Un teatro gremito di persone ha accolto Don Giuseppe Noli, con i racconti della situazione a Mare Rouge, ad Haiti, dove in nove anni sono state costruite molte opere, come due chiese, una scuola, un acquedotto e dove adesso i volontari stanno anche portando la luce nelle case tramite impianti a led alimentati da un piccolo pannello fotovoltaico. Opere realizzate con l’aiuto di tante persone di Abbiate Guazzone, quasi tutti presenti durante la serata di venerdì 30 novembre.
Nel cinema Nuovo della frazione di Tradate sono stati anche proiettati diversi filmati: volontari al lavoro, uomini del posto che si mettono all’opera per risollevare il proprio paese, donne e bambini che aiutano come possono. «Gli Haitiani sono un popolo forte – ha spiegato Don Giuseppe, tornato da Mare Rouge per qualche settimana -, ne ha subite tante nel corso dei secoli. Sono un popolo diffidente, ma pronto a risollevarsi in ogni momento. C’è stato il terremoto, poi il colera, poi i cicloni, eppure c’è sempre la voglia di rinascere. Ma questa volta ci sta riuscendo grazie all’aiuto di una comunità come la vostra, come quella di Abbiate, che a sua volta cresce con l’aiuto che sta a dando, come può. Essere arrivati a realizzazione un’impresa quasi impossibile come l’acquedotto è segno che si può volare alto, si può sognare».
Molti i momenti di commozione, come quello dei racconti sul palco di alcuni volontari. Tutte persone schive, timide, non abituate a parlare in pubblico, che hanno prestato il loro tempo e la loro professionalità senza pensare a un proprio ritorno di immagine. Molti sono stati i racconti di quanto fatto ad Haiti grazie al sostegno di tutti: nei prossimi giorni pubblicheremo alcuni video-testimonianza emersi durante la serata.