“LA ZATTERA DELLA MEDUSA ITALIANA” è un dipinto che ho realizzato nel 1981, negli anni in cui l’Italia viveva “in bilico tra speranza e disperazione” ……proprio come la Francia nel 1816, quando Gericault dipinse il celeberrimo “Le Radeau de la Méduse” (La zattera della Medusa)…..
L’Italia stava andando alla deriva e lo Stato al servizio dei cittadini si sbilanciava irreversibilmente verso uno Stato come “MEZZO” per il LUCRO PRIVATO, la MERCIFICAZIONE di tutto, il CONSUMISMO forzato, il BISNES globale.
Adesso che lo sbilanciamento è ormai totale, con l’aggravante della fine del cosidetto “mercato libero” e della cosidetta “sovranità popolare”, entrambe sostituite da uno strano sistema oligarca/monopolista di economia artificiale diretto dalle Banche Private e dalla Speculazione Finanziaria sovranazionale, credo che questo mio modesto dipinto e, ancora di più il capolavoro di Gericault siano ridiventati attualissimi.
“Le Radeau de la Méduse” …..”Bisogna ricordare il periodo storico in cui è nata questa tela. La Francia era appena uscita da una esperienza storica che l’aveva profondamente segnata: prima la Rivoluzione e poi l’impero napoleonico. Napoleone, nel 1815, a Waterloo era stato definitivamente sconfitto e confinato nell’isola di Sant’Elena. Nel 1816, con il Congresso di Vienna, gli stati europei avevano ripristinato la situazione geo-politica antecedente la Rivoluzione Francese. Tutto ciò che era successo con questa esperienza francese sembrava definitivamente cancellato con un colpo di spugna.
Lo stato d’animo dei francesi, in quegli anni, era soprattutto di sconforto e di delusione. Sentimenti originati dalla constatazione che ciò che essi avevano fatto non era servito a nulla. Il senso di disagio e di deriva finiva per rispecchiarsi direttamente in un quadro che rappresentava appunto un naufragio. Così, volutamente o casualmente, la zattera della Medusa divenne la metafora di un naufragio che, simbolicamente, vedeva coinvolta tutta la nazione francese. Se «Il giuramento degli Orazi» di David rappresenta la Francia prima della Rivoluzione, «La zattera della Medusa» dà l’immagine psicologica della Francia dopo che la Rivoluzione si è conclusa con il fallimento dell’impero.
Il quadro di Géricault, dunque, usa un episodio di cronaca quotidiana per esprimere un contenuto preciso: la vita umana in bilico tra speranza e disperazione”……….
Da Francesco Morante “Corso di Storia dell’Arte” http://www.francescomorante.it/cap_IV/IV.5.htm
Grazie,
cercavo su google la Zattera di Gericault, spaventosa ma realistica immagine del mio naufragio, e della mia famiglia, ma a volte su internet si pesca l’imprevisto e, devo dire, che mi sento rappresentata ancora meglio dal tuo dipinto.
La mia zattera infatti è, se possibile, ancora più kaotika e affollata e illuminata da vividi colori, e lucenti – come il sangue fresco di ferite vecchie mai rimarginate- di quella della Medusa di Gericault.
Perciò grazie, mi sento sollevata, perchè meno sola, nella somma degli E-venti e dell’incontrastato Kaos.
Grazie
Sabrina
Grazie anche a te, Sabrina. Questo tuo commento mi motiva a lavorare ancora meglio e di più, perchè mi confermi che la PITTURA E’ VIVA. Sono sicuro che la tua zattera, e della tua famiglia, troverà presto un approdo sicuro…il mondo è grande, e vale la pena conoscerlo e viverlo! Auguri dal Nicaragua, Ciao, Sergio
Mi rendo conto leggendo le date dei vostri post che arrivo un pò in ritardo…ma tentar non nuoce… La tela è in vendita? Se si quanto costa e soprattutto come posso mettermi in contatto con l’artista?
Grazie e complimenti per l’opera.
Federica
Ciao Federica,
Grazie per i complimenti. Si tratta ormai di un quadro “storico” nell’insieme dei miei lavori. Il quadro sta nel mio archivio in Italia e ovviamente è in vendita. Io vivo in esilio in Nicaragua Centroamerica e il mio indirizzo è neoarcaico@yahoo.it .Per l’eventuale acquisto, se sei realmente interessara, potresti farmi una offerta…e poi si vedrà. Un cordiale saluto Sergio Michilini.
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