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Vecchio Caro Email Marketing
Se mi chiedessi di stilare una mia personale graduatoria delle migliori strategie in base al ROI, all’efficacia o a qualsiasi altro indicatore di successo, non avrei alcun dubbio a risponderti mettendo al primo posto l’ Email Marketing.
La mia esperienza personale e le ricerche dimostrano come i risultati ottenuti attraverso questo efficace strumento di comunicazione e di marketing, superino di gran lunga quelli ottenuti con altri.
La mia strategia di Email Marketing “preferita” si basa sulla creazione di una lista di contatti, tecnicamente questa attività si chiama DATA BASE BUILDING a cui faccio seguire dei mailing utilizzando un software, di cui sono rivenditore autorizzato, che mi consente di:
– creare, inviare e monitorare campagne di email marketing e newsletter;
– rispondere in maniera automatica e personalizzata alle richieste degli utenti;
– profilare i contatti distinguendoli in Liste Dedicate.
Storicamente l’email marketing è considerato la cenerentola del marketing nonostante che nel 2010, sono stati inviati ben 107 mila miliardi di messaggi di posta elettronica.
Significa che una persona che usa Internet riceve in media una email ogni dieci minuti.
Anche se una parte di queste comunicazioni sono messaggi indesiderati che non vediamo perchè filtrati dai sistemi anti SPAM, è assodato che le email sono un mezzo di comunicazione diffuso, gradito e pratico di cui non puoi non tenere conto, soprattutto se vuoi fare Business On Line.
Come succede con Google Adwords è importante capire che l’email marketing non è banale e dunque per sortire degli effetti deve essere svolto con l’aiuto di un esperto e con il supporto di software specifici.
Seguimi su questo blog, poco alla volta ti spiegherò come utilizzare le email per fare pubblicità !
Alla prossima.
Fabio Dell’Orto
Internet Strategist
www.fabiodellorto.com
info: info@fabiodellorto.com – 3332205868
Come calcolare il ROI di una campagna Google AdWords
Google AdWords è il sistema pubblicitario per mostrare degli annunci nella prima pagina del motore di ricerca nel momento in cui gli utenti stanno facendo una ricerca.
Oggi ti spiegherò come calcolare il ROI di una campagna AdWords, non prima però di averti spiegato il suo significato.
Il ROI è l’indice di redditività del capitale investito, in questa pagina su Wikipedia troverai tutte le informazioni necessarie per capire.
Per calcolare il ROI di una campagna Google AdWords, bisogna avere presente i tre fattori che lo compongono:
– Costi, dati dal numero di clic moltiplicato il costo di ciascuno di essi;
– Conversioni, date dal numero di clic moltiplicate il tasso di conversione;
– Ricavi, pari al numero di conversioni moltiplicato il ricavo per ogni conversione.
Ti starai chiedendo cos’ è una conversione ?
La conversione è l’azione che il proprietario del sito web desidera che l’utente compia una volta giunto sulle sue pagine. La conversione può essere una richiesta informazioni, l’iscrizione ad un servizio o un acquisto. Per poter misurare le conversioni bisogna che il navigatore lasci una traccia, senza tediarti con informazioni tecniche, sappi che Google AdWords mette a disposizione degli strumenti per farlo con una “certa facilità”.
Esistono due modi per calcolare il ROI di una campagna AdWords:
– il primo consiste nel dividere i ricavi delle vendite generate dalla campagna per il costo sostenuto, il risultato viene infine moltiplicato per 100.
Vendite per un ammontare di 100 € a fronte di una spesa pubblicitaria di 100 € equivalgono al raggiungimento di un ROI a break even del 100%.
Un ROI del 50% significa che si sta recuperando il 50% dell’investimento; un ROI del 200% significa che si sono ricavati, per esempio, 200 € a fronte di un investimento di 100 €.
– Il secondo sistema invece consiste nel sottrarre i costi pubblicitari dai ricavi delle vendite e dividere il prodotto per il costo della pubblicità.
Un ricavo di 100 € e un costo di 100 € producono un ROI dello 0%; un ricavo di 200 € e un costo di 100 € danno un ROI del 100%.
Alla prossima…
Fabio Dell’Orto
Internet Strategist
www.fabiodellorto.com
info: info@fabiodellorto.com – 3332205868
Google AdWords mai senza call to action secondarie
Google AdWords è il sistema pubblicitario con il quale si possono scalare le SERP [ Serp = search engine results page = lista dei risultati ] di Google quando un utente esegue una ricerca con una delle parole chiave che il Web Marketer ha impostato tra le specifiche della campagna.
Google AdWords, che offro in prova gratuita a tutti i lettori di Varesenews, per essere performante ha bisogno di svariate ottimizzazioni, fra di esse una delle più importanti riguardano le landing page, ovvero le pagine di destinazione dove confluiscono gli utenti che hanno cliccato l’annuncio su Google.
In queste pagine, se la campagna è stata impostata con giudizio, il Marketer dovrebbe essersi chiesto cosa vorrebbe che gli utenti facciano, una volta arrivati nella pagina.
In una corretta strategia a questo punto il navigatore dovrebbe trovare una call to action primaria, corrispondente all’obiettivo principale della campagna, ma anche delle eventuali call to action secondarie, altresì efficaci nel caso che sfumasse la principale.
Vediamo con un esempio preceduto da qualche spiegazione, per i meno esperti.
Prima di tutto ti spiego il significato di Call To Action; è l’invito a svolgere un’azione all’interno della pagina, iscriversi ad una newsletter, acquistare un prodotto, scaricare un ebook, fare il download della demo di un programma… a seconda degli obiettivi di una campagna sono tutte quante delle call to action.
Supponiamo che tu sia un ristoratore e che hai fatto una campagna con Google AdWords per farti trovare per la parola chiave: ristorante per cerimonie.
In una campagna di questo tipo la call to action primaria, tuo obiettivo di Business, dovrebbe essere la richiesta di contatto per un preventivo.
Se però nella pagina di destinazione non ci fossero call to action secondarie, ti perderesti tutti i visitatori che non l’hanno fatto subito per mille motivi.
E’ in questo caso che dovrebbero entrare in gioco le call to action secondarie; la richiesta di iscrizione ad una newsletter potrebbe essere una di queste, oppure ( una strategia quest’ultima che mi piace in particolar modo ) l’invito connettersi alla pagina facebook del tuo ristorante.
A presto…
Fabio Dell’Orto
Internet Strategist
www.fabiodellorto.com
info: info@fabiodellorto.com – 3332205868