e artisti locali o internazionali invitati o volontari di passaggio. Questa potrebbe essere una iniziativa orientata a “democratizzare il fare arte”, cioé a rendere i linguaggi espressivi dell’arte e artigianato, almeno nelle loro fasi elementari, accessibili a tutti e, d’altra parte, potrebbe diventare una delle offerte turistiche alternative a quelle tradizionali.

4- LA RE-INTEGRAZIONE DELL’ARTIGIANATO CON LE ARTI MAGGIORI

Ritornando al nostro Progetto formativo e produttivo sulle orme della già citata intuizione di Mons. Pasquale Macchi per una rinnovata “FABBRICA DEL SANTISSIMO ROSARIO” proponiamo la creazione delle seguenti iniziative come cuore pulsante del progetto, che darebbe ossigeno anche alle attivitá delle BOTTEGHE DI ARTIGIANATO ARTISTICO.

Scriveva nel 1919 Walter Gropius nel “Manifesto programmatico del Bauhaus”:

“Oggi le arti si trovano in una situazione di compiacente isolamento, da cui possono essere salvate soltanto attraverso il consapevole sforzo cooperativo di tutti gli artigiani.
Architetti, scultori, pittori, tutti noi dobbiamo tornare ai mestieri!…..Non c’è alcuna differenza essenziale tra l’artista e l’artigiano. L’artista è un artigiano esaltato. Il cielo misericordioso, nei rari momenti d’ispirazione e al di là della volontà dell’uomo, può far sbocciare l’opera d’arte. Ma la competenza è il mestiere essenziale per ogni artista. Questa è la fonte originale dell’immaginazione creativa.

Quindi creiamo una nuova corporazione di artigiani, senza distinzione di classe che alza, arrogante, una barriera tra l’artigiano e l’artista. Cerchiamo, concepiamo e creiamo la nuova costruzione del futuro che sappia unire ogni disciplina, architettura, scultura e pittura, e che un giorno salirà al cielo dalle mani di milioni di lavoratori come il chiaro simbolo di una nuova fede”.

Nella nostra “FABBRICA DEL SANTISSIMO ROSARIO” e sull’esempio luminoso delle Cappelle del nostro Sacro Monte, dove lavorarono insieme architetti, pittori, scultori e artigiani di tutte le specialitá proponiamo l’apertura di un centro studi, di formazione, produzione, promozione, documentazione, archiviazione della INTEGRAZIONE dell’artigianato e le arti, guardando al cammino della umanitá e immaginando la “CITTÁ IDEALE” del III millennio.

Il Sacro Monte di Varese potrebbe diventare un fulcro propositivo di una nuova visione filosofica e concettuale delle arti e dell’artigianato uniti, al servizio delle Scuole d’Arte e Licei Artistici, delle Accademie di Belle Arti, delle Facoltá di Architettura e delle Universitá, nonché degli Architetti, Ingegneri, Urbanisti e istituzioni che operano sul territorio e sulla BELLEZZA del territorio e del PAESAGGIO.

4a- IL CENTRO STUDI DELL’ARTIGIANATO E DELLE ARTI INTEGRATE

Questo della “centralitá dell’uomo”….dell’UOMO DOMINANTE per esempio, é un concetto del secondo millennio che volente o nolente dovrebbe essere superato in quanto l’uomo del III millennio piú che centrale appare come schiacciato tra una tecnologia che gli é scappata di mano e sta diventando sempre piú aggressiva e una natura aggressiva perché e stata dominata pessimamente dall’uomo.

Se l’uomo vuole sopravvivere evidentemente deve cambiare strada, come si dice, “per amore o per forza”, “che piaccia oppure no”, “che lo voglia o no”, “con le buone con le cattive”……..e qui entra in campo l’Arte e l’Artigianato, e il nostro Progetto della riattivazione della “FABBRICA DEL SANTISSIMO ROSARIO” che, come nel seicento, avranno come cuore pulsante prima di tutto l’AMORE, e poi la COMPRENSIONE, e poi la PACE e la FRATELLANZA e, in sintesi estrema, la BELLEZZA.

La cittá del terzo millennio, (o meglio la umanitá del III millennio) come nuovo paradigma di convivenza o di sopravvivenza DOVRÁ ESSERE BELLA PER FORZA perché, come diceva il nostro caro Fëdor Dostoevskij: “solo la bellezza salverà il mondo”.

