Resident Evil 5: sarò critico

resident_evil_5Ci sono giochi che non vedi l’ora di avere tra le mani; il sangue ti ribolle, l’adrenalina alle stelle e ti senti un bimbo felice.

Il problema si presenta quando il titolo tanto atteso fa storcere il naso. Come giocatore di Playstation, Resident Evil è stato il mio primo titolo in assoluto acquistato una quindicina di anni fa, quindi diciamo che lo ho un pò nel cuore e le aspettative per le uscite della saga sono sempre molto alte.

Per questo motivo ho un paio di scuole di pensiero a riguardo, leggermente discordanti: la versione dell’appassionato e la versione da critico.

L’appassionato è felice di averci giocato, il titolo ha preso una svolta “particolare” e sembra che Capcom abbia in serbo un’altro capitolo.

Il critico… bè, il critico pensa che il gioco faccia un pò schifo… Capcom ha deluso il critico che cè in me e in parte ha abbassato il mio parere verso questa software house che ha sfornato un bellissimo titolo come Resident Evil 4. E’ stato fatto molto nel raparto grafico: gli zombie sono riprodotti sempre meglio così come i personaggi, Chris Redfield e Sheva Alomar sono riprodotti fin nei minimi dettagli comprese le collane etniche della partner. Il gioco delude su molti fronti, come l’impossibilità di poter mirare e camminare allo stesso tempo; se siete in un momento frenetico, solo con il coltello e il cattivo di turno è troppo distante dovrete mettere via l’arma, avvicinarvi,ritirare fuoril’arma e colpire: davvero scomodo. La telecamera alle spalle dei personaggi fa il possibile per portare dentro il gioco il videogiocatore, ma Chris è stato disegnato davvero troppo massiccio e spesso ruba molto spazio sullo schermo, così da avere una visuale non più larga di 60°.

Una cosa che mi è mancata tantissimo è la costante e permanente senzazione di insicurezza che faceva tirare un sospiro di sollievo appena si entrava in quelle stanze salvataggio/compravendita per registrare il cammino e organizzarsi con armi e piante. Ora si procede senza timori in luoghi aperti e spaziosi e anche se verso i capitoli 4 e 5 ci si ritrova in corridoi e uffici, la solfa non cambia. Vi ricordate il primo incontro con il Licker nel 2, oppure i cani che entrano dalla finestra nel primo? indimenticabili, vero? bè, scordatevi cose simili in questo ultimo capitolo.

Comunque prima di sentenziare, provatelo.

Da nuovi fan della serie lo troverete bello come titolo, ma per i vecchi amici sarà dura digerirlo a dovere.

Locorotondo Luca
Consulente Informatico Locotek
Speaker Radiofonico (Loco) Fanbit

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