EFAS è riuscito a prevedere tempestivamente le piene del bacino del Poinserito il 30/4/2009 alle 15:22
Venerdì 24 aprile, il Sistema scientifico Europeo di allerta sulle alluvioni (EFAS), sviluppato ed ospitato presso l’Istituto per l’Ambiente e la Sostenibilità (IES) del Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione Europea, con sede ad Ispra (VA), ha inviato notifica di allerta sulla piena del Po all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ex APAT, recentemente rinominato I.S.P.R.A.), alle autorità competenti per le acque del Po (ARPA-SIM, Emilia Romagna) ed alle organizzazioni nazionali partner per il Po. Le previsioni effettuate dall’EFAS prevedevano un’alta probabilità di alluvioni del Po a partire dal 27 aprile, con un picco d’onda tra il 28 e il 29. L’avviso da parte dell’EFAS è stato emesso con 4-5 giorni di anticipo, il che conferma il grande potenziale di questo sistema di avvertimento preventivo. A partire da venerdì 24 aprile, i partner italiani dell'EFAS hanno potuto seguire l’andamento delle previsioni, aggiornate ogni 12 ore, sull’area ad accesso riservato del sito Internet dell’EFAS. EFAS è stato sviluppato e testato presso il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea di Ispra (VA) a partire dal 2003, e funziona in fase pre-operativa per l’intera Europa dal 2005. EFAS mira a fornire alle autorità idrologiche nazionali ed alla Commissione Europea i dati sulle probabilità di future alluvioni con almeno 3 giorni d’anticipo. Per questo, due volte al giorno, 120 bollettini meteorologici vengono ricevuti e processati nel sistema idrologico per produrre mappe sulle probabilità di alluvioni su scala europea. Il sistema è intelligente ed include nel calcolo vari parametri come le proprietà del suolo, il suo livello di umidità, ecc. I servizi idrologici nazionali possono consultare le pagine web dell’EFAS in ogni momento, e ricevono comunque notifiche d’allerta via mail in caso il bacino di loro competenza sia a rischio alluvione. La rete dei partner dell’EFAS comprende oggi 24 organizzazioni, consapevoli dell’importanza di ottenere informazioni aggiuntive da una fonte indipendente dai loro sistemi di monitoraggio locali, per prendere eventuali decisioni concrete sulla gestione di un'eventuale emergenza alluvione. Riguardo all’alluvione attuale del Po, le prime previsioni dell’EFAS hanno indicato un alto rischio nell’area già a partire dal 22 aprile. In ogni caso, EFAS invia allerte solo se le previsioni persistono per almeno 1-2 giorni. Per questo motivo, la notifica è stata inviata solo il 24 aprile, 4-5 giorni prima dell’alluvione. Dagli ultimi controlli emerge che l'attuale situazione del Po rappresenta una piena eccezionale, che ha luogo in media solo una volta in dieci anni. Tuttavia non si tratta di un'emergenza critica come quella dell'ottobre 2000. Categoria: Acqua
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