«I cambiamenti di stagione si vedono in mare come sulla terraferma. Non esiste monotonia, non quando la corrente è viva e si muove; e ogni giorno non sai mai in che cosa potrai imbatterti». Ernest Hemingway era di casa a Lignano e se ne intendeva di mare e correnti. Lasciava segni ovunque. Ad Alassio la sua presenza non passò inosservata, e grazie a lui, e all’estro di Mario Berrino, nacque il famoso “muretto”. Poi l’ho ritrovato alcune centinaia di chilometri più a sud. Il Cilento, e più specificatamente Acciaroli, sembra abbia addirittura dato l’impronta per il personaggio più illustre di Hemingway, il protagonista de Il vecchio e il mare. E ora, eccolo di nuovo, a Lignano Sabbiadoro.
Lo scrittore amava alcuni paesaggi e della cittadina friulana restò affascinato dalla foce del Tagliamento. Nelle ore tarde, quelle del tramonto e del primo imbrunire, i colori diventano accesi, caldi e poi via via smorzano la propria intensità. Il sole scende sul fiume che va a portare dolcezza alla sorella acqua salata. Hemingway stava lì a godersi questi panorami, che ancora oggi restano intatti come allora. Sono stato un’ora nel punto dove le acque si incontrano e lo spettacolo è davvero meraviglioso.
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Hai ragione, ecco perchè Ernest Hemingway sceglieva le foci del Tagliamento, lo spettacolo è garantito!
Alberto