“Imparare l’arte per risollevarsi”

IMG_5257Suor Nazareth e suor Rose sono due suore di Jean Ravel, il comune che si trova a un’ora di jeep da Mare Rouge. Sono andate a trovarle oggi, dopo aver visitato l’ospedale con Madda. Ci hanno accolto e offerto il pranzo. Anche loro si stanno impegnando notevolmente nell’aiuto alla popolazione, da anni. Non con assistenzialismo, bensì organizzando e coinvolgendo la popolazione su più livelli. «Noi le aiutiamo a trovare quella parta di sé che si possa esprimere, l’arte, anche così possono risollevarsi» raccontano. Continua a leggere

Un ospedale per 250mila persone, con corrente per mezza giornata

IMG_5204Può esistere un ospedale con la correte elettrica per mezza giornata e senza il macchinario per fare le radiografie? Sì ed è operativo a Jean Ravel (Haiti), un comune a un’ora di Jeep da Mare Rouge. Ci sono andato questa mattina accompagnato da Madda, l’aiutante della parrocchia che si occupa dei disabili. Mi ha fatto conoscere il direttore dell’ospedale, Blanchè, e insieme abbiamo fatto una visita della struttura. Con gli occhi di un europeo la situazione è drammatica per diversi motivi: è l’unico ospedale di tutto il nord-ovest di Haiti, serve 250mila abitanti, non ha alcun sostegno economico dallo Stato e i pazienti devono pagarsi le cure. Sottolineo, con gli occhi di un europeo è una situazione drammatica, ma la gente del posto ringrazia di avere un ospedale, anche se per raggiungerlo ci vogliono ore di cammino. Continua a leggere

Madda e l’aiuto ai disabili, i “segnati”

IMG_3931Maddalena Boschetti è una laica consacrata che si trova ad Haiti da 12 anni, da 5 a Mare Rouge dove si occupa, per conto della parrocchia di Sant’Anna, dell’associazione Aksyon Gasmy, ovvero dei bambini disabili del paese. «Li considerano dei “segnati”, una colpa inflitta alla famiglia per qualcosa che possono aver fatto, una responsabilità considerata soprattutto della madre – racconta Madda, come la chiamato tutti qui a Mare Rouge -. Li tengono in casa, nascosti, si vergognano e se spesso, come capita, il cibo non basa per tutta la famiglia, loro sono gli ultimi a essere sfamati».  Continua a leggere