1973, il mio esame finale di Pittura nell’Accademia di Belle Arti di Firenze

Ascoltando oggi, prima settimana del 2025, le notizie dall’Italia e dall’Europa mi pare di capire che nella coscienza delle genti del nostro vecchio continente siamo arrivati finalmente al punto di non ritorno, al “tipping point”, al punto critico, cioé a quella situazione oltre la quale un cambiamento diviene inarrestabile: la coscienza che il divorzio dell’Italia e dell’Europa dall’Impero Statunitense pare oramai irreversibile.

E, in mezzo a questo trambusto mondiale, chissá perché mi é venuto in mente l’esame finale della materia di Pittura nella Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1973, che presento in questo POST.

In realtá non si tratta di un dipinto importante, se non fosse, appunto, l’esame finale che mi ha fruttato un buon 30/30 con lode, nonostante fosse un pochetto provocatorio.
Il nudo femminile era tema obbligatorio, e alla fine non mi é rimasto altro che trasformare il lenzuolo bianco in bandiera nordamericana per esprimere il mio personale ed innato disprezzo per l’imperialismo, con il sole fuori dalla finestra, con il cupolone del Brunelleschi assolato e con le furtive e felici bandiere rosse della lotta per la vita.

La mia connaturata allergia all’Imperialismo nordamericano ed al bullismo in generale viene giá dalle cosidette “Servitú militari” della guerra fredda nel territorio di frontiera dove sono nato, in Friuli. Poi l’allergia si é rafforzata nel mezzo del consumismo corrotto e mafioso degli anni 60 in Lombardia e ha trovato il suo sviluppo naturale nella coscientizzazione politica del ’68 in Toscana.

A livello del nostro senso dell’essere, a Firenze, la quantitá del nonsenso politico generalizzato e della incapacitá di possedere il linguaggio pittorico hanno trovato il loro naturale sviluppo qualitativo nel movimento studentesco del ’68 e nei nostri Maestri della Accademia di Belle Arti.

E oggi, a distanza di mezzo secolo si percepisce la validitá oggettiva della “legge scoperta da Hegel nella Logica, che mutamenti puramente QUANTITATIVI possono risolversi a un certo punto in distinzioni QUALITATIVE”: le infinite lotte che abbiamo portato avanti da sempre stanno finalmente trovando uno sbocco qualitativo nel defungere dell’Imperialismo USA, della NATO, della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale e della egemonia e del bullismo ANGLO-SIONISTA nel mondo.

L’impero ANGLO-SIONISTAS morente si fa ogni giorno piú cattivo e genocida. Se la umanitá potrá sopravvivere a questo che é stato il piú grande impero della storia della umanitá, potremo forse finire la PREISTORIA umana e alfine iniziare la STORIA di una umanitá, come Dio vuole, in pace, giustizia, solidarietá, amore, arte e bellezza.

Con la caduta dell’ANGLO-SIONISMO anche le arti dovrebbero defungere il divorzio e ritrovare nuova vita nella collaborazione, unitá e integrazione della Pittura, della Scultura, dell’Architettura e dell’Artigianato per creare le CITTÁ IDEALI non al servizio delle macchine e del mercato ma dell’uomo nuovo, libero, solidale e fraterno.

Il MULTILATERALISMO dovrebbe essere il motore della STORIA (e gli Stati Uniti d’America dovrebbero finire con il bullismo imperiale e imparare a rispettare il Diritto Internazionale o i popoli del mondo insegneranno loro con le buone o con le cattive ad essere uguali e rispettosi degli altri).

1973 – Accademia di Belle Arti di Firenze. I giorni dell’esame finale di Pittura

1973 – Accademia di Belle Arti di Firenze. I giorni dell’esame finale di Pittura

1973 – Accademia di Belle Arti di Firenze. I giorni dell’esame finale di Pittura

 

Nel mezzo del cammin di nostra vita ANTIMPERIALISTA

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