FIFA 14: IL PALLONE ENTRA NELLA NEXT GEN

goal

Il fischio d’inizio della nuova generazione di giochi di calcio ha visto una sola squadra presentarsi in campo, ovvero quella di Fifa 14.

Il Fox Engine (creato dal padre di Metal Gear Solid, Hideo Kojima) non è bastato a Konami per uscire dalla crisi che da anni sta affliggendo Pes e intelligentemente la SH giapponese non ha voluto azzardare un ingresso nella next gen che, se fallimentare, avrebbe solo peggiorato le cose.

Come spesso accade nel passaggio generazionale non ci si può aspettare subito un cambiamento sostanziale tale da creare una netta distinzione tra il titolo next gen e quello old gen ma devo dire che qualche passo in questa direzione è stato fatto.

braccia

Fifa 14 per Playstation 4 e Xbox one, infatti, presenta le principali caratteristiche e modalità di gioco viste nella versione per le precedenti console e qualche miglioria sopratutto dal punto di vista del motore grafico e della fluidità di gioco. La simulazione calcistica targata Electronic Arts è stata innanzi tutto migliorata rispetto a quella del 2013 con l’introduzione di una struttura di menù (che ricorda quella a quadrati di Windows 8) più intuitiva e facile da utilizzare, sia pere quanto riguarda la navigazione tra le modalità sia per quanto riguarda i menù di pausa della partita. In particolare ho trovato molto utile la schermata che permette di visualizzare direttamente la formazione in campo in quel momento e il relativo stato di forma di ogni giocatore (senza dover entrare nel menu delle sostituzioni). Quello che per molti può sembrare un cambiamento marginale è invece molto importante per evitare i momenti di frustrazione che dava la precedente versione del menù.

ignite

Il nuovo motore grafico Ignite (creato appositamente per le nuove console) ha contribuito a migliorare il gameplay donandogli oltre ad una maggiore fluidità di gioco anche novità come l’utilizzo delle braccia per proteggere il pallone, una fisica migliore della sfera che sembra finalmente aver raggiunto il “giusto peso” ed è meno appiccicata ai piedi dei giocatori, un intelligenza artificiale migliorata che permette di affrontare delle partite in single player contro avversari controllati dalla IA in modo più aggressivo e credibile. La nuova intelligenza artificiale (denominata dalla stessa Ea “intelligenza di squadra”) giova anche all’intesa con propri compagni di squadra che si inseriscono meglio, marcano gli avversari e permetto di creare azioni più fluide e spettacolari (riducendo gli improperi che gli venivano tirati dietro a quintalate nelle precedenti edizioni).

stadio

Ma il piatto forte di questa prima versione per next gen è la nuova veste grafica che rende il tutto più realistico e coinvolgente, il che non guasta in una simulazione. I volti dei giocatori sono molto somiglianti a quelli reali con un livello di dettaglio mai raggiunto fin ora (anche se non siamo al livello eccezionale di Nba 2k14), il pubblico non è più bidimensionale e “cartonato” ma riempie lo stadio in maniera credibile reagendo alle azioni più pericolose, ai gol e alle occasioni mancate (ci voleva la nuova generazione per fare una cosa del genere?). La presentazione (con gli stadi realizzati egregiamente) e il colpo d’occhio mentre si gioca,  ci fa sentire come durante una partita trasmessa da Sky.

legends

Le modalità di gioco sono rimaste invariate rispetto alle precedenti edizioni, anche quest’anno ritroviamo la Carriera da affrontare come giocatore o allenatore, la modalità Stagione e infine, il fiore all’occhiello della serie, la modalità Fifa Ultimate Team nel quale far crescere e potenziare la nostra squadra attraverso l’acquisto di “figurine virtuali” (quest’anno arricchita dalla presenza delle leggende del calcio in esclusiva per la versione Xbox e Xbox One).

rigore

Ora veniamo alle pecche: la telecronaca di Caressa e Bergomi sarebbe, a mio parere da migliorare e rinnovare. Se dicessi che vorrei sentire il mitico Bruno Pizzul come telecronista probabilmente molti sarebbero d’accordo con me. L’effetto pioggia potrebbe essere riprodotto in modo migliore e in particolare per quanto riguarda le gocce di pioggia che cadono sul campo, mentre invece l’effetto di “pesantezza” del campo (nel caso di condizioni atmosferiche avverse) è ricreato in modo credibile. Anche il tifo potrebbe essere migliorato aggiungendo contestazioni durante le sconfitte più brucianti. Infine, anche se i volti sono ricreati molto bene manca ancora quel tocco di realismo come il sudore e le espressioni facciali che fa rimanere a bocca aperta come quando si guarda la grafica di Nba 2K14 (che non a caso ha vinto il premio come migliore gioco sportivo del 2013).

IN CONCLUSIONE

Fifa 14 vince a tavolino la prima partita della next gen presentandosi con una nuova veste grafica e qualche ritocco al gameplay sopratutto in termini di fluidità e caricamenti. Ma EA non deve dormire sugli allori perchè Konami sta sicuramente lavorando per far tornare grande il suo Pes (come vorrebbero tutti i fan della serie). Non dimentichiamoci che la rinascita di Fifa ha avuto inizio proprio con l’avvento di ps3 e xbox 360.

Gaetano “Morfeus” Deleo

 

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