«Salutatemi Lauri quando lo vedete»

Giuseppe Ventrone«Dai, forza che c’abbiamo il profumo di Shakira. Waka waka donna e porca vacca uomo. Chanel, caffarel, sciaccarel. Prego signò guarda quant’è bello forza». Sta lì, dietro alla sua bancarella di profumi. Grida, imbonisce, gioca con le parole.
Gli chiedo se posso riprenderlo con la telecamera. Si mette in posa e si impegna anche di più.
«Ma da dove venite?» Mi chiede a un certo punto. Quando gli racconto il giro in vespa e la mia partenza da Varese, si illumina. «Ma allora conoscete a Lauri? È amico mio. Siamo stati insieme in Nazionale e so’ pure venuto a combattere a Varese».
Giuseppe Ventrone, abita a Maddaloni in provincia di Caserta, ha avuto alcuni momenti di gloria negli anni Novanta combattendo per tre volte le fasi eliminatorie degli europei e due dei mondiali.
«Nel ’96 ho fatto pure le qualificazioni alle olimpiadi».
Figlio d’arte, suo padre ha fatto la boxe con il padre dei Lauri. D’estate gira con la sua bancarella di profumi per sagre, feste e fiere di ogni genere. «Mi piace stare in mezzo alla gente. Mi fa sentire libero. Poi a settembre torno in palestra, perché adesso faccio l’allenatore e sto sempre in mezzo alla boxe. E salutatemi i Lauri quando li vedete»

Questa voce è stata pubblicata in Ricordi e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.