Certi personaggi non riesci proprio a toglierteli dalla testa e Tim Schafer è uno di questi. In una recente intervista a dato il meglio di se spiegando come è stato creato il suo ultimo capolavoro, Brutal Legend. Padre di Grim Fandango, Full Throttle e il più recente Psychonauts, ha veramente messo tutto se stesso in questo progetto e lo ha fatto con l’ aiuto di un personaggi d’ eccezione come Jack Black. Durante il doppiaggio dell’ alter ego di JB, si è inizialmente pensato di fargli dire delle frasi uguali ma con enfasi diverse, poi a frasi simili dallo stesso significato e poi lasciare aperto il microfono volontariamente per pescare tutte le battute ironiche che Mr. School of Rock sparava a vanvera, quindi alla fine la produzione ha scelto un po’ di tutto ed ha versato tutto in Brutal Legend. Jack Black è un personaggio veramente folle e per inserirlo in un videogioco, Tim ha dovuto fare una cultura sui suoi film, come Tenacious D e addirittura ” la genialata ” che ha improvvisato agli ultimi MTV Video Music Awards vestendosi come Eddie con l’ ascia a portata e dice Tim che gli sembra naturale calarsi nella parte. La programmazione di BL non è stata come Psychonauts perchè si è partiti direttamente dal gameplay. Solitamente si parte dall’ ambientazione, personaggi e animazioni per poi accorpare il tutto, ma a questo giro si è voluto subito operare alla creazione di Eddie. Lo sviluppo è partito subito in quarta in un’ allegria sospesa che motivava lo staff. Ricordiamo che Tim è un cultore delle avventure grafiche e con questo lavoro non vuole assolutamente mettere una pietra sopra a quello che da sempre ha dato ispirazione al suo ego perchè ha confermato che avrebbe potuto continuare sulla sua strada senza problemi. Questa volta Mr. Schafer ha voluto dare piena liberta ad un personaggio giocante in un mondo fatto ad hoc. Ha ammesso Tim che è un nostalgico dei platform e oggi programmare in stile dark e piuttosto cool, è una strada che nessuno può lasciare ed è un male per il mercato dei videogiochi. Oggi esistono stroppi games dove spari, devasti e saccheggi e questo si ripercuote sui bambini che vogliono imitare i grandi. Psychonauts può essere sembrato dark, ma si potrebbe catalogare comunque come un po’ oscuro perché è stato il concept che doveva starci con le luce e le ombra, intriso di speranza e di vita da eroi. In Brutal Legend si può diventare fan del Metal. La colonna sonora è veramente la migliore che si potesse cercare, infatti premendo Start sul pad si può sapere subito a quale gruppo appartenga la canzone, così per far crescere la cultura Heavy. Questa volta l’ argomento della censura è stata decisa dal giudizio del Sig. Schafer. In questi anni, dopo aver letto le lettere dai propri fans, è arrivato alla conclusione che vuole dare ai suoi videogiochi la possibilità di giocarci con tutti e inserire nei dialoghi il famoso ” beep ” per occultare le parolacce. In America la censura è più netta che nel Regno Unito, ma schermare queste parole con un suono e facendolo ripetutamente in pochi secondi, fa più ridere che ascoltando veramente quelle vere e quindi in Brutal Legend sarà applicata così la questione perché deve divertire e non vergognare. Oggi i tempi sono cambiati e permettersi di dire parole scurrili è all’ ordine del giorno ( guarda Loco 😛 ), ma non ci si scandalizza più. Questo videogioco è uscito Venerdì 16 ottobre per PS3 e Xbox 360, creato dalla Double Fine che ha voluto coinvolgere ed appassionare un pubblico che magari non mastica il genere Metal. Il gameplay e la struttura di gioco sono piuttosto semplificati rispetto ad un pubblico HardCore Gamer, ma che nessuno si deve lasciar scappare se siete dei veri fan del genere Rock. Si prende dal mio punto di vista un bell’ otto, gamers. 😉
Forty, il vostro dio del gaming che vi converte tutti a colpi di Metal 😉
Fabio “Forty” Fortina
Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit
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