Arrivederci Liguria

vernazzaPoche ore mi separano dalla Toscana. Una notte. Ventimiglia, Alassio e Cinque terre sono volate.
Porto con me emozioni forti e belle. Intanto la gioia di aver voluto questa avventura. L’augurio che mi faccio è che tappa dopo tappa resti intatta la passione.
La Liguria la conoscevo, ma vi assicuro che fare tutta la costa in vespa è un’altra cosa. Credo che di più bello ci sia farla a piedi, ma per quello non sono pronto.
I luoghi
Su tutti le Cinque terre e tanti scorci qua e là sia a ponente che levante. Ci sono posti meno noti, ma incredibili per la loro bellezza. Ieri ho fatto la via delle gallerie da Sestri Levante a Moneglia e poi Deiva marina: uno spettacolo. E la strada di notte da Levanto a Monterosso: un presepe.
Le Cinque terre sono davvero un patrimonio dell’umanità.

Le persone
Siamo solo al quarto giorno e l’elenco è già fitto. Tutte sono legate al turismo, e come non potrebbe essere del resto.
Ermanno Bergaglio, il “re delle cozze” e il giovane sindaco di Airole, Fausto Molinari hanno raccontato e allietato la tappa di Ventimiglia.
Mario Berrino, novant’anni di passioni ed entusiasmi e l’albergatore Gianni Gaibisso con la loro semplicità hanno reso un’idea di Alassio meglio di tanti sociologi ed economisti. Con loro anche Matteo Rainisio e la sua Ivg.it che mi ha intervistato insieme con Roberta Milano (di lei racconterò ancora).
Nella tappa di trasferimento a Monterosso i miei amici Guido e Nicoletta i hanno coccolato e Silvia rinfocillato. Poi la sera Gianni e Renata hanno dato il massimo permettendomi di incontrare e intervistare Lella Costa. E per chiudere uno straordinario trio: Luca, Federica e Marzia. Le teste della comunicazione del Parco. Una simpatia e un’accoglienza che meriterebbe un premio. Il premio lo prendono tutti i giorni poi Andrea, Nicoletta e la straordinaria cuoca Roberta del bar dell’amore sul sentiero omonimo.

Il cibo
Una focaccia d’obbligo ad Alassio. Una pasta in casa con frutti di mare (da una ligure doc). Replica la sera dopo (non da una ligure, ma il voto resta 9). Oggi trenette al pesto come non ricordo di aver mai mangiato così buone.

Riflessioni
È un’Italia che è profondamente cambiata. Tutti mi hanno parlato di concorrenza che prima non c’era, di qualità, di valori e di difesa del territorio senza arroccamenti. Tutte le persone che ho intervistato hanno un filo conduttore: crederci e costruire con semplicità . Per tutti le parole di Berrino: “c’è bisogno di fraternità”. Non c’è schieramento e la politica è stata solo sfiorata. L’Italia è profondamente cambiata e queste persone si sono date tutte da fare per non restare tagliate fuori, ma si sono anche sentite un po’ sole. Comunque ci credono e vanno avanti. E non è poco.

Emozioni
Non basterebbe la notte e perciò… a domani.

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2 risposte a Arrivederci Liguria

  1. Roberta scrive:

    prima di tutto da Ligure, grazie Marco!
    hai raccontato il mio territorio, il territorio che io amo (e ogni tanto odio) con una delicatezza e sensibilità rara
    un grande piacere conoscerti di persona

  2. Luisella scrive:

    Io vado in Ligura ed esattamente a Fiascherino e alle cinque terre da quando sono nata,
    mi sono commossa a vedere questi bellissimi posti in queste condizioni, vi porto nel mio cuore e oggi mi si è spezzato, ma so che voi siete forti e solari come la vs. terra e vi rialzerete meglio di prima con affetto.

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