Culto, cultura, culturale: disastro totale

jean-clair-1Ancora una volta JEAN CLAIR ci aiuta a capire un poco cosa sta succedendo nella nostra Storia, Cultura e Arte, e il disastro a cui stiamo assistendo e che stiamo subendo, purtroppo con sempre meno vie di uscita.
Stiamo parlando del bellissimo libro di Jean Clair “La crisi dei musei” (Ed. Skira, 2007), che è anche una vigorosa denuncia contro “i sostenitori della mercificazione delle opere dell’ingegno”……è un libro davvero da leggere, ed è un libro per tutti.

“NEGLI ANNI OTTANTA SI COSTRUIVA UN MUSEO NUOVO ALL’ANNO, OGGI SI COSTRUISCE UN MUSEO NUOVO AL MESE”

“QUESTO E’ IL MUSEO OGGI: NON CI SI VA PIU’ PER TROVARE RISPOSTA ALL’ENIGMA DELLA VITA E DELLA MORTE, CI SI VA PER METTERSI DI FRONTE AL VUOTO”

“L’ARTE MODERNA (E CONTEMPORANEA n.d.r), IN MOLTE DELLE SUE MANIFESTAZIONI, DA NEWMAN A YVES KLEIN, DA DUCHAMP A FONTANA, E’ UN’APOTEOSI DEL NULLA”…

“UN’OPERA D’ARTE NON E’ UN PRODOTTO, POICHE’, CONTRARIAMENTE AGLI OGGETTI INDUSTRIALI, NON PUO’ PRECISAMENTE ESSERE RI-PRODOTTA”

jean-clair-2…”IL CONTESTO DI UNA GLOBALIZZAZIONE CAPITALISTA…..CHE SI FONDA SUL DISPREZZO DELLA STORIA, DELLA CULTURA, DEL PASSATO, DEL PATRIMONIO EREDITATO……UNA SOCIETA’ PER LA QUALE LA CULTURA NON E’ ALTRO CHE UN DIVERTIMENTO E IL MUSEO UN MAGAZZINO”.

“IL DIVERTIMENTO E’ LA RAPIDA SODDISFAZIONE DI UN BISOGNO IMMEDIATO. NOI NON APPARTENIAMO DECISAMENTE ALL’INDUSTRIA DEL DIVERTIMENTO”

“METTERCI MENO IMPEGNO, ARRIVARE SUL POSTO IN PULLMAN CON L’ARIA CONDIZIONATA, DIVENTARE PIGRI, INDIFFERENTI, E ALLA FIN FINE RUMOROSI, VOLGARI, SBRACATI……”

“SE SI TRATTA DI FARE UNA CULTURA DA DISNEYLAND, LA DISNEY E’ PIU’ ESPERTA DI NOI”

“…LA NATURA DI UN DISASTRO DEL QUALE VEDIAMO I PRIMI EFFETTI”

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Dello stesso autore segnaliamo anche i seguenti due testi FONDAMENTALI:

Jean Clair, “Critica della modernità, considerazioni sullo stato delle belle arti”, Ed.Umberto Allemandi & C., 1984

…”Giammai si è dipinto cosí male come in questi ultimi decenni.
Pullulano nelle gallerie oggetti eterogenei che di artistico non hanno che i luoghi che li espongono e forse le parole di chi li commenta.
La teoria dell’avanguardia ha trasferito nel campo dell’arte i propositi millenari delle Rivoluzioni. La corsa all’innovazione, il perpetuo superamento, sono stati falsamente identificati con la modernità quando non sono che la caricatura della modernità”….

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Jean Clair, “La responsabilità dell’artista, le avanguardie tra terrore e ragione”, Ed.Umberto Allemandi & C., 1998

…”Quali inquietanti connessioni legano l’Espressionismo e il nazismo? Perché l’Astrattismo è diventato la lingua universale? E perché il sentimento del vuoto, tipico di certa cultura americana, dalla Pop-art al Minimalismo, è stato imposto come stile internazionale? Siamo sicuri che tra le righe di alcuni movimenti degli anni Ottanta, come Neoespressionismo e Transavanguardia, non si celino nostalgie nazionaliste? Jean Clair…sfata il mito dell’artista ribelle e dell’avanguardia come “arte all’opposizione” per rivelare inattese complicità, conscie o inconscie, con i versanti piú oscuri e minacciosi di un secolo tormentato”…
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Michilini 2007 PAVAROTTI A CAVALLO NELLA MAREMMA TOSCANA olio su tela cm80x80

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