(Siena 1280-1348ca.)
…”Ma nel suo resistere all’elegante goticismo di Simone Martini, e col portare invece la sua passione giottesca a fruttificare nel terreno della vecchia Siena, Pietro Lorenzetti riuscì ad una pittura non meno attuale di quella del Martini e dei suoi seguaci.
Quel calore umano e quella capacità di comunicazione schietta ed immediata che erano insiti nel fervidissimo temperamento dell’artista e che sull’esempio di Giotto si erano espressi in un linguaggio formale plasticamente vigoroso, conciso ed eloquente, dovevano inoltre trovare a Siena un nuovo stimolo nella grande statuaria di Giovanni Pisano: dalla quale Pietro dové sentirsi profondamente attratto