Pittore italiano nato nel 1924 a Fabriano un primo maggio da famiglia artigiana antifascista, quindi tra la “pianeta” e il proletario, quello soggetto del plus-valore, è sempre stato caparbiamente un “realista”; ha fatto solo il pittore e lo scultore senza mai dare “al padrone” un’ora della sua ormai lunga vita. Sente la solidarietà con chi è colonizzato come una questione che riguarda le sue sorelle e i suoi fratelli, quindi un fatto di famiglia, una tragedia, che lo riguarda nel profondo.
Aurelio C.: il realismo surreale.
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