Ed il vento mi sta sussurrando: non ti fermerai

E’ arrivata. Attesa come mai prima.

Nell’anno delle contraddizioni, preceduta da mesi di “milamentoperchèfatroppofreddo”, da giorni di “milamentoperchèfatroppocaldo” e da plotoni di – quelli sì mi danno sui nervi perchè per fare gli alternativi sono perfetta sintesi della lamentela – “milamentoperchè
lagentesilamenta che fatroppofreddoetroppocaldo”
.

Angosciati dalla crisi e, insieme, dalla difficoltà di trovare un buco disponibile in un qualsiasi località di mare per il weekend e persino al ristorante giapponese…  Angosciati dal fatto che qualcuno abbia voglia di pensieri positivi e non si angosci a sufficienza… Brrr! Ci siamo angosciati a vicenda.

Ma lei è tornata. Mi piace pensare che questa sia la stagione in cui ci si sveste. Non solo dai vestiti. Il sole non scioglie i problemi, ma rinnova energie. Personalmente entro nell’estate con il pensiero delle tre sorelle con gli occhi truccati di verdeazzzurro, le unghie fluo arancioni e il sorriso forte (fucsia, naturalmente) che accompagnano la mamma alle cure per il tumore. Tutti i giorni con un colore nuovo.

Vi dedico la mia canzone dell’estate 93. Mi piace pensare che “se anche quel che cerco neanche c’è”, se c’è la crisi, l’afa, e tutto quello che ci manda ragionavolmente in sbattimento, potrò sempre cantare a squarciagola “si lo so, oh oh ohhhhhh”. E, cantando, sorridere all’Estate. E ricaricare energie. Con lo smalto fucsia, ovviamente.

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