Abbiate e Mare-Rouge, un legame reale e indispensabile

Ho sentito sempre parlare di Don Giuseppe Noli. Ha sposato i miei suoceri quando era parroco ad Abbiate Guazzone negli anni ’70. Poi per il suo impegno a Huacho, in Perù, ora per Haiti. L’ho incontrato personalmente nell’estate del 2011, era tornato a Tradate per riabbracciare la comunità di Abbiate. Ne approfittai per fargli un’intervista: è una persona riservata e concreta allo stesso tempo. Quella mattina aveva appena celebrato messa, in settimana, e la chiesa era gremita di persone, tutte accorse per fargli un saluto. Sono 22 anni che è andato via da Abbiate, ma nessuno lo ha dimenticato, anzi.
Nel 1990 ha voluto andare a Huacho in Perù per aiutare la popolazione. La comunità di Abbiate l’ha aiutato in questa missione. Nel 2003 Don Giuseppe capisce di aver chiuso un percorso e chiede di essere trasferito ad Haiti, per avviare un’altra ricostruzione. E qui riparte la nuova impresa, non solo religiosa, ma anche fisica nei confronti di Mare-Rouge. Da allora i volontari che da Abbiate sono partiti per Haiti sono diventati una costante. Tanto che anche un altro parroco, Don Mauro Brescianini, dopo dieci anni ad Abbiate, ha raggiunto don Noli.
«Il rapporto tra Abbiate e Marrouge è profondo, continuo, reale, indispensabile – mi disse Don Giuseppe Noli -. Fino al punto di poter mettere in piedi vere opere come case, scuole, la chiesa che si sta finendo e adesso l’acquedotto. La presenza e l’azione degli abbiatesi è fondamentale, non solo economicamente. Ormai sono due realtà che vivono insieme». In questo link il seguito dell’intervista.

Perché questo blog?

Verso Haiti. Mare-Rouge, una comunità che cresce con l’aiuto di altre comunità. È quello che sta accadendo in un paese di 25mila abitanti dell’isola caraibica, appunto Mare-Rouge.
A pochi chilometri c’è il “ricco” turismo di Santo Domingo. Ma Haiti è tutt’altra cosa. Uno dei paesi più poveri del mondo sta cercando di rialzarsi, non solo dal violento terremoto che lo ha colpito nel 2010, ma anche dalla carestia, dalla siccità, dagli uragani, dalle epidemie.
Gli abitanti non possono farlo da soli e alcune comunità italiane hanno “adottato” il paese di Mare-Rouge. Come punto di riferimento due preti, Don Mauro e Don Giuseppe, che hanno in comune il fatto di aver prestato servizio ad Abbiate Guazzone (Tradate-Varese). Grazie a loro e alle piccole comunità che hanno cresciuto in Italia, un po’ di Haiti sta cercando di rialzarsi, con orgoglio e passione, con fatica e soddisfazione.
Il resto lo racconterà nel blog chi sta lavorando per compiere questo “miracolo”. Perché l’aiuto, il sostegno, la collaborazione, non fa crescere solo chi la riceve.