Nelle “TESI SUL SACRO MONTE”, pubblicate dal sottoscritto il 17 Marzo 2009 ( https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/2009/03/17/salviamo-guttuso-e-il-sacro-monte-di-varese/ ) , la Tesi n.5 proponeva tra l’altro, giá allora, la creazione di questo CENTRO STUDI....”in collegamento con le Università e le Imprese del territorio e della Regione, a cui possano accedere studenti e professionisti della Architettura, della Scultura, della Pittura, nonché specialisti di Arte Ambientale, di Arte dei Giardini, Ceramisti, Mosaicisti ecc.

La nostra Provincia, caratterizzata dall’artigianato e dalla piccola e media industria, può diventare un esempio a livello nazionale ed internazionale in questo senso: abbiamo nel Campo dei Fiori lo spazio per realizzare le opere, abbiamo nel Sacro Monte uno dei massimi esempi di integrazione delle Arti Maggiori, abbiamo nella seicentesca “Fabbrica d’Arte Sacra” un metodo di studio e di lavoro per le future opere di Arte Pubblica, abbiamo nella nostra provincia un terreno fertile a livello di imprenditorialità e creatività………abbiamo i giovani che hanno voglia di lavorare e di costruire un futuro migliore.

Il miglior cammino è quello che si fa camminando……e le migliori opere nel territorio del Sacro Monte e del Campo dei Fiori saranno quelle create dei nostri giovani studenti e Maestri di questo nuovo CENTRO SUPERIORE DI ARTE PUBBLICA, che potrebbe addirittura avere la sua sede operativa nello stesso territorio di cui stiamo parlando.

Questo si scriveva nel 2009 e oggi le condizioni sembrano maturate per iniziare questo cammino. Il Sacro monte deve roccogliere, come una calamita, le migliori teste pensanti del varesotto, della Lombardia e dell’Italia, per iniziare a creare il nuovo spazio integrale e integrato di questo nuovo millennio.

– ARCHIVIO Il nuovo “IL CENTRO STUDI DELL’ARTIGIANATO E DELLE ARTI INTEGRATE” dovrá avere un archivio (biblioteca, fototeca, videoteca ecc) per la documentazione di tutte le opere piú importanti di INTEGRAZIONE PLASTICA (arti maggiori e artigianato) realizzate in Italia a partire dal 1604 (data di inizio della edificazione della Via Sacra) ad oggi. Una seconda sezione dell’archivio dovrá essere dedicata alla INTEGRAZIONE PLASTICA nelle grandi civilizzazioni umane.

– SPAZIO SOCIALE per le riunioni, conferenze, incontri professionali, tavole rotonde, interscambio di esperienze, sperimentazioni e corsi monografici per artigiani, pittori, scultorti e architetti. Un punto di reiferimento per la collettivitá dei Maestri di Bottega del Sacro Monte, degli artisti e architetti invitati o residenti e per il pubblico in generale.

– RESIDENZE/STUDIO Mini appartamenti e studi temporali per Maestri artigiani e Artisti invitati nel Progetto per corsi su temi specifici o eventi o realizzazione di opere.

– TURISMO CULTURALE....altra proposta potrebbe essere quella di offrire miniappartamenti per turismo artistico/culturale per studenti d’arte, artisti e loro famiglie, sull’esempio della “Corte della Miniera” https://www.cortedellaminiera.it/old/agriturismo.html del nostro ex-collega del Liceo Artistico di Varese Prof. Egiziano Piersantini

– SPAZIO CREATIVO E’ necessario uno spazio da adibire a laboratori per corsi monografici di vario tipo, alcuni dei quali sarebbero consigliati come PERMANENTI e SPECIALI per caratterizzare il nostro Progetto, come per esempio i seguenti:

4b- CENTRO SPECIALE DI FORMAZIONE PER LA TECNICA DELL’AFFRESCO

Di fronte all’invasione di tecniche pittoriche effimere, di poca durabilitá e contaminanti basate su collanti o leganti fisici proponiamo creare questo centro di sperimentazione delle tecniche con leganti chimici e con intenzioni di grande resistenza e durabilitá nel tempo, a partire dalla tecnica dell’AFFRESCO ANTICO E MODERNO (silicati).

É necessario invertire la rotta del materiale pittorico “usa e getta” e caratterizzare nuovamente la qualitá della Pittura Murale con la tecnica dell’affresco che è, ancora oggi, per un pittore, un poco come “la madre” di tutte le tecniche pittoriche: “una filosofia” dei ritmi naturali delle cose e “il passaporto” per il mondo della Architettura e dell’Urbanistica.

4c- ATELIER DEL MURALISMO MODERNO, LA POLIANGOLARITÁ E LA INTEGRAZIONE PLASTICA.

