Molti avranno già letto e sentito questa notizia che ha a dir poco dell’incredibile, ma purtroppo pare sia successo davvero. Siamo abituati a vedere risse durante le partite di calcio, di certo non al campo base dell’Everest nè tanto meno al C2 a 7000 e passa metri, ma c’è sempre una prima volta, e questa prima volta è toccata allo svizzero Ueli Steck, Simone Moro, al loro fotografo Jon Griffith e a un centinaio di sherpa locali.
Le versioni sono diverse e in questi casi è sempre difficile decidere quale racconti la verità, ma pare assodato che verso campo 2 i tre alpinisti europei abbiano avuto un contrasto verbale con alcuni sherpa che stavano montando le corde fisse e che questo scontro si sia trascinato fino al cb dove gli sherpa sarebbero anche passati alle mani e a minacce di morte; questo in breve.
Ora, essendo assolutamente esterno ai fatti faccio solo alcune considerazioni. Mi pare assai improbabile che gli sherpa abbiano potuto avere una reazione di massa così sconsiderata per qualche insulto urlato tra il forte vento, forse c’è qualcos’altro. Che questo qualcos’altro sia, come detto da Moro, la delusione, la rabbia dei nepalesi per non avere una maggior percentuale dei profitti delle spedizioni commerciali, mi sembra assai improbabile. Perchè altrimenti 100 sherpa se la sarebbero dovuta prendere con un trio di scalatori indipendenti che volevano salire in modo tutt’altro che commerciale (Steck e Moro volevano aprire una nuova via all’Everest) ? Perchè non con i responsabili delle tantissime spedizioni commerciali che si trovavano al campo base? Questo non si sa, e non è dato a me saperlo, rimane solo il dubbio e l’amarezza di aver dovuto assistere ad una cosa che credevo possibile vedere ovunque, meno che in montagna.