Masolino, il Cardinal Branda e il transfert Ipazia/Caterina d’Alessandria

Moltissimi pittori di questo passato millennio trattarono il tema di SANTA CATERINA DI ALESSANDRIA, ma il più grandioso omaggio pittorico a questa santa fu quello di Masolino da Panicale che, prima di dipingere i suoi ultimi capolavori a Castiglione Olona (Varese), realizzo’ a Roma gli affreschi della Cappella a lei dedicata nella basilica di San Clemente.
Alla fine del mio Post precedente su questo argomento
ho scritto di uno stranissimo parallelismo che avevo notato con IPAZIA D’ALESSANDRIA, che venne anche lei massacrata, nella stessa città, nel quinto secolo dopo Cristo.

In realtà solo adesso scopro che si tratta di un transfert Ipazia/Caterina dovuto a quella ricorrente pratica dell’arte platonica chiamata “nobile bugia”, che avrebbe come fine ultimo il raggiungimento o la conservazione del potere.

Masolino da Panicale, S. Caterina d'Alessandria tra i filosofi, 1428-30, San Clemente, Roma

Il martirio di Santa Caterina di Alessandria e la sua stessa esistenza sono un falso storico”,  si tratta di una “tardiva leggenda agiografica bizantina”….non esiste assolutamente nulla che supporti la sua esistenza, tanto è vero che il Papa Paolo VI nel 1969 escluse questa santa dal calendario liturgico della Chiesa Cattolica.

La presunta “storia o “passione” di questa martire si materializzo’ nei testi martirologici dopo la morte di Ipazia, non prima del sesto secolo, ma fu solo nel nono che affioro’ nella devozione dei sant’uomini del monastero fatto costruire da Giustiniano sul monte Sinai e che prese il nome di Santa Caterina del Sinai. La santa-fantasma divenne allora celebre sia nel mondo bizantino sia, o anzi soprattutto, in occidente, e più per la sua diffusione iconografica che per quella letteraria”. …poi i Crociati del secolo XII portarono, tornando dall’Oriente, il culto della martire di Alessandria e la sua leggenda ebbe subito una popolarità eccezionale ecc. ecc.

Raffaello Sanzio “La Scuola di Atene”, 1509-1510, affresco nelle Stanze Vaticane", dove è rappresentato anche il ritratto di Ipazia di Alessandria

Al contrario della fantomatica Caterina d’Alessandria, l’esistenza di IPAZIA D’ALESSANDRIA , matematica, astronoma e filosofa greca antica, rappresentante della filosofia neo-platonica, e il suo martirio (che venne occultato per secoli) ad opera del vescovo Cirillo e dei suoi monaci, che “seminavano il terrore ovunque”, è dettagliatamente e abbondantemente documentato da fonti attendibilissime, fin dai giorni dei tragici eventi di Alessandria che, ricordiamo, iniziarono con la distruzione della più grande Biblioteca del mondo antico, sede di tutto il sapere ellenistico.

Ma, come dicevamo, le “nobili bugie” hanno fatto la storia…e il vescovo Cirillo millecinquecento anni dopo il suo sanguinario episcopato è stato promosso Dottore della Chiesa, nel 1882 da papa Leone XIII “un papa ossessionato dalla massoneria e dai liberali mangiapreti che dominavano nella Roma dei suoi tempi.

Masolino da Panicale, Martirio di S. Caterina, 1428-30, San Clemente, Roma

Il Cardinale Branda Castiglioni era un uomo estremamente colto, un umanista che divenne anche “un preciso punto di riferimento per tutta la cultura quattrocentesca”….impossibile pensare che non conoscesse i fatti di Ipazia, di Cirillo e della presunta Caterina. Che bisogno aveva di commissionare a Masolino da Panicale proprio la rappresentazione della Santa-fantasma Caterina d’Alessandria a Roma, nel cuore del potere papale?

Evidentemente proprio per salvare quella visione fondamentalista romana di Cirilliana memoria. E in questa logica il Cardinale Branda Castiglioni ebbe un ruolo centralissimo, prima nel Concilio di Costanza e poi come delegato alla questione bizantina da papa Martino V, e che si riassume nel fatto che…”La condanna di Cirillo nelle fonti bizantine, contrapposta alla sua difesa nella Roma dei papi, è la cartina di tornasole della persistente volontà di separazione tra stato e chiesa che a Bisanzio, stato laico anche se con religione di stato, si applico’ senza soluzione di continuità“…..mentre a Roma persisteva “l’anomalia di uno stato della chiesa, il cui capo spirituale è anche detentore del potere temporale”…..”Là dove questa anomalia non si è prodotta, non si è avuta interruzione della cultura antica. Lo studio dei testi antichi è continuato, insieme alla tradizione manoscritta e alla trasmissione delle idee, anche se queste potevano talvolta apparire in conflitto con l’ideologia cristiana dominante”.

