“Quando il sole della cultura è basso all’orizzonte, anche i nani proiettano lunghe ombre”. Con questa frase dello scrittore satirico austriaco Karl Kraus inizia il bellissimo e ultimo libro di Jean Clair “L’INVERNO DELLA CULTURA”.
La cosidetta “Arte Contemporanea” è una industria di “artisti” nani, che producono opere “tecnicamente nulle”, cioè prive di alcun valore estetico….praticamente aria fritta.
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“L’inverno della cultura” di Jean Clair
Oggi non si deve più dire “pane al pane e vino al vino”. Il dire deve essere viscido, untuoso, ambiguo, oltre che ruffiano e ciarlatano come nell’articolo di Angela Vettese che su “IlSole24Ore” accusa Jean Clair di “catastrofista”, commentando l’ultimo libro di questo saggio personaggio dell’Arte (“L’INVERNO DELLA CULTURA” Ed. Skira, Milano 2011)
L’Arte puzzolènte Contemporanea
Il mese scorso ho scritto un Post ironico sui “TRE PERIODI DELL’ARTE CONTEMPORANEA”, il primo determinato da Marcel Duchamp (1887-1968) con la sua famosa opera “Orinatoio” o “Fontana”, e il secondo definito a partire da Piero Manzoni (1933 -1963) con la sua celeberrima “Merda d’artista”…e oggi mi ritrovo tra le mani la “Breve storia dell’arte moderna” di Jean Clair, dove menziona esplicitamente le due figure di Duchamp e Manzoni con le celebri opere sopracitate per decifrare i misteri dell’Arte Contemporanea…..!
La truffa dell’arte contemporanea
La cosiddetta e auto denominata “Arte Contemporanea” NON E’ L’ARTE DI OGGI, ma una manifestazione globalizzata, faziosa, opportunista e totalizzante che nasconde “ inattese complicità, consce o inconsce, con i versanti più oscuri e minacciosi del nostro tempo“…
Pubblichiamo interessanti stralci su questo argomento, tratti dalla intervista di Thierry Naudin a Jean Clair, direttore del Musée Picasso di Parigi (pubblicata su Il Giornale dell’Arte, n.193, novembre 2000, traduzione di Gaia Graziano).
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KLIMT e PICASSO tra ordine e avventura
Nel 1907 Pablo Picasso aveva 26 anni, mentre Gustav Klimt ne aveva 45.
In quell’anno cruciale dipinsero due capolavori totalmente differenti, “che sembrano…di pianeti diversi” e che Jean Clair analizza acutamente nel bellissimo saggio “IL NUDO E LA NORMA” (Carte d’artisti, ed.ABSCONDITA Milano 2008)