Case e campi di Mare Rouge (Haiti) distrutti dall’uragano Matthew.

l-uragano-matthew-danneggia-il-villaggio-e-la-scuola-sos-di-haiti-571617-610x431Cinque giorni di devastazione, con l’isola di Haiti pesantemente colpita dal maltempo e dal passaggio dell’uragano Matthew. Tra le parti più colpite, vicinissime all’epicentro dell’uragano, c’è anche la zona di Mare Rouge, cittadina strettamente legata alla provincia di Varese ed ad Abbiate Guazzone grazie all’opera dei missionari don Giuseppe Noli e don Mauro Brescianini. Oggi i due preti non sono più presenti sull’isola, ma il responsabile della parrocchia di Mare Rouge è don Claudio Mainini, anche lui molto conosciuto dalla comunità varesina per aver prestato servizi anche a Vedano Olona.

L’uragano Matthew ha iniziato a colpire l’isola lo scorso lunedì e fino a sabato 8 ottobre non ha dato tregua a Mare Rouge e a tutto il nord dell’isola. Proprio sabato c’è stato il primo spiraglio di sole ed è iniziata la conta dei danni.

Nonostante non ci siano stati morti nella cittadina che conta circa 30mila abitanti, i danni materiali sono enormi: gran parte degli animali sono morti, i campi coltivati sono andati tutti distrutti, quasi tutte le case che avevano tetto in paglia o lamiera, sono crollate o rese inutilizzabili. Inoltre la potenza del vento e dell’acqua ha scoperchiato la chiesa e la scuola di Lavatiè (una frazione di Mare Rouge più vicina al mare), mentre nel centro del paese parte della chiesa parrocchiale è stata scoperchiata.

Vi sono inoltre molti problemi di comunicazione. I volontari che negli anni anni hanno seguito e accompagnato la crescita di Mare Rouge stanno cercando di mettersi in contatto con don Cladio e gli altri missionari presenti in quella zona (don Giuseppe Grassini a Tirivière e don levis Padotto a Jarabel). Ma le comunicazioni sono difficoltose.

Attualmente, a Mare Rouge, si sta facendo la conta dei danni, mentre il problema più urgente da affrontare in queste condizioni sarà a diffusione delle epidemie. La comunità di Abbiate Guazzone (Tradate), insieme alle altre comunità di volontari varesini, stanno cercando di attivarsi per essere pronti a dare una mano in qualche maniera alla nuova ricostruzione che si dovrà affrontare.