La sveglia suona. É presto e fuori é buio. Conto fino a dieci godendomi ancora 9,8,7… secondi del tepore del piumone, poi mi alzo. Di prima mattina non ho mai fame, ma mi costringo a mangiare ancora qualcosa, la giornata sarà lunga ed impegnativa. Mi vesto, prendo lo zaino ed esco. I primi istanti sono traumatici: il freddo umido entra subito nelle ossa, ma non ci vuole molto a scaldarsi. In cinque minuti di macchina sono alla partenza, saluto i pochi amici che a questo’ora sono già in pista e prendo posto. Continua a leggere