La pittura murale o muralismo come quadro appeso a un edificio con lo spettatore immobile di fronte alla “finestra albertiana” é finita nel secolo scorso. Il muralismo moderno deve prendere in considerazione lo spettatore mobile, che cammina o si muove con i mezzi meccanici di fronte alle opere di scultura, pittura e architettura, creando deformazioni ottiche infinite, che suggeriscono espressivitá dinamiche infinite e finora impensabili.

Diceva il Maestro David Alfaro Siqueiros “Ho sempre avuto l’impressione che la manifestazione più potente della vita dell’uomo sia il fatto che tutti i volumi, sia quelli che circondano l’uomo sia quelli in cui l’uomo cammina e palpita, si muovano non appena inizia il proprio movimento.

Un pittore muralista che non si avvale di questo fenomeno visivo che esiste e vive solo con il movimento dello spettatore, non è un pittore muralista; e anche se questo può sembrare blasfemo, i migliori dipinti murali dell’antichità, come i migliori dipinti murali del Medioevo e del Rinascimento italiano non sono ancora pitture murali.

E non lo sono perché i loro autori non hanno considerato, con la necessaria ampiezza, il fatto della mobilità umana dello spettatore”.

Effettivamente sono espressioni un poco esagerate, ma rendono abbastanza l’idea, anche se ad onor del vero i murali all’interno delle nostre 14 Cappelle della via Sacra nel Sacro Monte di Varese dimostrano che almeno parzialmente i Maestri pittori prendevano seriamente in considerazione i vari punti di vista, comunque statici ed immobili dello spettatore.

Si promuoveranno, in questo laboratorio, CORSI DI COMPOSIZIONE E METODOLOGIA per la realizzazione di pitture murali e per la integrazione nello spazio architettonico e urbano, affrontando i temi delle, CORRELAZIONI ARMONICHE INTERSPAZIALI, delle RETI POLIANGOLARI e della INTEGRAZIONEPLASTICA..

E siccome questi argomenti sono totalmente nuovi ed innovativi, uno sforzo particolare verra dedicato a registrare gli esperimenti e i percorsi didattici e produttivi per poter editare dei manuali esplicativi…ora inesistenti su questi temi (a parte il famoso “Come si dipinge un murale” di D.A.Siqueiros, che puó essere preso in considerazione come traccia iniziale dei lavori)

4d- – CENTRO SPECIALE DI FORMAZIONE PER LA TECNICA DEL MOSAICO

La storia del mosaico ha inizio con le prime civiltà della storia e risulta pertanto essere fra le prime forme artistiche successive alla pittura murale.

Il mosaico é ormai un linguaggio espressivo artigianale e artistico che si é sviluppato in ogni angolo del mondo e attualmente il centro internazionale di formazione piú prestigioso si trova in Friuli, nella nostra bellissima cittadina di Spilimbergo. É la Scuola Mosaicisti del Friulli, ( https://scuolamosaicistifriuli.it/) con la quale vorremmo stabilire una relazione permanente per sviluppare attivitá didattiche e produttive in questa nostra Fabbrica del SS. Rosario.

Nella presentazione della scuola Mosaicisti del Friuli leggiamo: “Conoscere il mosaico significa acquisire cognizioni sulle formule del comporre, prendere familiarità con i materiali e viaggiare tra diversi contesti artistici, in un dialogo continuo tra passato e presente…….Nei laboratori si impara a fare e pensare, stimolando la creatività. L’obiettivo di sviluppare la capacità critica corre parallelo all’aggiornamento e all’attenzione continua nei confronti dei linguaggi creativi contemporanei. L’offerta formativa prevede anche esperienze didattiche seminariali, incontri con esperti, progettisti e artisti….”

Ipotesi di un primo corso di introduzione alla tecnica del Mosaico in 5 fasi:

1)- FASE TEORICA in riferimento alle regole della percezione
– Le TESSERE per mosaico
– La DIREZIONE delle tessere (andamento)
– Il GAP tra le tessere
– RITMO nella composizione

2)- FASE PRATICA: LA TECNICA DEL MOSAICO “INDIRETTO”.
-Disegni da cartoni pittorici di mosaici antichi (greco-romani) – Riproduzione con carta da ricalco su supporti provvisori in creta – Mosaico realizzato con tessere di pietra naturale – Applicazione della “tarlatana” (che è un tessuto leggero, originario dell’India) con colla vinilica – Partenza, pulizia e applicazione su supporto rigido definitivo.