Michelangelo Buonarroti, S. Caterina, particolare del Giudizio Universale, 1537-41, Cappella Sistina, Vaticano

Insomma…..superiori interessi dello stato papale romano hanno portato a praticare l’arte platonica della “nobile bugia”, ribadendo contro venti e maree la ipotetica esistenza di Caterina per occultare quella reale di Ipazia…e assolvendo dalle sue malefatte al vescovo Cirillo promosso assurdamente come Dottore della Chiesa .

Il fatto positivo di tutte queste vicende è la dimostrazione che un vero e grande artista come Masolino da Panicale riesce a produrre un capolavoro d’arte anche rappresentando storie e personaggi inesistenti , commissionati dal nostro fantasioso Cardinale Branda Castiglioni, in una situazione evidentemente molto conflittiva come era la Roma di quei tempi.

Masolino da Panicale, Roma, S.Clemente, Cappella di S.Caterina d'Alessandria

E, infine, un epilogo a sorpresa, per chi credesse che le storie di IPAZIA, CIRILLO e CATERINA appartengono al passato……l’attuale papa Benedetto XVI ha reinsediato Santa Caterina di Alessandria nel calendario liturgico della chiesa cattolica (dal quale era stata esclusa, nello spirito del Concilio Vaticano II, da Paolo VI nel 1969)….e promosso solenni festeggiamenti al Dottore della Chiesa Cirillo….!!!!!!!

Tutte queste riflessioni sono tratte da un bellissimo saggio scientifico di SILVIA RONCHEY, pubblicato da BUR saggi dal titolo “IPAZIA la vera storia”….veramente bello e molto documentato.

Caravaggio, Santa Caterina d'Alessandria , 1597, olio su tela di cm 173 x 133, Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid.

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Paolo Veronese, Matrimonio mistico di S. Caterina, 1575 circa, Gallerie dell'Accademia, Venezia

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Parmigianino, Matrimonio mistico di santa Caterina d'Alessandria, 1529 circa, olio su tavola, cm.74×57, National Gallery, Londra

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Raffaello Sanzio, Santa Caterina d'Alessandria , 1508, olio su tela, 71 × 53 cm, National Gallery, Londra

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Giovanni Bellini, Sacra conversazione tra la Madonna col Bambino e le SS. Caterina d'Alessandria e Maria Maddalena, 1490 circa, Gallerie dell'Accademia, Venezia, PARTICOLARE

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Jan Provost, Martirio di S. Caterina, Koninklijk Museum voor Schone Kunsten, Antwerp

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Giovanni Battista de Advocatis, Sposalizio mistico di santa Caterina d'Alessandria, 1610-1612, pala dell’ altare maggiore di Santa Caterina del Sasso, Lago Maggiore

4 pensieri su “Masolino, il Cardinal Branda e il transfert Ipazia/Caterina d’Alessandria

  1. Complimenti per l’interessante riccerca storico-artistica, come pure per le “tesi” in favore del ripristino della Fuga in Egitto del Nuvolone alla terza Cappella del Sacromonte. C’e’ bisogno di persone intelligenti e libere di pensiero in questa societa’ di pecoroni ossequienti e asserviti al potere dominante. Giovanni Dotti VARESE

  2. Gentile Sig. Giovanni Dotti, la ringrazio per i suoi complimenti ad alcuni miei Post. Condivido con lei la necessità di persone “libere di pensiero” in Italia….io mi considero tale, almeno a livello della mia professione di PITTORE….e purtroppo sono costretto a vivere in esilio, vedendo da lontano le sorti della nostra cara e amata Italia. La saluto cordialmente.

  3. Non sapevo nulla della sovrapposizione delle due persone, di cui una addirittura inesistente, stando ai riferimenti riportati. Leggerò il libro della Ronchey, anche perchè sono appassionata di biografie femminili e la figura di Ipazia mi affascina particolarmente. Ringrazio sinceramente chi ha pubblicato queste informazioni.Aggiungo che non mi meraviglia il recupero si santa Caterina da parte di questo papa e insenso lato del Vaticano. Quante storie ha fabbricato la chiesa nei secoli?

  4. Ciao non lo so ma ho in casa uno dipinto del 600 di Santa Caterina D’Alessandria ..che mi ereditarono i nonni di mia mogle bo…e’ probabile che abbia un capitale o diversamente ..chi mi aiuta ..

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