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Fotovoltaico, serre, agricoltura mix vincente

inserito il 18/5/2009 alle 12:00

serra fotovoltaica bresciaIl fotovoltaico è adatto a tutte le superfici e a tutti i settori. L’esempio ci viene, dopo aver vagato per gli Stati Uniti con una puntatina a Torino e Salerno, dalla vicina Brescia dove ha trovato spazio una grande serra fotovoltaica per coltivare fiori e piante, ma soprattutto per produrre energia pulita.

Nelle campagne di Esenta di Lonato è stata recentemente inaugurata la più grande serra fotovoltaica d'Italia che consentirà un risparmio di 759 tonnellate di CO2 all'anno. L'impianto, composto da 4.800 moduli fotovoltaici, è alto 5,20 metri e ha le pareti laterali sono realizzate in vetro in modo da consentire alla luce di filtrare il più possibile, considerata l'opacità dei pannelli. L’intera struttura copre una superficie totale di 15mila mq di cui 6.825 di moduli fotovoltaici, ha una potenza (installata) pari a 888 kWp che permettono all'anno una produzione elettrica di 1.100.000 kWh/anno.

L'impianto è totalmente integrato alla serra, costituendone proprio il tetto e questo senza compromettere la qualità del terreno sottostante che può tranquillamente continuare a essere coltivato per tutti i 30 anni previsti per la durata dell'impianto.
Per l’Italia è un record, in tutta Europa serre così grandi ci sono solo in Olanda.

L’abbinata del fotovoltaico al settore agricolo e a quello florovivaistico rappresenta davvero una grande opportunità per le aziende che decidono di dotarsi di impianti ad energia solare.

Le imprese agricole, per la quantità di terreni a disposizione e per la necessità di essere sempre esposte al sole rappresentano un nodo centrale per lo sviluppo fotovoltaico nel nostro paese. Non solo per l’opportunità, a livello sistemico, di vedere molta energia prodotta su ampi terreni e quindi di ottenere un impatto ambientale decrescente e una decrescente necessità di produzione di energia con altri metodi, ma anche per gli incentivi che per queste realtà aumentano.

I vantaggi del conto energia e dello scambio sul posto rappresentano per l'agricoltura una vera opportunità: sia, come detto, per la disponibilità di superfici utili, sia perché la tariffa incentivante aumenta del 5% se l'impianto è integrato con strutture edilizie di destinazione agricola e/o in sostituzione di coperture in eternit o contenenti amianto. Inoltre gli impianti possono essere realizzati senza variazione della destinazione d'uso nei piani regolatori. Davvero una grande opportunità.


 

Commenti dei lettori: 2 commenti -
Bene! Credo che qui ciò che davvero conta è che tecnicamente si è riusciti ad utilizzare i pannelli dove serve mantenere la trasparenza dell'ambiente (trattasi di serra per l'appunto). Spero che si continui in questa direzione e che l'italia si dimostri capace di stare al passo con gli altri Paesi: siamo il Paese del sole o no? mi auguro non solo come dolci versi di belle canzoni. Un consiglio: mettete l'articolo in prima pagina, queste sono notizie che meritano più ampia visione
Scritto da Andrea T. il 18/5/2009 alle 18:02
mi permetto di suggerirvi un progetto che stiamo cercando di promuovere... si tratta di un impianto fotovoltaico collettivo all'interno di un'azienda agricola che gli stessi soci andranno a costituire www.biosolare.it oppure su facebook http://www.facebook.com/group.php?gid=76179849170&ref=ts a presto
Scritto da Andrea Spurio il 18/7/2009 alle 23:21