25 aprile 2025

Cosí scrivevo il 25 aprile del 2012….  La situazione di oggi é radicalmente peggiorata, tutti i governi d’Europa stanno lavorando assiduamente per la guerra, ci sono genocidi in corso che fanno impallidire Hitler e i nazisti, il nostro Papa Francesco é appena morto e il governo italiano índice 5 giorni di lutto per offuscare questo 25 aprile 2025

La Costituzione Italiana è giovane, siamo quasi coetanei, solo qualche mese di differenza, ma lei è stata parecchio maltrattata, e adesso il suo stato di salute è realmente preoccupante.
E’ stata una delle più belle Costituzioni del mondo in fatto di diritti, di rispetto degli altri e della natura….e soprattutto del LAVORO. Lo stesso emblema della Repubblica Italiana riporta una ruota dentata d’acciaio, che è il simbolo del lavoro e riflette il bellissimo Articolo 1 della Costituzione: ” L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro….”

E non poteva essere altrimenti, in un paese come il nostro, dove il lavoro fatto con le mani ha caratterizzato i prodotti italiani di altissima qualità nel mondo….. Immanuel Kant giustamente osservava che “LE MANI SONO LE FINESTRE DELLA MENTE”…….

La Costituzione Italiana è nata da immensi sacrifici e sofferenze e, come scrisse Piero Calamandrei: « Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i Partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione. »

E’ una Costituzione nata dalla Resistenza contro il Nazismo e il Fascismo che negarono non solo le libertà dell’individuo, ma anche la intelligenza umana e la sua dignità come essere sociale.

Dal giorno stesso in cui entrò in vigore, il 1º gennaio 1948, i soliti voraci e insaziabili amanti del denaro e del potere hanno iniziato a maltrattarla e a interpretarla opportunisticamente e a voler modificarla, ed è stato durissimo riuscire a mantenere il suo senso vivo e umano come LEGGE FONDAMENTALE DELLO STATO nel corso degli anni.

Le battaglie sono state colossali, come i sacrifici e le rinunce, e moltissimi sono stati i caduti per la sua difesa . E ciononostante bisogna dire che erano in tanti coloro che lottavano per difendere i Diritti, e i nemici della Costituzione non erano poi così organizzati e strutturati come oggi, e così estranei alla nostra cultura e alla nostra storia.

Per la difesa della Costituzione Italiana tantissimi hanno rinunciato a molte cose materiali, ma sicuramente ne hanno guadagnato altrettante o forse di più in cose spirituali, e la battaglia continua e continuerà per sempre, appunto perchè l’uomo è un essere sociale e ha bisogno di cose del cuore e della mente e non solo di riempirsi di cose inutili e di merci da consumare….. e perchè una Costituzione così l’Italia non ce l’avrà mai più.

E’ una Costituzione dove al centro c’è l’essere umano, con i suoi bisogni e necessità reali. Pero’ oggi la tendenza è di trasformare l’uomo in una COSA, in una MERCE da usare e buttare, come tutti i prodotti della natura e il nostro stesso pianeta. E la tendenza è anche quella di continuare le guerre nel quadro della “Full-spectrum dominance” fino alla dominazione del mondo da parte di quattro energumeni alienati e non eletti da nessuno.

E’ ovvio che in questo quadro la COSTITUZIONE ITALIANA significa ancora oggi RESISTENZA a questi piani criminali.

Se rileggiamo attentamente, uno per uno gli articoli della nostra Costituzione, è abbastanza facile constatare che viviamo in una Italia dove ormai è quasi tutto incostituzionale, dal Governo all’Esercito alle situazioni sui Diritti Umani, sulle risorse naturali, sul Patrimonio Artistico-Culturale e sul LAVORO.

Se non troviamo il sistema di rimettere da OGGI di nuovo al centro della convivenza sociale italiana la COSTITUZIONE ITALIANA, indipendentemente dalle “alleanze” economico-finanziarie-militari europee o atlantiche (quasi tutte assurde e ormai obsolete), sarà poi difficile fermare gli eventi inevitabilmente catastrofici che stanno davanti a noi…per tornare indietro.

Una volta si era in tanti, bisognerebbe che si fosse in tanti oggi e sempre perchè, come dicono in America Latina: DIRITTO CHE NON SI DIFENDE E’ DIRITTO CHE SI PERDE (“Derecho que no se defiende es derecho que se pierde”).

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