Pescatori del Nicaragua

pesce_gallo.jpgDal porticciolo di San Juan del Sur, a pochi chilometri dal Costa Rica, ogni mattina presto escono i pescatori per la loro giornata di lavoro. Il Pittore italiano Giancarlo Splendiani, che ha vissuto con loro per varie settimane, ci ha fornito questo servizio fotografico e le informazioni di questo articolo.
I nostri amici pescano in apnea e lavorano senza nessun tipo di assicurazione: tutto è a loro rischio e pericolo….e i rischi e pericoli per questo tipo di lavoro non sono pochi!

Juan Carlos è chiamato “il capitano” perché la barca è sua, e insieme ad Adolfo e Adan, si dedica alle immersioni e alla pesca vera e propria, mentre sulla barca rimane “Piè”, che è il “filettatore” e Luis Carlos che sventra e pulisce il pesce.

PARTENZA PER LA PESCA

PARTENZA PER LA PESCA

Dipendentemente da come è la giornata, le correnti e quindi l’acqua chiara e pulita, i nostri pescatori percorrono circa 35-40 chilometri fino a dei punti conosciuti e che sono riferimenti precisi, e lavorano tutto il giorno, rientrando verso le 6 del pomeriggio se la pesca è buona, altrimenti verso le 4 o le 5.

Si immergono circa 10, 15 o 18 metri (in apnea) e quello che pescano normalmente è il pargo, il pesce gallo, la macarela, l’urel ecc.

In una giornata fortunata (ma è cosa rara) riescono anche a fare 500 Kg. di pesce.
Il che non vuol dire che automaticamente ciò si trasforma in denaro sonante e contante anzi, quando c’è troppo pesce in circolazione si riescono a vendere solo i più pregiati, e tutto il resto viene regalato.

In realtà questi nostri amici riescono a malapena a sopravvivere e a mantenere la barca e l’attrezzatura. I costi sono alti: ogni giorno se ne vanno dai 300 ai 500 Cordobas in carburante (20 Cordobas=1 Dollaro USA); poi c’è l’arpione che magari viene strappato da qualche pesce grosso, o spezzato o se si piega è da buttare via; poi l’elastico del fucile che spesso si rompe ecc….e c’è da sperare di non incrociare qualche Murena, Mata Raya o Medusa o serpente d’acqua ecc. che allora la cosa diventa davvero drammatica, sia per il pescatore che per la sua famiglia.
Insomma, quella di questi nostri amici pescatori di un paradisiaco mare tropicale è una vita dura, ma è una delle poche possibilità di sopravvivere da queste parti per la gente del luogo.

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