Il rapporto “Comuni Rinnovabili” di Legambiente offre una fotografia di un’Italia decisamente green. Sono infatti 5.911 i comuni che possono vantare almeno un impianto per la produzione di energia rinnovabile all’interno del proprio territorio.
Lo stivale, conosciuto anche come il Paese degli 8mila campanili, vede dunque oltre il 60% di realtà virtuose che utilizzano risorse naturali come il sole, il vento, le biomasse organiche.
Il numero dei comuni, paragonato a quello del 2008 cioè 3.190, conferma la crescita del settore delle rinnovabili, ed è una crescita impetuosa.
I Comuni che sfruttano l’energia solare sono 3.188, mentre quelli dotati di piccole centrali idroelettriche sono 700: questi ultimi possono contare su una potenza totale installata di 617 megawatt, in grado di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica di 987mila famiglie.
Le biomasse, invece, sono di casa in 604 municipalità, per una potenza complessiva di 923 megawatt e una produzione annua capace di accontentare oltre un milione e mezzo di famiglie.
Meno diffuso a livello geografico risulta l’eolico, presente in appena 245 comuni, che però può contare su una potenza installata pari a ben 3.861 megawatt, in particolare nelle località del sud Italia.
Lungo la Penisola, insomma, fioriscono a gran ritmo le pratiche sostenibili, capaci di far risparmiare cittadini e amministrazioni, ma anche di migliorare la qualità della vita.
In testa alla classifica si trova l’Alto Adige. Dobbiaco, in provincia di Bolzano, produce energia da fonti rinnovabili che supera di 2 volte e mezzo il fabbisogno di tutti gli abitanti, grazie agli impianti fotovoltaici, mini-idroelettrici e ai pannelli per gli impianti solari-termici.