Negli anni ’60 due geniali artisti italiani hanno esaurito le “ricerche” delle Avanguardie con opere insuperabili ed insuperate per la loro pregnanza concettuale e spettacolare.
Lucio Fontana, raccogliendo ormai il disagio di moltissimi avanguardisti rispetto ai vincoli bidimensionali della tela, ha bucato e tagliuzzato la stessa andando definitivamente fuori (al di là) della superficie pittorica.