3)- FASE TEORICA: LA TESSERA
Le forme geometriche fondamentali delle TESSERE (cerchio, triangolo e quadrato) – I livelli e il carattere di ogni materiale (pietre naturali, ceramica, pasta di vetro ecc.)

4)- FASE PRATICA: LA TECNICA DEL MOSAICO “DIRETTO”.
Realizzazione di un’opera su supporto definitivo, con l’utilizzo di diversi materiali.

5)- FASE DI CREAZIONE LIBERA

4e- CENTRO SPECIALE DI FORMAZIONE PER LA TECNICA DELLA CERAMICA ROBBIANA

Il mestiere di realizzare pannelli ceramici in rilievo con il metodo “Della Robbia” si sta definitivamente perdendo o, in molti luoghi, è quasi totalmente sconosciuto pur offrendo molteplici possibilità espressive e varianti produttive artigianali o artistiche.

I Della Robbia erano una famiglia italiana di artisti rinascimentali specializzati in scultura e ceramica, attivi a Firenze durante il XV e la prima metà del XVI secolo.
Sebbene la terracotta invetriata sia una tecnica utilizzata nelle varie civiltà a partire dalla Cina nel III secolo a.C., è con Luca Della Robbia del 1430 che questa “arte nuova, utile e bella”, come diceva il Vasari, acquista un boom impressionante soprattutto per la modellazione con assoluta grazia e delicatezza di rilievi e sculture.

In molti luoghi la tecnica della ceramica viene praticata con funzioni ornamentali e/o utilitaristiche, a volte con un altissimo livello qualitativo. Ma raramente questa conoscenza viene applicata all’integrazione architettonica, sulle facciate o negli interni di edifici pubblici e privati, con una tecnica ceramica che è sia pittura che scultura e decorazione plastico-espressiva.

È proprio nel metodo “robbiano” di realizzare pannelli in terracotta in rilievo che si concentra questa proposta di un corso permanente aperto a tutti, professionisti e dilettanti della ceramica.

5 –IL LABORATORIO “ARTE PAESAGGIO”

5a- ARTE PAESAGGIO

Questo Laboratorio é ispirato alla “CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO” ( http://www.convenzioneeuropeapaesaggio.beniculturali.it/ ) che indica la necessitá di “sviluppare una nuova cultura del territorio che promuova la qualità della vita e il benessere delle popolazioni”.

In questo senso proponiamo di dare inizio a un grande Progetto di percorsi, cammini, sentieri e itinerari di “ARTE OPEN AIR”, con opere di artisti nazionali e internazionali in dialogo con il meraviglioso paesaggio del Sacro Monte e Campo dei Fiori, stabilendo i luoghi di interesse storico, culturale e tematico espressivo dove realizzare ceramiche, mosaici, affreschi, sculture, installazioni ecc. definendo i relativi criteri di Integrazione Plastica perché ci sia armonia e “unitá nella diversitá” tra gli artisti invitati.

Per la realizzazione delle opere, anno dopo anno, una idea potrebbe essere quella di creare un “FONDO ARTE PAESAGGIO” , che possa permettere di sviluppare questo Progetto “in progress”, in divenire e in continuo sviluppo per i prossimi decenni.

Anche in questo caso é necessario creare una commissione di esperti per elaborare dettagliatamente i percorsi, i luoghi e gli artisti da inviare per la realizzazione di opere che siano confacenti alle necessitá del nostro trerritorio e assolutamente rispettose del Patrimonio Artistico esistente.

5b – EVENTO “ARTE EN PLEIN AIR”

Come fiore all’occhiello degli interventi della “FABBRICA DEL SANTISSIMO ROSARIO” sul territorio si potrebbe creare un evento annuale della durata di tre o quattro giorni di “ARTE EN PLEIN AIR” con una concezione nuova e originale del fare arte nella natura, nel paesaggio, nel territorio. Un punto d’incontro annuale di pittori,scultori, fotografi, poeti, filosofi,musicisti, ballerini, cantanti ecc……

I maestri SERGIO MICHILINI e SALVATORE LOVAGLIO nel 2019 hanno sperimentato un evento interessantissimo in questo senso, e ne é scaturito un “MANIFESTO D’ARTE” che potrebbe essere d’ispirazione per promuovere un evento simile nel Sacro Monte e Campo dei Fiori.
(link al “Manifesto”: https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/2019/10/18/il-manifesto-di-castelluccio-valmaggiore-bozza/ )

5 tesi per salvare Guttuso e il Sacro Monte di Varese
17 Marzo 2009
https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/2009/03/17/salviamo-guttuso-e-il-sacro-monte-di-varese/

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