Come ormai sapete, io sono un videogiocatore anziano e, in quanto tale, restio ad allontanarsi dalle placide (fin troppo!) lande del gaming su PC; alcuni anni or sono cedetti al Nintendo DS, ma questa è l’unica “scappatella” che io mi sia concesso durante il mio duraturo rapporto con l’amato PC.
Questo per dire che non saranno le sparate di Phil Schiller, direttore marketing di Apple, a convincermi a comprare quelle che dovrebbero essere le piattaforme di gioco del futuro: iPhone e iPod Touch.
Come riporta Kotaku, infatti, il buon Schiller durante l’evento “It’s Only Rock And Roll” si è dichiarato convinto che l’iPhone e l’iPod Touch siano superiori sotto tutti i punti di vista alle attuali concorrenti nel mercato “portatile”, ovvero Nintendo DS e Sony PSP.
Le ragioni di tale superiorità? Semplici, secondo Schiller. Innanzi tutto si parla di prezzi: i giochi dei concorrenti Apple sono troppo costosi, se paragonati al prezzo medio dei giochi per i dispositivi Apple. Poi c’è la questione schermo “multi-touch“, tecnologia della quale DS e PSP sono sprovviste. Ancora: le concorrenti di Apple non hanno né un negozio online paragonabile all’Apple Store, né le potenzialità dell’iPod. Infine, la superiorità di Apple è sancita (sempre secondo Schiller) dai freddi numeri: su Apple Store sono presenti 21.178 tra giochi e applicazioni, un’enormità rispetto a quanto disponibile per DS e PSP.
Non è mia intenzione sindacare sulla bontà dei ragionamenti di Phil Schiller, dopotutto si tratta di marketing e…le sparate in questo campo sono all’ordine del giorno. Quello che voglio sottolineare è il fatto che Apple abbia finalmente gettato la maschera, aprendo ufficialmente la guerra delle console portatili con Sony e Nintendo e portando lo scontro sul terreno dei casual gamers: Schiller ha di fatto sancito la vocazione ludica di iPhone e iPod Touch, piattaforme caratterizzate da un catalogo di giochi ed applicazioni a chiara vocazione casual. Il fatto che EA, Ubisoft e Gameloft supportino con sempre maggiore forza le piattaforme Apple conferma ulteriormente la cosa.
Tutto ciò è solo un altro chiaro segnale della deriva “casual” che si sta sempre più affermando nel mercato videoludico. Dopo la Wii, che ha sdoganato il videogioco tra le masse attirando una marea di casual gamers alla corte di Nintendo, dopo gli annunci di Sony Wand e Project Natal, i tentativi Sony e Microsoft di cavalcare l’onda (a quanto sembra, inarrestabile) del mercato casual, ora anche nel campo portatile la vera partita si gioca sul terreno dei casual gamers. Con buona pace – ahimè – dei videogiocatori anziani.
Ti interessa l’argomento? Ascoltaci venerdì 25 settembre dalle 21:30 sulle frequenze di RMF.
Sempavor
Fanbit